Vai Indietro   FitUncensored Forum > Angolo del divertimento > Mi sfogo!
REGISTRATI FAQ Calendario Personal Trainer Gratis Segna come Letti

Mi sfogo! Sei arrabbiato, schifato, deluso? Sfogati quì

Ciao amico visitatore, cosa aspetti? Apri una discussione subito nella sezione Mi sfogo!

Rispondi
 
LinkBack Strumenti Discussione Modalità Visualizzazione
Vecchio
  (#1)
Yashiro Yashiro Non in Linea
inattivo
 
Messaggi: 6,156
Data registrazione: Jan 2010
Predefinito 23-12-2010, 12:59 PM

Protestate pure!!


Quote:
Originariamente inviato da matalo Visualizza Messaggio
= l'università non è più per tutti ma solo per chi ha i dindi
Ma è così che deve essere. Non per chi ha i dindi, ma nemmeno per "tutti"; nella mia scarsa esperienza ho visto una MAREA di gente sottosviluppata, conosco anche molti "amici" che hanno il culo parcheggiato in facoltà, talmente pigri e svogliati da far di tutto per evitare di lavorare e farsi mantenere. Parlo di gente che è uscita a fatica da istituti professionali (previa bocciatura in altre scuole) e che va a far ingegneria... Ma su,su!
"Università per tutti" è un bel concetto, ma si traduce in "università mediocre", c'è poco da fare. Oppure ci vorrebbero criteri per scremare, del tipo max 1anno fuori corso e poi a casa, un minimo di esami sostenuti all'anno, frequenza obbligatoria per almeno una parte delle lezioni (ma per tutti, non solo per alcune facoltà come ora). Delle serie, stimolare e premiare chi davvero vuole studiare e ci crede, ed eliminare tutti gli altri. Perché tenerla aperta a tutti non fa altro che allargare il divisore dei fondi, con un quoziente pro capite che invece di essere cospicuo per i pochi diventa ridicolo per una massa caprona. E ci rimette sempre chi vale.
Rispondi Citando
Vecchio
  (#2)
Call Call Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 2,658
Data registrazione: Jul 2009
Località: (Live from) L'Aquila
Età: 39
Invia un messaggio via MSN a Call Invia un messaggio via Skype a Call
Predefinito 23-12-2010, 02:29 PM


Rispondo punto per punto:

Quote:
Originariamente inviato da matalo Visualizza Messaggio
Si ma allora tu dimmi che si dovrebbe fare mettiamo sulla bilancia la riforma con i suoi pro e contro e dall'altra i baroni, siccome sappiamo che oltre ad essere il paese dei magna magna il nostro è anche il paese del bianco o del nero entrambi le cose non si possono/riescono a fare.

I fatti dicono: non si sono mai visti studenti manifestare contro il fenomeno del Baronismo, mai! Anzi sono sempre stati accondiscenti: in differenti concorsi se su 3 candidati se ne vogliono levare 2 che si fa? Gli si offre un lavoro da qualche parte ad ottime condizioni salariali, non vedo nessuna denuncia su questo.

Credo che se ci siano studenti che abbiano letto la riforma come ho fatto io si converrà senza dubbio che il problema è più che altro quello economico. Le università che diventano fondazioni----->

contributi statali dati alle alle università con bilanci in positivo(poche e nessuna)

Un ministero non è MAI responsabile della gestione del bilancio di qualsivoglia Ateneo, semmai il responsabile è il management: non si sono mai visti studenti protestare contro questi ultimi.

= riduzione drastica del numero delle borse di studio,

Questo è un vero problema! Ma questa possibilità viene dal fatto che a monte un ateneo è stato gestito male negli anni.

riduzione dei servizi dati allo studente e della loro qualità

A prescindere chiedi se in 40 anni alla Sapienza sono mai migliorati i servizi...forse è migliorato il Baronismo...

= l'università non è più per tutti ma solo per chi ha i dindi

Su questo ha risposto Yashiro, a cui vorrei aggiungere qualcosa.
Quote:
Originariamente inviato da spike Visualizza Messaggio
Call che interventi vuoi che si facciano?
Sei convinto che se la norma avesse previsto solo la chiusura di parentopoli (peraltro decisa in un secondo tempo, segno che non era certo questo il vero obiettivo della riforma) ci sarebbe stata una sola manifestazione?

Se ti fosse sfuggito, neanch'io apprezzo questa riforma in toto, anzi ammetto che in alcuni punti è sbagliata e da rivedere, ma non da buttare. Se parliamo di parentopoli i provvedimenti sono iniziati a circolare 2 anni fà, faccio riferimento anche a proteste cui hanno partecipato anche i docenti per salvaguardare i loro interessi.

