Veleno

[Yashiro]

Mi sto avvelenando nello spirito, è un bel pò che non trovo più piacere a fare un cazzo. Questo sistema di vivere mi sto logorando e spegne ogni mio entusiasmo.

Mi viene in mente "caro il mio franceco" di ligabue (che sto ascoltando) perché in sostanza non avrei nulla per cui lamentarmi, ci sono legioni di persone che hanno motivi migliori dei miei per lamentarsi eppure non lo fanno.

Mi sta stancando tutto, non ho più energie per fare niente... alzarmi la mattina è un trauma indicibile anche se fisicamente sono a posto, proprio perché non ho nulla che mi sproni ad iniziare una nuova giornata che prevedo a priori (trovando conferma prima di dormire) che non è servita a nulla, altre 17 ore di coma vigile che fanno solo volume in una esistenza.

Lavoro in proprio, io e mio fratello siamo soci della ditta di mio padre, che continua a sbandierare che comandano i giovani invece con lui è una lite furiosa dopo l'altra. Non si può parlare con lui, è uno a cui va il sangue alla testa solo se non la pensi come lui, qualsiasi opinione diversa dalla sua è sbagliata e solo in attesa di confutazione. A ben guardare non decido un cazzo, né io né mio fratello, e non ci si può nemmeno adattare a pensare come lui perché il suo metro è in continuo contrasto con il precedente. A volte si impunta su certe pignolerie ridicole accusando me di non saper lavorare non dandoci peso, altre lascia correre di quelle porcate di cui ci sarebbe da vergognarsi.

Mio fratello poi è sempre stato protetto da uno scudo spaziale, visto che ha cominciato qualche anno fa a lavorare è sempre stato esoerato dalla parte di responsabilità, verso la quale premevo di fargli far parte in vista del futuro che si è concretizzato; invece lui è ancora acerbo, e in casa continuano a sostenere questo ma se non gli si danno responsabilità non crescerà mai. Invece lui continua a pensare alle se 8 ore di lavoro e correre da sua morosa, che l'ha piuttosto rincoglionito... Altro argomento degno di nota sarebbe pure questo, visto hce i continui litigi furiosi trai due con insulti pubblici e calunnie avvelenano il clima in casa e mettono in apprensione patologica mia madre, salvo poi che per i due tutto passi e dimentichino tutto, ma in casa le cicatrici rimangono (e non ci pensa prima di portare i loro drammi in casa nostra).

In sostanza sono sempre io a dover mettere una pezza in questa cazzo di casa; due anni fa mia sorella e mio padre litigarono col sangue agli occhi (e volarono pure le mani in mezzo alle quali mi misi io per bloccare i pugni di papà) tanto che dovette fuggire di casa; qualche mese prima dovetti trattenere lo stesso dall'andare a far qualche pazzia nei confronti dell'ex di mia sorella, che l'aveva lasciata in malo modo buttandola fuori dalla casa in cui convivevano (e lui si era instaurato anche troppo nel nostro clima). Al lavoro le responsabilità toccano sempre a me, le rotture di palle pure, e quando c'è da guardare qualcosa che aveva deciso mio padre qualche tempo fa e su cui io non ero d'accordo ha il coraggio di rinfacciarmi "dovresti guardartele tu certe cose"....

E poi tutto il resto...una donna che ho amato disperatamente per 4 anni e che nonostante il suo apparente amore per me (che però non poteva concludersi in un rapporto) è scomparsa dopo averle scritto che non avrei più potuto continuare così. Forse non aspettava altro... Poi una fidanzata, un anno insieme e le tentazioni di altre donne, un paio di contatti di cui uno della peggior specie, che mi aveva fatto perdere la testa... lì lì per lasciarci, il pianto disperato mi ha fatto rinsavire e mi ha fatto capire quanto male le stessi per fare, gli eventi successivi che rivelarono la meschinità dell'altra donna, le notti passate torturato dai sensi di colpa (nonostante il perdono della mia ragazza non potrò mai scordare che le ho fatto male come non avrebbe mai meritato) e la ripicca dell'abbandonata che ha fatto leggere messaggi intimi che c'eravamo scambiati...

