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Medicina e Farmacologia Medicina generale e farmacologia.
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All the Truth Member
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Disturbo dell'adattamento con ansia -
19-10-2013, 08:55 PM
Disturbo dell'adattamento con ansiaE' davvero possibile che la sistemazione positiva di diversi problemi affettivi/sentimentali/lavorativi/economici avvenuti tutti nell'arco di pochi mesi possano letteralmente "stendere" una persona che è sempre riuscita a reggere a tutti i vari stress collegati a tali pre-esistenti disagi, tanto da sfociare in vari problemi di ansia fino ad arrivare ad alcuni casi di attacchi di panico (descritti, da chi li ha provati, come una vera e propria discesa all'inferno)? Benchè abbia qualche fondamento di psicologia e non sia prevenuto sulla potenza della psiche, mi viene difficile comprendere questo strano rebound avvenuto in seguito a un miglioramento. Cioè, per assurdo, è comprensibile a tutti un crollo in seguito ad un avvenimento negativo... un po' meno il ricorso ad ansiolitici perchè i problemi si sono relativamente sistemati. |
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All the Truth Member
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Data registrazione: Sep 2009
Località: Lombardia
Età: 58
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19-10-2013, 10:01 PM
Quello che descrivi è molto comune. La reazione d' ansia non è per il miglioramento della situazione ma è una reazione tardiva alla situazione negativa precedente. E' ( detto grossolanamente) come se il corpo rimandasse una reazione negativa a dopo il superamento della crisi. |
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All the Truth Member
Messaggi: 5,414
Data registrazione: Feb 2011
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19-10-2013, 10:45 PM
Per ora ti dico grazie mille doc |
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All the Truth Member
Messaggi: 6,442
Data registrazione: Jun 2007
Località: Non omologata
Età: 51
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20-10-2013, 11:17 AM
Contrariamente a quanto siamo portati a credere, in realtà, in termini emotivi non vi è alcuna differenza tra un evento "negativo" e uno "positivo": entrambi generano un determinato livello di stress e l'organismo reagisce di conseguenza. Un evento positivo può comunque portare con sè un carico di ansia, persino angoscia, o talvolta sfociare nella depressione; si pensi alla depressione post partum spesso attribuita erroneamente a sole cause ormonali ma che si sta scoprendo colpire sempre più anche gli uomini...oppure alle depressioni che colgono alcune celebrità proprio quando arrivano all'apice del successo...o a chi dopo aver ottenuto la tanto agognata promozione al lavoro, con relativo incarico di responsabilità cade vittima di attacchi di panico... Quando viviamo un evento negativo pensiamo sia normale un certo grado di sofferenza perchè le cose non stanno andando come vorremmo, mentre quando le cose vanno bene ce ne stupiamo, ma in realtà, senza accorgercene, la nostra mente elabora altre proiezioni: Durera? Perderò tutto? Me lo merito? Sarò all'altezza?...sono tutti "fantasmi" in grado di generare altro che ansia... Se togliamo agli eventi l'etichetta che siamo soliti appiccicarvi (negativo-positivo) il trucco è svelato, e ci accorgiamo che qualunque evento che viviamo genera un certo carico di sofferenza dal quale non potremo mai affrancarci, perchè semplicemente questa è la condizione dell'esistere... |
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All the Truth Member
Messaggi: 5,414
Data registrazione: Feb 2011
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20-10-2013, 07:45 PM
Accettato questo, come si procede? |
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All the Truth Member
Messaggi: 11,284
Data registrazione: Sep 2009
Località: Lombardia
Età: 58
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20-10-2013, 08:43 PM
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All the Truth Member
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Data registrazione: Sep 2008
Località: Mvtina
Età: 40
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20-10-2013, 09:44 PM
Preferibilmente psicoterapia. A me in passato parlarono di anni di trattamento con paroxetina per tornar normale (che poi, fanculo, era solo qualche settimana che avevo degli attacchi di panico...ricordo bene, in un periodo di cui non ricordo quasi nulla-vedi effetti dello xanax-che quel "normale" mi fece alterare)...poi una psicologa in 3 sedute da 45 minuti e 18€ l'una mi mise totalmente in carreggiata (poi c'è da pedalare autonomamente, ma basta non lasciarsi andare, i mezzi per "pedalare" li darà il professionista. Poi c'è da scappare a piedi levati dalle droghe; non cercare mai sollievo in qualche sostanza che sia alcol o ansiolitici di diverso tipo). |