Più che altro, vedo tanta gente che da dentro i comitati studenteschi fa solo politica, in accordo al tipo di partito che appoggiano, sicuri che ciò che fanno un giorno li porterà a prendere il posto degli attuali politici SENZA AVER MAI LAVORATO. Anzi, se ho letto bene la storia, forse l'attuale classe politica ha protestato anche nel '68 da rappresentate studentesco, ma, scusate le domanda: in un altro thread non si stava biasimando l'attuale classe politica (dx e sx) che fa solo i propri interessi come una casta a se?

Poi ovvio che in questo caso chi può butta benzina sul fuoco
Quote:
Originariamente inviato da Trokji Visualizza Messaggio
Sui baroni siamo d'accordo.. il problema è che semplicemente è una finta riforma, il problema era tagliare per risparmiare..non credere che riformare l'università per migliorare il funzionamento, l'apprendimento degli studenti o il rendimento nel percorso formativo interessi realmente a qualcuno.. purtroppo
C'è da analizzare una cosa: in ogni paese stanno facendo riforme in senso economico. In francia alzano l'età pensionabile e giù proteste studentesche, in UK alzano le rette e giù proteste studentesche. Sorge una domanda: come è nata la recente crisi? Io penso: sistema organizzativo non adeguato e cattiva gestione in più ambiti (ad esempio la sanità nel 70% delle regioni del centro-sud), ciò fa capire che o stringiamo la cinghia o continuiamo così. Si può discutere più o meno sui modi di gestire questa crisi, ma il dato di fatto è che comunque C'E' questa crisi.

Quote:
Originariamente inviato da Yashiro Visualizza Messaggio
Ma è così che deve essere. Non per chi ha i dindi, ma nemmeno per "tutti"; nella mia scarsa esperienza ho visto una MAREA di gente sottosviluppata, conosco anche molti "amici" che hanno il culo parcheggiato in facoltà, talmente pigri e svogliati da far di tutto per evitare di lavorare e farsi mantenere. Parlo di gente che è uscita a fatica da istituti professionali (previa bocciatura in altre scuole) e che va a far ingegneria... Ma su,su!
"Università per tutti" è un bel concetto, ma si traduce in "università mediocre", c'è poco da fare. Oppure ci vorrebbero criteri per scremare, del tipo max 1anno fuori corso e poi a casa, un minimo di esami sostenuti all'anno, frequenza obbligatoria per almeno una parte delle lezioni (ma per tutti, non solo per alcune facoltà come ora). Delle serie, stimolare e premiare chi davvero vuole studiare e ci crede, ed eliminare tutti gli altri. Perché tenerla aperta a tutti non fa altro che allargare il divisore dei fondi, con un quoziente pro capite che invece di essere cospicuo per i pochi diventa ridicolo per una massa caprona. E ci rimette sempre chi vale.
Aggiungo una cosa: il 70% (sono pessimista, ma potrebbe anche essere il 60%) degli studenti di Ingegneria non ha una media nè pari nè superiore a 25. Più o meno stessa cosa anche a Scienze della Formazione, così come non sarà diverso in altri Atenei.

Le conclusioni sono due:
  • Studenti idioti, come dice Yashiro;
  • Professori inaddeguati, e l'articolo specifica i criteri di scelta usati finora in due delle migliori Università Statali;

Ultima Modifica di Call : 23-12-2010 02:31 PM.
Rispondi Citando
Vecchio
  (#3)
Trokji Trokji Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 10,462
Data registrazione: Jun 2006
Predefinito 23-12-2010, 02:41 PM


Quote:
Originariamente inviato da Yashiro Visualizza Messaggio
Ma è così che deve essere. Non per chi ha i dindi, ma nemmeno per "tutti"; nella mia scarsa esperienza ho visto una MAREA di gente sottosviluppata, conosco anche molti "amici" che hanno il culo parcheggiato in facoltà, talmente pigri e svogliati da far di tutto per evitare di lavorare e farsi mantenere. Parlo di gente che è uscita a fatica da istituti professionali (previa bocciatura in altre scuole) e che va a far ingegneria... Ma su,su!
"Università per tutti" è un bel concetto, ma si traduce in "università mediocre", c'è poco da fare. Oppure ci vorrebbero criteri per scremare, del tipo max 1anno fuori corso e poi a casa, un minimo di esami sostenuti all'anno, frequenza obbligatoria per almeno una parte delle lezioni (ma per tutti, non solo per alcune facoltà come ora). Delle serie, stimolare e premiare chi davvero vuole studiare e ci crede, ed eliminare tutti gli altri. Perché tenerla aperta a tutti non fa altro che allargare il divisore dei fondi, con un quoziente pro capite che invece di essere cospicuo per i pochi diventa ridicolo per una massa caprona. E ci rimette sempre chi vale.
Però quello che dici era valido sopratutto prima, ora ci sono i numeri chiusi in molte facoltà ed è difficile entrare. Ad esempio le proiezioni per quel che riguarda l'ambito medico parlano per i prossimi anni del fatto che ci sarà una carenza di medici in Italia, da una fase (quella attuale) quella quale ce ne sono in eccedenza, proprio per via dei numeri chiusi che in alcuni casi sono stati restrittivi.
per il resto concordo, ci sono molte persone con dubbie capacità, se anche ci parli così ti rendi conto.. eppure vanno avanti per sfacciataggine e fortuna, ma sono doti pure quelle.
però questo ci sarà sempre.. non ricordo se fosse Einstein che diceva il che il numero di "idioti" era uguale sia nella popolazione normale che tra i premi nobel...
Il fatto è che per qualche mela marcia che c'è non puoi fare di tutta l'erba un fascio. Specie nelle facoltà che non sono a numero chiuso è più facile che ci sia la produzione di lauree in eccedenza rispetto a quello che può essere l'impiego reale nel mondo del lavoro. Però se togli la possibilità di accesso all'università a tutti non è che un ritorno al passato, oppure l'accedere ad un modello americano di un certo tipo, dove solo se sei ricco puoi studiare ed alla fine la laurea te la compri o quasi perché in quel modello, a parte poche università, la difficoltà è quella che è (anche da noi in Italia in alcune università private a volte è così). Anche ora comunque l'università non è per tutti, 2000 euro all'anno per le facoltà scientifiche e 1500 euro per quelle letterarie (nelle università pubbliche ovviamente), di sole tasse, non sono per qualunque tasca, e salvo che non hai reddito 0 oppure non dichiari le tasse hai ben poche agevolazioni. Sicuramente in Europa siamo uno dei paesi o forsei l paese con le tasse universitarie più elevate
Rispondi Citando
Vecchio
  (#4)
megalex megalex Non in Linea
UncensoredMember
 