Troppo veleno, troppa rabbia...andando a ritroso ne avrei all'infinito da sviscerare, andando avanti pure. Tutto questo dolore mi sta portando all'insensibilità, all'apatia più assoluta per ciò che mi circonda.

Ormai nemmeno allenarmi mi entusiasma più. Dopo i risultati incredibili dell'anno scorso con record su record puntavo a quest'anno con grandi obbiettivi, tutti puntualmente falliti. La forza non solo non è migliorata, ma è nettamente inferiore ai miei vecchi record che ora sembrano irraggiungibili. La tecnica nonostante i miei sforzi sembra peggiorare invece di notare dei miglioramenti. Leggo critiche nei miei confronti (non qui) di bruttezza di stile con tanti bei discorsetti sull'onestà e sulla tecnica, da gente che s'è riempita di roba fino a farsi a pezzi e non potersi più nemmeno allenare e mi puntano il dito sostenendo che "a loro non la si fa" che quindi devo essere un bombato e che non si alza come faccio io (io però lo posso ancora fare, mentre qualcuno è talmente a pezzi che ha abbandonato). Mi alleno seguendo i fantasmi del me stesso dell'anno scorso ed il raffronto è impietoso. Eppure non è cambiato nulla, se non la mia testa. Non ho compagni d'allenamento, né sostegno in casa esistendo solo il calcio e mio fratello giocandolo viene seguito quasi ogni domenica dai miei che lo vanno a tifare. Quando facevo karate l'unico augurio era di mia made che con sguardo tormentato diceva "va a farti spaccare il muso, sai!" e visto con che apprensione mi era venuta a vedere in un paio d'occasioni le ho chiesto io di non venire più (mio padre mai visto). Quando parlo a tavola di qualche mio record di sollevamento gli unici commenti che si ergono sono gufate e imprecazioni; se un giorno dovessi mai infortunarmi seriamente probabilmente sbotterebbero perché il giorno che tanto attendevano è arrivato, perché per loro solo quello può essere l'epilogo. Nemmeno se fossi campione IPF avrei riconoscenza a casa.

Ho sempre fatto tutto con da e per me, ma il mio io si sta indebolendo sotto i colpi continui a cui sono sottoposto, e non basto più a riempire il mio vuoto. Sto andando a fondo, ma mantengo la faccia sorridente e vado avanti per inerzia anche se ci sono giorni in cui mi pianterei una palla in testa... Ma non importa, bisogna andare avanti. Sì, con quello che dicono i vecchi, perché avrei tanti progetti (tra cui produrre attrezzature da palestra) ma o mi sento chiudere la porta in faccia oppure mi si dice "vai" senza nessun sostegno.

Oggi dopo pranzo mi sono buttato sul divano, per i motivi di cui sopra mi sono alzato alle 5 e mezza... Over and out, vado ad allenacchiarmi un pò.

[Devilman]

Ci conosciamo poco ma anche se fossimo grandi amici, essendo "virtuali" non potrei scrivere nulla che ti aiutasse concretamente nel migliorare i tuoi rapporti con la famiglia, di ciò mi rammarico ma altro non posso fare.

Cambia aria, cambia abitudini, cambia conoscenze, scegli secondo i tuoi desideri e non secondo input che di arrivano da altri, smetti per un periodo di allenarti finchè non ti ritorna voglia e prendi coscienza che non si può fare sempre tutto al 100%, qualche volta devi accettare di mettere da parte l'orgoglio e i record.

Fatti i "cazzi tuoi" e tienteli per te, lascia che gli altri si arrangino e imparino a stare al mondo, sembra brutto ed egoistico invece è solo una difesa, tu hai preso botte e hai indurito la scorza, ora è un peso ma nella vita sarà immensamente utile.

Hai mai pensato che forse i tuoi non hanno deciso a sorte quale fosse il figlio da "proteggere"?

