Propositi per l'anno nuovo

[DesperateGymwife]

Non ho niente contro il Natale. Anche se nella mia cerchia di amicizie di nevrotici e stressati va per la maggiore dire che il Natale è un incubo, io non concordo. Il Natale è l'apoteosi del consumismo godereccio, e a me piace.
Offre uno splendido pretesto per mangiare e comprare, due attività per me molto piacevoli, e io ne approfitto alla grande.
Ok, quest'anno mi tocca dare ragione a Gioiellino, e ammettere che ho passato un Natale di merda, ma continuo a pensare che nella vita ci siano momenti peggiori...

Per esempio Capodanno, e i giorni che seguono. Perchè quello è il momento dei bilanci (disastrosi) e dei propositi (sempre fatti e mai mantenuti). E' una specie di lunedì esistenziale, quando bisogna rimettersi in riga, riprendere il lavoro, la dieta, gli allenamenti, ma i fallimenti dell'anno appena finito pesano come zavorra e bloccano ogni slancio.

La cosa migliore, per una come me, sarebbe saltare a piè pari questo momento dell'anno, o almeno riuscire a non formulare nessun proposito, neppure in qualche angolo remoto del cervello. Peccato che questi ormai spuntino da soli come le erbacce in un giardino incolto, e lo danneggino alla stessa maniera. Sempre i soliti, da anni e anni: seguire una dieta, allenarsi con costanza, ottenere dei risultati, essere meno pigra, tenere meglio la casa, arrivare presto al lavoro, non perdere tempo cazzeggiando o dormendo ma dedicarmi ai miei interessi, iniziare almeno una di quelle 10 o 20 cose che dico sempre che mi piacerebbe saper fare e poi non comincio mai.
In una parola migliorarmi, cioè avvicinarmi anche solo di un passo alla persona che vorrei essere.

Quest'anno, però, parto già molto disillusa, e mi chiedo se non sia il caso di cambiare obiettivo. Non migliorarmi, ma ACCETTARMI.

1) Accettare il mio corpo, innanzitutto, che è la cosa più difficile in assoluto per me, ma che oltre una certa minima misura è anche la cosa più difficile da cambiare.
Soprattutto, se ne consideriamo il lato puramente estetico, è la cosa che oggettivamente influirebbe di meno sulla mia qualità della vita, se non fossi io a tormentarmi per i miei difetti.
Perchè "oggettivamente" portare la taglia 44, o anche 46, in realtà non mi preclude niente. E abbiamo esempi molto molto recenti di come il mio sforzo di mantenere la linea per me migliore possibile non sia stato certo apprezzato da chi speravo che lo apprezzasse. L'anno scorso, quando subito dopo le feste ho iniziato la classica dieta di inizio anno, avevo una motivazione forte a spingermi, ma quest'anno non ho neanche quella, e adesso come adesso non vedo a cosa potrei appigliarmi nella mia malinconia.

2) Accettare di allenarmi ad minkiam, come poi ho sempre teso a fare, senza formulare programmi che poi non riesco a seguire e mi generano solo frustrazione e sensi di colpa.
Lo so, verrebbe da dire "Ma allora perchè non proporsi di seguire i programmi a tutti i costi?"
Perchè ci ho provato troppe volte e non ci sono mai riuscita. Non ho abbastanza forza di volontà per mettere gli allenamenti al primo posto, e le variabili che li influenzano sono troppe perchè possa risultare un programma strutturato e costante.

La prima variabile è estremamente soggettiva: energia e voglia. La mia forza di volontà dev'essere anche minore della mia forza fisica, per cui non riesco a impormi niente che non mi vada di fare, nè a rinunciare a niente che mi invogli. Se mi sento stanca, assonnata, depressa l'allenamento è fuori questione. Tante volte sono andata in palestra ugualmente, per poi tornare negli spogliatoi dopo 5 minuti perchè appena comincio sento che fisicamente mi manca l'energia necessaria, oppure le gambe sono troppo pesanti per correre, oppure ancora il mio corpo si rifiuta di aggiungere la fatica fisica allo sconforto interiore.
La seconda variabile è il tempo: gli impegni sempre diversi di ogni settimana.

Paradossalmente credo che senza un programma preciso mi allenerei di più, perchè potrei assecondare la voglia e fare quel che mi va di fare, e non quel che dovrei fare secondo lo schema o la tabella.
Lo so che "di più" non equivale certo a "meglio", ma nel mio caso il rischio è quello di saltare un allenamento dopo l'altro se non si incastrano tutte le condizioni necessarie per rispettare lo schema prefissato, mentre credo che tutto sommato sia meglio comunque fare un po' di attività fisica il più spesso possibile.

3) accettare con rassegnazione quello su cui io non ho potere, e qui andiamo dritti sulle categorie degli oroscopi: salute, lavoro, amore, denaro.
In realtà, la sola parola rassegnazione mi dà l'urto di nervi, e devo subito specificare cosa voglio dire. "Con rassegnazione" dovrebbe significare "senza rodersi più di tanto quando star male non cambia le cose".
Per ognuna delle categorie menzionate ci vorrebbe un thread apposito, ma questo è già abbastanza lungo, e mi limito a ricordare a me stessa giusto due cose:
- che fra 4-5 mesi potrei trovarmi a dover riorganizzare la mia vita sulla base di un lavoro diverso in una città diversa, e che se così sarà dovrò mettere da parte l'amor proprio professionale e mirare a una strategia di sopravvivenza
- che i miei versi preferiti di Catullo sono sempre attuali, purtroppo, ed è meglio che li mandi a memoria

Miser Catulle, desinas ineptire,
et quod vides perisse perditum ducas.
fulsere quondam candidi tibi soles,
cum ventitabas quo puella ducebat
amata nobis quantum amabitur nulla.
ibi illa multa cum iocosa fiebant,
quae tu volebas nec puella nolebat,
fulsere vere candidi tibi soles.
nunc iam illa non vult: tu quoque impotens noli,
nec quae fugit sectare, nec miser vive,
sed obstinata mente perfer, obdura.

Ecco i miei propositi per il nuovo anno.
E i vostri?