Messaggi: 181
Data registrazione: Jul 2009
Età: 37
Predefinito 23-12-2010, 02:50 PM


Quote:
Originariamente inviato da Yashiro Visualizza Messaggio
Ma è così che deve essere. Non per chi ha i dindi, ma nemmeno per "tutti"; nella mia scarsa esperienza ho visto una MAREA di gente sottosviluppata, conosco anche molti "amici" che hanno il culo parcheggiato in facoltà, talmente pigri e svogliati da far di tutto per evitare di lavorare e farsi mantenere. Parlo di gente che è uscita a fatica da istituti professionali (previa bocciatura in altre scuole) e che va a far ingegneria... Ma su,su!
"Università per tutti" è un bel concetto, ma si traduce in "università mediocre", c'è poco da fare. Oppure ci vorrebbero criteri per scremare, del tipo max 1anno fuori corso e poi a casa, un minimo di esami sostenuti all'anno, frequenza obbligatoria per almeno una parte delle lezioni (ma per tutti, non solo per alcune facoltà come ora). Delle serie, stimolare e premiare chi davvero vuole studiare e ci crede, ed eliminare tutti gli altri. Perché tenerla aperta a tutti non fa altro che allargare il divisore dei fondi, con un quoziente pro capite che invece di essere cospicuo per i pochi diventa ridicolo per una massa caprona. E ci rimette sempre chi vale.
Scusa yashiro ma secondo il mio modesto parere hai scritto una montagna di assurdità
Se una persona ha voglia di parcheggiare il suo deretano nell'università non vedo dove sta il problema
Se uno ha voglia di rimanerci a vita non vedo dove sta il problema. Io ci posso stare per 100 anni purchè pago le tasse e non vedo dove sta il problema ma sopratutto non vedo che tipo di problema dovrebbe creare agli altri. Se poi si tratta di invidia e di disprezzo verso i tuoi amici che hanno i genitori che gli pagano le tasse a vita questo è un problema che non ha nulla a che vedere con l'università
I criteri di cui parli te per scremare si chiamano esami di ammissione e sono uno degli sbagli piu grossi e colossali che siano mai stati inventati per il semplice motivo che limitano il diritto allo studio.
L'obbligo di frequenza è una aberrazione perchè cosi impedisci alle persone che vogliono studiare a casa di poterlo fare. Ce ne sono moltissime di persone cosi e te vorresti privarle del diritto allo studio?
Poi cosa vorrebbe dire il tuo discorso iniziale? Che chi è bocciato e chi viene da un'istituto professionale non puo andare all'università?
Il fatto che un'università sia mediocre non è una conseguenza del fatto che sia per tutti.
Rispondi Citando
Vecchio
  (#5)
Call Call Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 2,658
Data registrazione: Jul 2009
Località: (Live from) L'Aquila
Età: 39
Invia un messaggio via MSN a Call Invia un messaggio via Skype a Call
Predefinito 23-12-2010, 02:55 PM


Quote:
Originariamente inviato da megalex Visualizza Messaggio
Scusa yashiro ma secondo il mio modesto parere hai scritto una montagna di assurdità
Se una persona ha voglia di parcheggiare il suo deretano nell'università non vedo dove sta il problema
Se uno ha voglia di rimanerci a vita non vedo dove sta il problema. Io ci posso stare per 100 anni purchè pago le tasse e non vedo dove sta il problema ma sopratutto non vedo che tipo di problema dovrebbe creare agli altri. Se poi si tratta di invidia e di disprezzo verso i tuoi amici che hanno i genitori che gli pagano le tasse a vita questo è un problema che non ha nulla a che vedere con l'università

Allora non vedo perchè i studenti dovrebbero protestare se aumentano le tasse e diminuiscono le borse di studio, no?