[LiborioAsahi]

Concordo con Devil. Anche da ciò che scrivi risulti un uomo con la U maiuscola. Nonostante ciò traspare in te una necessità di attenzioni, comprensioni che palesemente non ricevi o perlomeno non percepisci di ricevere...poi la routine non fa che fissare i lati peggiori del periodo, evidenziandoli e rende noiosi quelli che un tempo, erano le attività o i momenti più piacevoli...ci si passa purtroppo
Più che dirti di cambiare qualcosa non saprei nemmeno io che consigliarti...una vacanza, una nuova attività sportiva, lo sviluppo di una tua passione mai approfondita...
Sì sta da cazzo, ma ci si sblocca. Ci si deve sbloccare. Stringi i denti e prova magari anche dal vivo a fare questo outing...farà tremare anche i più grossi chiedere aiuto, ma spesso è la svolta. Probabilmente sei visto come l'UOMO in familia, c'è caso che nessuno sospetti di queste tue necessità.

Ho scritto tutto di getto perchè devo scappare fuori ma il tuo tread mi aveva toccato.

Passa.

Spacca tutto .

[Yashiro]

L'unica persona in casa con cui posso Parlare è mia madre, ma ha già la sua croce da portare e l'ha portata fino a quando ha tirato grandi i suoi figli, ora mi sento in dovere di darle io supporto e per quanto mi farebbe star meglio sfogarmi dicendole tutto questo (ci ho già provato in parte in passato) non fa che appesantire i suoi doveri. E non è giusto, di tutte le persone che dovrebbero pagare lei è proprio quella che non lo meriterebbe ma la mia liberazione dovrebbe pagarla proprio lei, e non mi va. Speravo di cambiare aria convivendo con la mia ragazza, sto aspettando in gloria che finisca gli studi per fuggire via di qui. Mi dispiacerà solo perché lascerò mia madre a dover portare i pesi sempre più gravosi di questa casa, ma non mi fermerò. Fino ad allora però non posso che tener botta, e pregare di non andare in pezzi prima. Anche perché non posso fuggire chissà dove come avrei sempre sperato, ormai sono socio nella ditta (dietro casa) e se mi trasferisco non posso certo farlo a centinaia di km da qui, visto che ci dovrei tornare ogni giorno. Sempre il lavoro non aiuta, non ho colleghi (siamo io la mia famiglia e 4 operai) quindi non ho possibilità di conoscenze esterne o di contatti, vedo il mondo solo il fine settimana e qualche volta vado a casa della ragazza o viene lei da me...a volte vorrei far le notti brave, ma mi costringo a letto a mezzanotte altrimenti alla mattina sono a pezzi. Vivo incatenato, il paradosso grottesco è che le catene sono mie e me le son fatte io.

Qualcosa mi inventerò; vado al tiro a segno, mi dedico al settore di ricarica delle munizioni ma è lontano da casa (un'ora di macchina con l'autostrada) quindi non è una passione a portata di mano, ed anche lì sono solo perché non ho amici che pratichino. Un pò in tutte le passioni mi ritrovo tra me e me, anni fa quando andavo a karate c'era il gruppetto di amici di vecchia data (uomini e donne) e tutti quelli che non ne facevano parte erano comparse, macchiette che non ricevevano nemmeno gli insegnamenti. Per questo ho mollato.

In ogni caso vi ringrazio, già parlarne con voi mi aiuta.

[LoStefo]

Ciò che fai per tua madre è a dir poco ammirevole.
Non tutti sarebbero in grado di non lasciarsi sfuggire nulla, specialmente in soluzioni prolungate.
L'unica cosa che posso aver capito è che nella maggior parte dei casi, sono i piccoli eventi che rovesciano le situazioni molto pesanti. Non risolvono i problemi, ma ti fanno cambiare modo di pensare e affrontare le cose.

Hai voglia di far nottata? Non ti dico di distruggerti tutti i giorni, ma una volta, UNA, costringiti. Esci contovoglia. Non pensare al sonno del giorno dopo e vai dove ti trascinano.

[Yashiro]

Originariamente inviato da LoStefo

Hai voglia di far nottata? Non ti dico di distruggerti tutti i giorni, ma una volta, UNA, costringiti. Esci contovoglia. Non pensare al sonno del giorno dopo e vai dove ti trascinano.