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All the Truth Member
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Data registrazione: Feb 2011
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20-10-2013, 11:04 PM
Diciamo che l attacco di panico di per sé è un esperienza da provare almeno una volta nella vita Ne ho avuti alcuni proprio a ciel sereno ed ero pronto ad accettarli. Avevo cestinato diretto le ricette mediche. Sono arrivati in un periodo in cui diversi problemi si erano sistemati o erano in via di. Avevo solo sintomi fisici. Fino a quando non ne ho avuti di multipli che mi hanno steso tanto da andare al ps e ora sto prendendo 3 x 0.25 mg di alprazolam. La differenza è che mi hanno lasciato debilitato fisicamente e mentalmente prr giorni e adesso incomincio a stare bene solo una parte della giornata (attacco pesante martedì dopo cena). Per assurdo le ansie le ho adesso e sto lavorando molto su me stesso e pare andare meglio. Vorrei evitare di alzare la dose di alprazolam e già ho insistito per aspettare a prendere melatonina. Vediamo come va, mercoledì giovedì e venerdì sono stati molto duri |
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All the Truth Member
Messaggi: 5,414
Data registrazione: Feb 2011
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20-10-2013, 11:16 PM
Alprazolam e xanax sono la stessa cosa, tu quanto ne prendevi? Se si tratta solo di stringere i denti sto al minimo (anche se è qualche ora che sto bene e adesso è facile...) Che poi a me i sintomi dell ansia sono fisici, solo che poi mi debilitano e mi deprimo |
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All the Truth Member
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Località: Mvtina
Età: 40
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20-10-2013, 11:43 PM
Non mi ricordo, ma ne prendevo un sacco. Potrei dirti 30gocce al giorno, ma potrebbero esser state 3x30 o 3x20 al giorno. Fai conto che prima di pensare ad attacchi di panico ci misero quasi un mese e supponevano avessi qualche problema cardiaco. Nemmeno da sottolineare che la cosa non mi aiuto per un cazzo . In uno stato di forte ansia, pensando a questo problema cardiaco costantemente avevo attacchi di panico quasi perenni nell'arco della giornata. Poi ho fatto un holter, 1000altri accertamenti e gli sveltoni sono arrivati ad escludere problematiche di tipo cardiaco (fra le altre cose in quei giorni arrivai anche in ambulanza all'ospedale perchè i coglioni prescrissero a un bradicardico dei bradicardizzanti e nel primo momento non di estrema ansia il mio cuore ha iniziato ad andare sotto i 30bpm e non stavo proprio da papa ). Se io ti dovessi dare dei consigli: evita qualsiasi evitamento; dai priorità a questa cosa, far passare del tempo provando a far finta di nulla non giova a nessuno; tieni sempre presente che chi non molla ne esce sempre. Per dire io ora posso dire che sono tornato come precedentemente a quegli attacchi e ormai pure da un sacco di tempo. Una brutta parentesi, ma null'altro che una parentesi. |
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All the Truth Member
Messaggi: 5,414
Data registrazione: Feb 2011
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21-10-2013, 10:30 AM
Tieni presente che 0.25mg sono 10 gocce. Io sono stato abbastanza fortunato, nel senso che il mio medico di base sul fondamento di "alla tua età se avessi avuto un problema cardiaco saresti già morto" mi ha diagnosticato quasi subito che fossero attacchi di panico Forse sono stato io che mi sono mosso un po' lentamente, nel senso che ho aspettato un po' prima di farmi vedere. Ho comunque fatto una lunga lista di esami del sangue, tac ed ecg. Che si trattasse di disturbo dell'adattamento con ansia l'hanno detto al ps dopo un colloquio di 15 minuti quindi anche se verso simile va preso un po' con le pinze. La cosa che mi ha lasciato coi dubbi è che i primi attacchi erano appunto solo fisici e una volta passati mi lasciavano più incazzato che altro. Mentre adesso l'ansia l'ho davvero. Poi martedì scorso è stata una giornata particolare, la mattina mi sentivo un po' strano ma prendendo un po' d'aria e con un po' di rilassamento mi era passato. Il pomeriggio mi sentivo un po' agitato, con una scusa sul lavoro mi sono allontanato per una commissione ed ero ok. La sera sono andato a correre e al ritorno mi sentivo benissimo. Poi dopo cena ne è arrivato uno, poi un altro, poi un altro... il giorno dopo mi sono alzato che stavo ancora malissimo e sono andato al pronto soccorso. Ma è forse giusto stamattina che nonostante non sia ancora al 100% posso dire di non stare proprio malissimo. Negli ultimi giorni è come se avessi avuto gli stessi sintomi fisici degli attacchi ma in versione ridotta, in compenso continui e che mi hanno fiaccato non poco nell'umore e un po' depresso. Libo, senza entrare nelle questioni personali sui problemi, la psicologa che mezzi ti ha dato per gestirli? Perchè io ho lavorato molto in questi giorni su me stesso, credo di aver capito quali possano essere le probabili fonti d'ansia, però adesso che le so...? Nel senso a chi rivolgersi, cosa fare ecc ecc |