I criteri di cui parli te per scremare si chiamano esami di ammissione e sono uno degli sbagli piu grossi e colossali che siano mai stati inventati per il semplice motivo che limitano il diritto allo studio.
L'obbligo di frequenza è una aberrazione perchè cosi impedisci alle persone che vogliono studiare a casa di poterlo fare. Ce ne sono moltissime di persone cosi e te vorresti privarle del diritto allo studio?
Poi cosa vorrebbe dire il tuo discorso iniziale? Che chi è bocciato e chi viene da un'istituto professionale non puo andare all'università?
Il fatto che un'università sia mediocre non è una conseguenza del fatto che sia per tutti.

Nello stesso modo non lamentiamoci se vediamo gente scarsa in giro che va avanti per "meritocrazia", eh...quest'ultima mi pare una lamentela molto comune e generale a qualsivoglia ambiente...
.
Rispondi Citando
Vecchio
  (#6)
orange orange Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 15,233
Data registrazione: Apr 2008
Predefinito 23-12-2010, 02:56 PM


Giusto, genitori benestanti con figli fannulloni a carico in piazza!!!!!
Rispondi Citando
Vecchio
  (#7)
Trokji Trokji Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 10,462
Data registrazione: Jun 2006
Predefinito 23-12-2010, 03:52 PM


Infatti c'è gente che studia e lavora, per certe facoltà è possibile, sinceramente per medicina,ingegneria o giurisprudenza o altre facoltà impegnative avere un lavoro a tempo pieno e pensare di larearsi in tempi umani è molto difficile. Se uno si "parcheggia" all'università può farlo benissimo, paga le tasse e non fa altro che dare soldi all'università. Casomai ci sarebbe da discutere sul malcostume, nient'affatto cessato, di alcuni "finti bisognosi", che magari usufruiscono di alloggio gratis, mensa gratis , esenzione dalle tasse ecc.. mentre vedi le bmw parcheggiate nel parcheggio della residenza universitaria e qualche dubbio viene.. quando magari chi davvero ha bisogno gli tocca aspettare e non può usufruire di alcun tipo valido di agevolazione, e quando magari gli incentivi per il merito sono pari a 0 o quasi
Rispondi Citando
Vecchio
  (#8)
Yashiro Yashiro Non in Linea
inattivo
 
Messaggi: 6,156
Data registrazione: Jan 2010
Predefinito 23-12-2010, 06:31 PM


Quote:
Originariamente inviato da Call Visualizza Messaggio
Aggiungo una cosa: il 70% (sono pessimista, ma potrebbe anche essere il 60%) degli studenti di Ingegneria non ha una media nè pari nè superiore a 25. Più o meno stessa cosa anche a Scienze della Formazione, così come non sarà diverso in altri Atenei.

Le conclusioni sono due:
  • Studenti idioti, come dice Yashiro;
  • Professori inaddeguati, e l'articolo specifica i criteri di scelta usati finora in due delle migliori Università Statali;

La media bassa può essere sia una, che l'altra, che entrambe le cause. Ma nessuno ha parlato di medie alte o basse. Sto parlando di impegno e capacità, che si possono tradurre in medie sì alte, ma anche in tempi celeri di laurea. Se ooi i docenti sono inadeguati questo ben poco ha a che fare con la media: per assurdo, se ti spiegano le tabelline e le impari hai tutti potenziali 30, anzi più il livello d'insegnamento è basso e più, per definizione, è accessibile.

Quote:
Originariamente inviato da Trokji Visualizza Messaggio
Il fatto è che per qualche mela marcia che c'è non puoi fare di tutta l'erba un fascio. Specie nelle facoltà che non sono a numero chiuso è più facile che ci sia la produzione di lauree in eccedenza rispetto a quello che può essere l'impiego reale nel mondo del lavoro. Però se togli la possibilità di accesso all'università a tutti non è che un ritorno al passato, oppure l'accedere ad un modello americano di un certo tipo, dove solo se sei ricco puoi studiare ed alla fine la laurea te la compri o quasi perché in quel modello, a parte poche università, la difficoltà è quella che è (anche da noi in Italia in alcune università private a volte è così). Anche ora comunque l'università non è per tutti, 2000 euro all'anno per le facoltà scientifiche e 1500 euro per quelle letterarie (nelle università pubbliche ovviamente), di sole tasse, non sono per qualunque tasca, e salvo che non hai reddito 0 oppure non dichiari le tasse hai ben poche agevolazioni. Sicuramente in Europa siamo uno dei paesi o forsei l paese con le tasse universitarie più elevate
Stiamo travisando il discorso...Il problema non è "qualche mela marcia che si laurea", ci saranno sempre i meno capaci. Stiamo parlando di un esercito di pseudo studenti che grava sul sistema università già ridotto ai minimi termini senza potenzialità di resa alcuna per la nazione in cui viviamo, mischiato al popolo di studenti che si fa un mazzo tanto e si spacca la schiena per proseguire. Perché uno che si laurea in 10-12 anni di certo difficilmente arriverà a svolgere con profitto la disciplina che ha studiato, e questo per molteplici fattori in qualsiasi modo la si voglia vedere: se ci ha messo tanto perché studia e lavora inevitabilmente è difficile apprendere al meglio il tutto e cambiare magari una professione sicura guadagnata negli anni di studio con un'altra incerta ma inerente agli studi (credo siano ben pochi quelli che studiano e lavorano già nel settore di destinazione). Oppure se ci metti tanto vuol dire che le tue capacità sono limitate; ok può essere utile come bagaglio culturale, ma niente più.