Sai qual è il rischio? Che mi diverta. Capitano serate in cui ci troviamo in parecchi, seratone che vorrei non finissero mai. Ma finiscono, ed il giorno dopo soffro di quella che chiamo "crisi da rimbalzo"; momenti così belli contrastano così fortemente col grigiore dei giorni che questi ultimi sembrano ancora peggio.

E' il gioco del bianco e nero: se hai sempre visto grigio e nero il grigio lo credi bianco, ma quando vedi il vero bianco ti rendi conto di quanto scuro sia anche quello che credevi fosse un colore luminoso...

[Trokji]

Mi dispiace molto per la tua situazione familiare.. però penso che al di là di questo (che magari contribuisce a demoralizzarti) ci sia dell'altro. Ma questo penso di provarlo anche io.. probabilmente negli anni passati ti eri fatto dei "sogni", su come avrebbero potuto essere gli anni dell'età adulta, ovvero pensavi di realizzarti economicamente, socialmente e soprattutto di essere felice. Magari soffri anche un po' di "solitudine" (questo non lo so, è un'ipotesi) nel senso magari hai comunque degli amici ma coi quali non hai tanta confidenza, stessa cosa forse con la ragazza.. altrimenti come mai scrivere faccende private di questo genere su un forum? Sicuramente cercavi l'appoggio di qualcuno. Quello che mi sento di dirti è che purtroppo le persone ci sono in tanti modi.. oggi i veri amici non esistono o sono rari. Quasi sempre tutti i rapporti umani sono di tipo "usa e getta", volti solo al piccolo tornaconto. Ti suggerisco di non smettere coi pesi.. magari dedica meno tempo, chessò 2 o 3 volte la settimana, in maniera da cercare di mantenerti. TI sei impegnato tanto negli anni per raggiungere un ottimo livello di fisico..che molti invidiano e molti pensano sia impossibile da raggiungere natural! non buttare via questo per un momento di crisi. Per il resto prenditi un po' di tempo e vedi di ritagliarti dello spazio per cose che ti piacciono. Hai 2 alternative..o rimboccati le maniche e cercare di migliorare con grande forza di volontà (capisco che è difficile) la situazione nella quale ti trovi.. oppure cambiare del tutto.. andare in un altro paese, trovarti un lavoro e ricominciare da 0. Sicuramente in entrambi i casi ci vuole forza di volontà e determinazione..il secondo caso pare per "deboli", ma anche a scappare da una situazione e ritrovarti in un'altra, dove sai poco o nulla e che non hai mai sperimentato ci vuole grande coraggio. Qualunque cosa tu decida spero tu ti convinca del fatto che deprimersi non serve a niente.. sii forte e prendi le decisioni giuste per cambiare in meglio la tua vita e delle persone alle quali tieni. I tuoi fans faranno sempre il tifo per te

[LoStefo]

Originariamente inviato da Yashiro

Sai qual è il rischio? Che mi diverta. Capitano serate in cui ci troviamo in parecchi, seratone che vorrei non finissero mai. Ma finiscono, ed il giorno dopo soffro di quella che chiamo "crisi da rimbalzo"; momenti così belli contrastano così fortemente col grigiore dei giorni che questi ultimi sembrano ancora peggio.

E' il gioco del bianco e nero: se hai sempre visto grigio e nero il grigio lo credi bianco, ma quando vedi il vero bianco ti rendi conto di quanto scuro sia anche quello che credevi fosse un colore luminoso...

Il problema è che tu "il bianco" sai com'è, te lo ricordi. E forse privarsene sapendo di averlo lì, anche se per poco, è peggio.
C'è chi dice che chi vive ignorante è felice (in questo caso inteso come ignoranza del divertimento), ma io non son mai stato d'accordo.
Sopratutto perchè la tua non è "ignoranza", è, passami il termine, offuscamento.
Poi, ovviamente, se ho detto caate perdonami. In fondo io non ti conosco, ma quella della "mancanza di qualcosa" è una situazione in cui mi ritrovo spesso. E la soluzione a cui arrivo in quei casi è sempre la stessa: tutto quello che manca è lì a portata di mano. Basta trovar la forza di allungarsi.