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All the Truth Member
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21-10-2013, 10:42 AM
Curiosità mia per capire questo tipo di problema. Ma gli attacchi sono reazioni esagerate ad eventi che non dovrebbero causare simili reazioni? Esempio stupido, un rumore improvviso, un messaggio vago con scritto "dobbiamo parlare", reazioni a pensieri negativi del momento, ecc. Oppure sono attacchi slegati sa qualsiasi attività quotidiana, magari uno si sta facendo i fattacci suoi e senza un apparente motivo nasce questa sensazione. |
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All the Truth Member
Messaggi: 5,414
Data registrazione: Feb 2011
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21-10-2013, 11:01 AM
Posso parlare per me, sono completamente slegati da ogni cosa. Poi come ho detto nel mio caso non avevo nessuno dei sintomi mentali che si possono leggere. Quella a cui forse ti riferisci è la "paura della paura", nel senso che -banalmente- se uno sta male sul treno poi gli prende male e ogni volta che sale su un treno si agita e sta male. Per farti un esempio, uno mi è venuto sul lavoro. Avevo appena finito di archiviare dei documenti, lavoro decisamente palloso e per nulla stressante. Dopo mi ero preso 10 minuti di pausa e stavo cazzeggiando sul sito di rawtraining , ho incominciato a far fatica a leggere a monitor, palpitazioni, nausea, capogiri, gambe molli, fiato corto... Una cosa brutta è che fai fatica a parlare. Questa probabilmente è la cosa che più è difficile da capire, perchè se ti arriva una chiamata "tua sorella è in ospedale ma non preoccuparti non è successo niente raggiungici appena puoi" e ti agiti è comprensibile. Se stai leggendo "trazioni da zero a mito" un po' meno. Che poi è il discorso da cui è partito il mio 3d anche se a livello un po' più macro... personalmente erano anni che tutto non girava così bene. Chiaramente la mia situazione non è perfetta per carità, però è migliorata notevolmente negli ultimi mesi. |
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All the Truth Member
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Località: Mvtina
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21-10-2013, 11:11 AM
Quote:
La cosa più banale era il "sforzati di viverla come se non li avessi", politica dei piccolipassi ma torna al prima a fare quasi tutto. Quindi: mi consigliava di fare attività fisica (mi era stata proibita dai dottori prima), mi consigliava di uscire di casa (mi ero mezzo segregato), mi consigliava di combattere le paure appena potevo (una cosa che ad esempio ricordo mi stava sul cazzo era mettermi al cinema al centro di una fila e non riuscire ad andare via agilmente se avessi avuto un peggioramento) etc... Tutto il resto che possiamo chiamarlo "pensiero positivo" era mettermi a conoscenza e provare ad utilizzare un punto di vista totalmente diverso dal mio che mi permettesse di vedere questo episodio per me terribile in un altra ottica. Direi che siano questi "pensieropositivo", "vivi come prima" e "abbassa 'sti bpm" che mi hanno davvero dato una mano. Altrimenti avrei continuato a stare in casa raggomitolato ad ascoltare costantemente il mio cuore con preoccupazione e mandar giu delle gocce. |
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(#15)
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All the Truth Member
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Data registrazione: Feb 2011
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21-10-2013, 11:33 AM
Ok però qui mi sembra di capire che tu abbia lavorato sui sintomi, per quanto riguarda le cause invece? Cioè i tuoi attacchi di panico erano indotti da qualcosa, su questo "qualcosa" (di cui giustamente non ti chiedo di parlarne in pubblico) come hai lavorato? Non so se in realtà è la "malattia" che sta facendo il suo corso, l'effetto dei medicinali o altro... però lavorando su di me e capendo quali potessero essere questi problemi pregressi e fonti d'ansia mi sembra di stare meglio. Ma non sono del tutto convinto che basti capire che l'elemento X sia fonte di ansia per far si che vada via in automatico. |
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