Quote:
Originariamente inviato da megalex Visualizza Messaggio
Scusa yashiro ma secondo il mio modesto parere hai scritto una montagna di assurdità
Se una persona ha voglia di parcheggiare il suo deretano nell'università non vedo dove sta il problema
Se uno ha voglia di rimanerci a vita non vedo dove sta il problema. Io ci posso stare per 100 anni purchè pago le tasse e non vedo dove sta il problema ma sopratutto non vedo che tipo di problema dovrebbe creare agli altri.
Il problema è che partiamo dal presupposto (sbagliatissimo) che lo studente pagando la retta universitaria abbia incidenza zero sui bilanci del ministero della pubblica istruzione. Se così fosse, perché mai l'università avrebbe bisogno di finanziamenti e fondi?

Quote:
Originariamente inviato da megalex Visualizza Messaggio
Se poi si tratta di invidia e di disprezzo verso i tuoi amici che hanno i genitori che gli pagano le tasse a vita questo è un problema che non ha nulla a che vedere con l'università
Questa sì è un'assurdità...non me ne frega niente dei "figli di papà" che si fanno mantenere, ma non è sempre così. Un mio ex-amico continua a far finta (perché questo è) di studiare, pur di non andare a lavorare e la sua famiglia (bambina piccola, padre pensionato, casa in affitto) sta facendo sacrifici per mantenerlo lì quando tutti sanno benissimo che non ha alcuna intenzione di uscirne. Se ci fossero criteri validi di scrematura, visto il suo rendimento inesistente verrebbe cacciato a casa e la smetterebbe con questa farsa crudele.

Quote:
Originariamente inviato da megalex Visualizza Messaggio
I criteri di cui parli te per scremare si chiamano esami di ammissione e sono uno degli sbagli piu grossi e colossali che siano mai stati inventati per il semplice motivo che limitano il diritto allo studio.
L'obbligo di frequenza è una aberrazione perchè cosi impedisci alle persone che vogliono studiare a casa di poterlo fare. Ce ne sono moltissime di persone cosi e te vorresti privarle del diritto allo studio?
Non sono affatto i criteri di cui parlavo io. Quelli che tu citi sono criteri di ammissione, io parlo di criteri di permanenza. Non fai un cazzo (niente corsi, niente esami passati)? Sei fuori corso di 2 anni? Te ne vai, radiato dalla facoltà, soldi o non soldi. Perché uno studente incompetente è una zavorra per tutti, a maggior ragione su quelle a numero chiuso dove i posti preziosi vengono occupati da gente che entra a calci in culo e così impedisce ai volenterosi di entrare.

Quote:
Originariamente inviato da megalex Visualizza Messaggio
Poi cosa vorrebbe dire il tuo discorso iniziale? Che chi è bocciato e chi viene da un'istituto professionale non puo andare all'università?
Il fatto che un'università sia mediocre non è una conseguenza del fatto che sia per tutti.
Siamo realisti, invece che buonisti a tutti i costi. Tendenzialmente è così, perché (non parlo di medie, ribadisco) chi è pluribocciato o esce a malapena dalle superiori o ha capacità limitate, oppure è un lavativo. In entrambi i casi è un peso, ma io sono favorevole a dar una chance a tutti, rientrando nei criteri che ho espresso poco fa. Se il lavativo si dà da fare e riesce a seguire il programma di studi universitario, ben venga. Ma se sgarra come ho scritto sopra, fuori.

Quote:
Originariamente inviato da matalo Visualizza Messaggio
Conosco gente che trasferita dal sud praticamente per condizioni familiari ed altro riesce ad andare avanti all'università con le borse di studio quello dei fannulloni è un altro discorso.
Il discorso borse di studio è un argomento spinoso. Qui dalle mie zone (prevalenza agricola) moltissimi vanno avanti a borse di studio, perché? Perché l'unico metro di giudizio è il reddito familiare. Figli di contadini con centinaia di migliaia di euro sul conto ma denuncia fiscale pari a zero si portano a casa tutte le agevolazioni del caso, anche se hanno rendimenti pessimi. Invece bisognerebbe tenere conto (visto che siamo in Italia e la denuncia dei redditi è inattendibile) sia delle capacità dello studente che dell'effettivo reddito, ma con accertamenti collaborati con l'agenzia delle entrate (valutando le proprietà di famiglia ad esempio, si accorgerebbero che è "bizzarro" che un dichiarante 10'000€ annui abbia una mercedes da 80'000).