[ebbubba]

il fiore perfetto è una cosa rara, se si trascorresse la vita a cercarne uno non sarebbe una vita sprecata
E il fiore yashiro non è poi così lontano da dove è il tuo cuore.
siedi, respira e sorridi a te stesso, le condizioni umane sono sempre soffuse da interdipendenze con accadimenti che esulano dalla nostra volontà, aggiungerci o non aggiungerci sofferenza ulteriore è una nostra scelta.
Ti capisco e ti comprendo, vorrei poterti essere più vicino ed aiutarti magari con qualche meditazione guidata per poter far si che in quei momenti, sebbene rara come il fulmine che illumina la notte, tu possa sperimentare che esiste dentro te un luogo dove alberga la pace, la serenità.
Cerca quel luogo, e così, anche se attorno a te la ruota delle sofferenze girerà impazzita, tu sarai fermo e quieto come il mozzo su cui essa gira.
con metta
ebbubba

[manakei]

Ciao Yashiro!
Mi permetto di scrivere anche il mio pensiero:
Dici che tra tutte le persone che dovrebbero pagare l'ultima sarebbe tua madre ma perché le altre dovrebbero pagare per responsabilità che ti sei assunto tu?
Ok sicuramente in famiglia ci sono dinamiche che portano i vari componenti a "dover fare" qualcosa ma la scelta, consapevole o meno, di accettare una responsabilità è in ultima analisi personale. Chi ti avrebbe impedito di essere meno responsabile come ha scelto di essere tuo fratello?
Le donne che non si sono comportate da signore chi le ha scelte?
E la solitudine chi l'ha scelta?

Viene il momento nella vita di tutte le persone che come te si fanno carico anche della felicità delle persone che si amano di dover scontare momenti di profondo sconforto nei quali si avverte l'inutilità di una vita spesa a "vivere più per gli altri che per se stessi" e molte volte si finisce per essere vittime di se stessi...

Jung ha scritto un bel capitolo sul "simbolo dell'eroe" nel libro "simboli e trasformazioni" che descrive la condizione di chi conduce una vita eroica appunto anche se non ha cavallo e spada ma agisce nella vita di tutti i giorni...

Altro testo interessante è il libro "il re ed il cadavere" di Zimmer edito da Adelphi che raccoglie racconti emblematici molto spassosi.

Da ultimo l'odissea può essere letta come metafora di una vita e se ci pensi bene le avventure di Ulisse non sono così diverse dalle vicende che hai vissuto tu: un padre polifemo che divora metaforicamente i figli non permettendo loro di manifestare la propria volontà, una circe che trasforma uomini in maiali e le sirene che fanno naufragare le navi con l'attrattiva di un acanto soave mente invece ciò che li attende è la morte (anche qui metafora per la disperazione successiva ad aver accolto il richiamo) e una Penelope che attende paziente più come una madre...

Consigli non ne ho da dare se non appunto su libri...eppoi se i consigli avessero una minima utilità il mondo sarebbe perfetto oramai

Macchiavelli disse una cosa rassicurante:_"tutti i problemi sono a misura d'uomo" cioè per quanto fosco possa sembrare il presente non esiste problema non risolvibile!

Forza Yashiro se hai persone che ti stimano qui sul forum in qualche posto hai le qualità per essere apprezzato anche dalle persone che frequenti...sempre che tu lo voglia!

[softmare]

a me questo yashiro sembra davvero un grande. E purtroppo ciò porta con sè il fatto che chi più sa più paga, perchè maggiori sono le capacità maggiori sono le responsabilità.
A me dai l'idea di essere in trasformazione, in bocca al lupo.

[Alberto86]

Ciao Yashiro....non sono molto bravo a scrivere conforti ed a tirar su gli altri semplicemnte perchè in molti periodi mi sono ritovato improvvisamente in situazioni simili alla tua nelle quali disperatamente cercavo uno spiraglio di luce e un'obiettivo che mi portasse serenità ...ho le tu stesse forti passioni(armi, ricarica, palestra) che fortunataemnte mi danno sempre un motivo valido, anche nei periodi neri, per andare avanti; ho vissuto una vita abbastanza strana, molto spesso triste, a tratti insostenibile e negli ultimi anni molto solitudinaria per vari motivi caratteriali, situazionali e familiari che non sto qui a spiegare; c'è stato inoltre un preciso momento della mia vita in cui credevo fermamente che la mia vita dovesse bloccarsi li' perchè non avevo piu' stimoli e tutto cio' mi stava schiacciando...........