Quote:
Originariamente inviato da Trokji Visualizza Messaggio
Infatti c'è gente che studia e lavora, per certe facoltà è possibile, sinceramente per medicina,ingegneria o giurisprudenza o altre facoltà impegnative avere un lavoro a tempo pieno e pensare di larearsi in tempi umani è molto difficile. Se uno si "parcheggia" all'università può farlo benissimo, paga le tasse e non fa altro che dare soldi all'università. Casomai ci sarebbe da discutere sul malcostume, nient'affatto cessato, di alcuni "finti bisognosi", che magari usufruiscono di alloggio gratis, mensa gratis , esenzione dalle tasse ecc.. mentre vedi le bmw parcheggiate nel parcheggio della residenza universitaria e qualche dubbio viene.. quando magari chi davvero ha bisogno gli tocca aspettare e non può usufruire di alcun tipo valido di agevolazione, e quando magari gli incentivi per il merito sono pari a 0 o quasi
Ecco, concordo con te sulle borse, ma non sul parcheggiarsi in facoltà. I soldi che elargisci non sono altro che un parziale rimborso spese per lo Stato che investe su di te. Non pensate che pagando la retta vi paghiate totalmente gli studi, forse forse sarà vero in inghilterra ora che le hanno triplicate. Quanto al lavoro e studio, bisognerebbe sistemare molte cose. O ti laurei, ed in tempi brevi (conveniente per tutti, Stato e studente) e nel tempo che ti avanza se riesci fai qualche lavoretto, oppure se la tua mansione principale è il lavoro e lo studio la secondaria bisognerebbe creare una divisione dall'università ordinaria. Vuoi ampliare il tuo bagaglio culturale, bene: segui questi altri corsi, organizzati per non pesare sul sistema ordinario, ti fai queste sessioni d'esame più rarefatte e tenute in concomitanza ad altri esami regolari, si ottimizza il sistema per essere più flessibile ma anche meno costoso, meno ricco e meno invitante. Per stimolare a seguire il principale, con i criteri di permanenza che ho detto. Se non ce la fai o non puoi, ti accontenti della laurea di "serie B"...
Rispondi Citando
Vecchio
  (#9)
Call Call Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 2,658
Data registrazione: Jul 2009
Località: (Live from) L'Aquila
Età: 39
Invia un messaggio via MSN a Call Invia un messaggio via Skype a Call
Predefinito 23-12-2010, 09:36 PM


Yashi...la cosa bella è che quando parli, parli di tempi brevi...

Io mi ddomando: ma i piedi all'università ce li hai messi, oltre che per visitarla, per frequentarla....

Però forse, parlando in giro (in tutt'italia), mi rendo conto di essere l'unico studente sordo, che peraltro lavora e fa volontariato, a seguire pure un corso di ing. aerodinamica...

P.S. scusa l'errore...
Rispondi Citando
Vecchio
  (#10)
Trokji Trokji Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 10,462
Data registrazione: Jun 2006
Predefinito 23-12-2010, 09:44 PM


Quote:
Stiamo travisando il discorso...Il problema non è "qualche mela marcia che si laurea", ci saranno sempre i meno capaci. Stiamo parlando di un esercito di pseudo studenti che grava sul sistema università già ridotto ai minimi termini senza potenzialità di resa alcuna per la nazione in cui viviamo, mischiato al popolo di studenti che si fa un mazzo tanto e si spacca la schiena per proseguire. Perché uno che si laurea in 10-12 anni di certo difficilmente arriverà a svolgere con profitto la disciplina che ha studiato, e questo per molteplici fattori in qualsiasi modo la si voglia vedere: se ci ha messo tanto perché studia e lavora inevitabilmente è difficile apprendere al meglio il tutto e cambiare magari una professione sicura guadagnata negli anni di studio con un'altra incerta ma inerente agli studi (credo siano ben pochi quelli che studiano e lavorano già nel settore di destinazione). Oppure se ci metti tanto vuol dire che le tue capacità sono limitate; ok può essere utile come bagaglio culturale, ma niente più.

Sai Yashiro concordo solo in piccola parte. Bisogna fare molti, moltissimi distinguo con se e ma. Dipende dalle facoltà delle quali parli, ci sono difficoltà e lunghezze diverse, e storie di persone diverse. Io per esempio, parlando dell'ambito comunque sanitario, conosco diversi professionisti, alcuni anche benestanti e "invidiati" dai colleghi, sia per il lavoro che fanno che per l'aspetto economico..che all'università non erano nient'affatto delle cime.. laureatisi in ritardo e non di poco, uno dovette chiedere pure un trasferimento ad un'altra città (dove gli esami erano più facili da sostenere perché c'erano un paio d'esami che non riusciva a passare. Poi però quello che fai nel tuo lavoro e come lo fai è quello che conta.. l'università serve solo per darti una cultura di base in un ambito, che può essere una garanzia di qualità per svolgere determinate professioni.
Anche il mio professore di biochimica per esempio si laureò in ritardo, eppure poi è diventato professore, pure un ottimo insegnante che è diventato pure direttore di recente in un dipartimento ospedaliero. Sono solo degli esempi, per dire che ogni storia individuale è a sè..il fatto che uno cada, ci possa mettere di più, in un percorso lungo come quello di alcuni percorsi di studio è facile. Io non voglio sminuire chi fa tutto perfettamente.. ma io apprezzo di più chi verifica i propri limiti, sperimenta cadute o il vuoto.. per poi riprendersi e trovare passione nelle cose che fa. Alcuni si laureano in tempo per dire ma hanno la media del 22, vanno agli esami e bocciano più spesso che passano.. ma è una strategia che funziona se sei il tipo di persona che lo sai fare per laurearsi con sforzo relativamente basso nei tempi giusti, in alcuni casi è così, ma poi chiaro ogni storia ed ogni impegno e preparazione per gli esami può variare da n individuo all'altro. Per la professione, dipende dalla facoltà: alcune lauree sono un indubbio investimento per il futuro (non a caso in america c'è chi fa mutui per potersi laureare in certi ambiti), altre lauree o indirizzi non offrono sinceramente una reale formazione utilizzabile in ambito lavorativo, o comunque a volte è difficile trovarlo per alcune. Qui concordo.. in alcuni ambiti c'è stata una proliferazione di indirizzi forse eccessiva, in ambiti tra l'altro nei quali la richiesta lavorativa è esigua.. però dico da osservatore poco informato in quest'ultimo argomento.

Quote:
Ecco, concordo con te sulle borse, ma non sul parcheggiarsi in facoltà. I soldi che elargisci non sono altro che un parziale rimborso spese per lo Stato che investe su di te. Non pensate che pagando la retta vi paghiate totalmente gli studi, forse forse sarà vero in inghilterra ora che le hanno triplicate. Quanto al lavoro e studio, bisognerebbe sistemare molte cose. O ti laurei, ed in tempi brevi (conveniente per tutti, Stato e studente) e nel tempo che ti avanza se riesci fai qualche lavoretto, oppure se la tua mansione principale è il lavoro e lo studio la secondaria bisognerebbe creare una divisione dall'università ordinaria. Vuoi ampliare il tuo bagaglio culturale, bene: segui questi altri corsi, organizzati per non pesare sul sistema ordinario, ti fai queste sessioni d'esame più rarefatte e tenute in concomitanza ad altri esami regolari, si ottimizza il sistema per essere più flessibile ma anche meno costoso, meno ricco e meno invitante. Per stimolare a seguire il principale, con i criteri di permanenza che ho detto. Se non ce la fai o non puoi, ti accontenti della laurea di "serie B"...
Allo stato conviene sempre incentivare le lauree, non a caso, seppur esigui, ci sono delle agevolazioni per chi lavorando si vuole laureare. Ho l'esempio di una persona molto vicina a me che è riuscita, facendo un lavoro a tempo pieno, a laurearsi nei tempi, ma ho l'esempio anche di altre persone che c'hanno messo più di 15 anni, ma se poi significa avere una retribuzione maggiore a lavoro e quindi pagare più tasse lo stato ci guadagna in pochi anni. Le tasse di sicuro non ripagano tutte le spese, ma guarda che in Italia sono le più alte, considerando le università pubbliche. In Portogallo la gente paga nella stessa facoltà 600 euro all'anno contro i 2000 di qui per dire, ma anche negli altri stati è meno. Non è che là siano tutti perfettini a differenza di qui, così come negli altri paesi.. quello che cambia è solo l'economia, l'importanza che si dà o meno allo studio ed alla cultura, il potere delle varie lobby o di determinate correnti politiche o idee

Ultima Modifica di Trokji : 23-12-2010 09:53 PM.
Rispondi Citando
Vecchio
  (#11)
matalo matalo Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 2,141
Data registrazione: Apr 2009
Località: Roma
Età: 36
Invia un messaggio via MSN a matalo
Predefinito 23-12-2010, 03:02 PM