Vuoi sapere come mi sono salvato? lasciandomi andare e vivendo un periodo in cui ero sempre fuori casa e divertendomi(forse io ho un po' esagerato ma mi è servito); non scendo nei dettagli perchè verrei bannato all'istante ma credimi quel paio d'anni di pura follia mi sono serviti per rimmettere nei binari la mia vita....

come ripeto non sono molto bravo a scrivere di me e non amo molto farlo ma spero di aver dato in qualche modo il mio contributo per aiutarti..

ps: se ti va di fare una chiaccherata basta che mi mandi un msg pvt..ciao e forza che i periodi di buio si superano

[Luca T]

Beh non sono certo un pulpito che possa dare consigli ma mi limito a esprimere i miei pensieri!

In parte è vero quello che dice Manakei che spesso siamo noi stessi a metterci, per vari motivi, in situazioni che poi magari non ci soddisfano, ed è anche vero che spesso molte persone non sanno uscire da situazioni in cui si sono messe (che non gli piacciono) per adattamento/adagiamento o per paure di vario tipo (tra cui il futuro incerto, il cambiamento o anche il ferire qualcun'altro), ma è anche vero che le dinamiche familiari sono spesso complesse e le situazioni che si creano a volte non sono di completa e autonoma decisione!
Invece le questioni sentimentali siamo direttamente responsabile delle nostre scelte e azioni, nei rapporti alcuni di cazzate ne subiscono altri ne fanno ma l'unico modo per non subire o non sbagliare sarebbe non stare mai con nessuno e quindi non è una soluzione (almeno che ovviamente non sia una decisione personale stare da soli per propri motivi)!

Ad ogni modo mi sembra che tu la tua situazione anche se in maniera non soddisfatta hai le palle di sostenerla (non vederla come una cosa ovvia e scontata, molti non lo fanno e cercano sempre scusanti e scappatoie c@g@nd@ la colpa sugli altri), nel tuo lavoro te la cavi e nel tuo sport hai risultati eccellenti!
Il fatto di vivere per conto tuo credo possa aiutare e molto, anche se non abiti lontano è comunque un taglio/distacco decisivo.

Comunque periodi scuri? E chi non ce l'ha avuti?

PS: per esperienza personale credo che lavorare con il padre andando d' accordo sia qualcosa di umanamente impossibile

[Acid Angel]

Ciao Yashi,
scusa se busso alla tua discussione vecchia ormai 7 mesi, ma mi ero messa a leggere i post di Mi Sfogo di quando non ero iscritta e questo thread mi ha attirato... per il titolo e per il contenuto.

E, non lo nascondo, per una coincidenza strana... l'hai scritto in quello che è stato l'ultimo giorno della mia vecchia vita, in quanto io il 23 maggio ho concluso la mia storia durata 11 anni e 3 mesi.

Io ho provato la sensazione che descrivevi tu per circa tre anni (con il manifestarsi del disturbo), fase che chiamo dello stand-by.
Concludendo la relazione, dopo un'iniziale euforia, mi trovo in uno stand by se possibile peggiore oggi.

Perciò posso dire che capisco appieno quello che descrivi, senso di responsabilità verso gli attori della tua vita incluso.
Prima di commentare in maniera più approfondita mi permetto di farti una domanda, visto che l'argomento era toccante e serio e che poi la discussione si è esaurita in 2 giorni...

Come ti senti oggi?
Sei riuscito a cambiare qualcosa? O vedi sempre la lucina rossa dello stand by senza trovare il tasto play?
Se ti fa voglia, rispondi...

Un'ultima cosa, un piccolo spunto... io nel mio percorso ho imparato che spesso si è più sicuri in catene che liberi, e che la maggior parte dei nostri invischiamenti abbiamo creato noi le condizioni per costruirli.

Hai presente Mama said dei Metallica? Let my heart go dice lui alla madre, ma forse siamo noi a non essere pronti a spiccare il volo dal nido, timorosi di deludere, di non essere più visti come infallibili rocce, non accettiamo di poter far star male chi amiamo, pena... pena forse il terrore di non essere più amati?