Quote:
Originariamente inviato da megalex Visualizza Messaggio
Scusa yashiro ma secondo il mio modesto parere hai scritto una montagna di assurdità
Se una persona ha voglia di parcheggiare il suo deretano nell'università non vedo dove sta il problema
Se uno ha voglia di rimanerci a vita non vedo dove sta il problema. Io ci posso stare per 100 anni purchè pago le tasse e non vedo dove sta il problema ma sopratutto non vedo che tipo di problema dovrebbe creare agli altri. Se poi si tratta di invidia e di disprezzo verso i tuoi amici che hanno i genitori che gli pagano le tasse a vita questo è un problema che non ha nulla a che vedere con l'università
I criteri di cui parli te per scremare si chiamano esami di ammissione e sono uno degli sbagli piu grossi e colossali che siano mai stati inventati per il semplice motivo che limitano il diritto allo studio.
L'obbligo di frequenza è una aberrazione perchè cosi impedisci alle persone che vogliono studiare a casa di poterlo fare. Ce ne sono moltissime di persone cosi e te vorresti privarle del diritto allo studio?
Poi cosa vorrebbe dire il tuo discorso iniziale? Che chi è bocciato e chi viene da un'istituto professionale non puo andare all'università?
Il fatto che un'università sia mediocre non è una conseguenza del fatto che sia per tutti.
Condivido e preciso yashi quando dico che l'università non sarà per tutti faccio riferimento a condizioni economiche. Conosco gente che trasferita dal sud praticamente per condizioni familiari ed altro riesce ad andare avanti all'università con le borse di studio quello dei fannulloni è un altro discorso. Call evidentemente l'anno scorso non hai seguito per niente le manifestazioni qui a Roma non si era fatto altro che parlare e protestare contro i baroni magari oltre a dover leggere il disegno di legge chi fa richiami in toto al passato dovrebbe informarsi sugli eventi precedenti
Rispondi Citando
Vecchio
  (#12)
Call Call Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 2,658
Data registrazione: Jul 2009
Località: (Live from) L'Aquila
Età: 39
Invia un messaggio via MSN a Call Invia un messaggio via Skype a Call
Predefinito 23-12-2010, 03:21 PM


Quote:
Originariamente inviato da matalo Visualizza Messaggio
Condivido e preciso yashi quando dico che l'università non sarà per tutti faccio riferimento a condizioni economiche. Conosco gente che trasferita dal sud praticamente per condizioni familiari ed altro riesce ad andare avanti all'università con le borse di studio quello dei fannulloni è un altro discorso. Call evidentemente l'anno scorso non hai seguito per niente le manifestazioni qui a Roma non si era fatto altro che parlare e protestare contro i baroni magari oltre a dover leggere il disegno di legge chi fa richiami in toto al passato dovrebbe informarsi sugli eventi precedenti
Beh, matalo, l'università non la faccio a roma, ma se vuoi citarmi articoli di giornale che fanno riferimento a queste manifestazioni sarò lieto di fare mea culpa, in fondo il foro nell'antica Grecia serviva appunto allo scambio di qualsiasi informazione che potesse modificare il pensiero, eh!
Rispondi Citando
Vecchio
  (#13)
Call Call Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 2,658
Data registrazione: Jul 2009
Località: (Live from) L'Aquila
Età: 39
Invia un messaggio via MSN a Call Invia un messaggio via Skype a Call
Predefinito 23-12-2010, 03:28 PM


Comunque ricordate il 2003? La riforma Moratti: in quel caso non mi feci nessun problema a protestare, eh! E andavo pure a scuola...
Rispondi Citando
Vecchio
  (#14)
matalo matalo Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 2,141
Data registrazione: Apr 2009
Località: Roma
Età: 36
Invia un messaggio via MSN a matalo
Predefinito 23-12-2010, 03:30 PM


appunto a Roma è stato il fulcro delle proteste anche dell'anno scorso non so se ricordi "l'Onda" addirittura si era parlato l'anno scorso di un nuovo '68 ed uno dei motivi della protesta era proprio il "baronismo" e il problema del turn over
Rispondi Citando
Vecchio
  (#15)
Call Call Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 2,658
Data registrazione: Jul 2009
Località: (Live from) L'Aquila
Età: 39
Invia un messaggio via MSN a Call Invia un messaggio via Skype a Call
Predefinito 23-12-2010, 03:37 PM


Quote:
Originariamente inviato da matalo Visualizza Messaggio
appunto a Roma è stato il fulcro delle proteste anche dell'anno scorso non so se ricordi "l'Onda" addirittura si era parlato l'anno scorso di un nuovo '68 ed uno dei motivi della protesta era proprio il "baronismo" e il problema del turn over
Sì, ora ricordo, ma paragonarci al '68 proprio no, perchè a parte roma s'era 4 gatti...
Rispondi Citando
Rispondi



Strumenti Discussione
Modalità Visualizzazione

Regole di scrittura
Tu non puoi inserire messaggi
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare allegati
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

codice vB is Attivo
Smilies è Attivo
[IMG] il codice è Attivo
Il codice HTML è Disattivato
Trackbacks are Attivo
Pingbacks are Attivo
Refbacks are Disattivato



Powered by vBulletin Copyright © 2000-2010 Jelsoft Enterprises Limited
Fituncensored Forum - © 2005-2012

-->

Search Engine Optimization by vBSEO 3.0.0