Se deludi non ti amano più? Se fai star male, se ti liberi da qualche piccola responsabilità, non sei più lo stesso per loro? E soprattutto... le aspettative che pensiamo gli altri abbiano su di noi... siamo così sicuri che ce le abbiano o sono solo proiezioni mentali nostre? A me è capitato così con mio padre... dai suoi comportamenti credevo mi volesse perfetta, o comunque uguale a lui (che si ritiene perfetto) ma in realtà... mi voleva soltanto felice...

So che ci sarebbe da scrivere fiumi di parole.
Tu Yashi hai scritto solo un piccolo affluente, ma se ne hai voglia, c'è chi ti legge.
Con attenzione, perché vive o ha vissuto lo stesso e ti può offrire se non altro empatia.

Se le cose sono cambiate, sarai allora felice di comunicarcelo immagino

[Yashiro]

A volte il destino eh...
Ciao Angel, pensa che non ho nemmeno ricevuto notifica per questo post, ma ho trovato il titolo del 3d in prima pagina (non c'era da tempo) e buttando l'occhio ho visto che l'ultima risposta era tua...ed ero certo di non averla letta.
Che dire? E' cambiato ben poco, ma in termini armieristici ho tolto il caricatore vuoto, inserito le munizioni una ad una, reinserito e fatto avanzare il carrello ed ora il colpo è camerato.
Poco è cambiato a ben guardare, ma sono cambiato io. Ho superato il momento e raccolto le forze, i fattori destabilizzanti sono gli stessi ed i fantasmi sono anche forse più di prima, ma ora sono IO pronto ad affrontarli di nuovo. L'esperienza del powerlifting mi ha aiutato un bel pò: nuovi amici, un nuovo gruppo con cui condividere uno Sport, un ambiente metaforico da poter definire "famiglia". Non ultimo uno Scopo, un fine ultimo, un obbiettivo da raggiungere. Può sembrare che cambi poco, ma cercare il massimo peso sollevabile per gongolamento personale è ANNI LUCE dal farlo per competere in compagnia di gente che condivide la stessa tua passione. Non è assolutamente una questione di vincere o perdere, è solo motivazione.
Per il resto è innegabile che in famiglia non ci vivo felice. Va a giorni ed a periodi, ma con mio padre la convivenza non è pensabile (non abbiamo nulla da dirci, siamo su due piani - anzi - pianeti completamente diversi; totalmente diversi in qualsiasi pensiero e non sarebbe un problema, ma con lui non esiste dialogo...o la pensi come lui o sei sbagliato) ed il resto della famiglia ne risente, così entro quest'anno vorrei essere in grado di andare a convivere con la mia fidanzata. Di sicuro non annienterà i problemi della vita ma credo che avere un luogo Felice in cui trovare rifugio sia un enorme passo avanti.
Conosco Mama Said, ed hai ragione quando dici che siamo noi a non voler spiccare il volo; ma è perché in fondo non vogliamo partire, non che non siamo in grado. Siamo convinti che il mondo ci chieda di essere supereroi, mentre spesso non riusciamo a gestire una giornata comune. Ciò accresce il senso di frustrazione ed inadeguatezza, che ci rende ancora più deboli e fragili ed incapaci di affrontare quello che in condizioni normali sapremmo gestire benissimo. Ora sto bene, già 15 giorni fa non ti avrei risposto così. Ma mi impongo di farcela e mentre ce la faccio scopro che avevo ragione, non era un'imposizione ma una constatazione ed i problemi si affievoliscono, si rimpiccioliscono. Attriti in famiglia, amici inaffidabili, scagli la prima pietra chi non ne ha mai avuti! Ma ora come ora riesco a tenerli a bada. Sono molto più forte di quanto io stesso voglia ammettere (iniezione autostima ON) e ci vuole ben altro per abbattermi. Devo proseguire, lo devo a chi mi ama e a chi mi sostiene, nella vita reale e virtuale, perché odio chi spreca le doti che ha ed io devo sfruttare e far fruttare al massimo le mie.