L'Invidia

[Yashiro]

Oggi sono uscito con gli amici e chiacchierando uno di loro mi dice di aver incontrato il mio ex maestro di Karate, e parlandoci son finiti a parlare di me.
"Ah sì, lui....che grosso che è diventato! Per me prende qualcosa però..."

Ora...dovrei essere ormai avvezzo a certi tipi di allusioni, battutine e frecciatine d'invidia atte a smantellare i miei meriti ed attribuire il tutto a qualche fantomatico bibitone o peggio a qualche magica pasticca o siringa (e qui verrebbe sempre da rispondere come Dorian Yates "tu prendi quello che prendo io e vediamo come diventi") e dovrei sbattermene e liquidare il tutto con un sorriso e nemmeno dilungarmi in spiegazioni con gente che non ha la capacità intellettiva e l'onestà di capire...

Però alcune cose non possono non ferirti. Ora, con questo personaggio (un quasi 40enne ex rugbista, quasi 1.90 per oltre 90 Kg) ci ho convissuto sportivamente per più di 8 anni, l'ho seguito con fedeltà e cieca obbedienza anche spesso controcorrente rispetto al resto della combriccola che rifiutava la sua autorità per pigrizia o per interesse personale...e sentirmi insinuare così da lui a me fa male.

C'è sempre il tasto dolente degli integratori che nei profani scatena quel "aaaaaah ecco lo sapevo, mi pareva strano!" come se quello giustificasse tutto. Già l'argomento è sempre stato difficile da affrontare, specie con i meno sportivi che pensano che il Supradyn sia parente stretto del clenbuterolo, ma negli anni l'approccio è cambiato arrivando in compagnia altri ragazzi sportivi che integrano chi più e chi meno e sono a livelli dei comuni mortali e questo ha contribuito a sdoganare il mito degli integratori, tanto da poter dire di integrare anch'io (ma ho sempre quel timore di essere giudicato quindi ne parlo pochissimo). Capirei se il maestro fosse un purista contrarissimo a queste pratica amorali e affatto etiche, peccato che lui sia stato il primo in assoluto a propormi degli integratori (sia a me che a tutto il gruppo) ed allora con la disinformazione che c'era sarà passato davvero per un fattone (tra l'altro al tempo rifiutai) quindi non c'è nemmeno questa attenuante.

Fosse un secco frustrato, invece è il doppio di me: tra l'altro fratello minore di un grande campione morto giovanissimo e sul quale aleggia ancora l'ombra oscura del doping (quello vero) che l'avrebbe stroncato e avrebbe spiegato la sua stazza immane (da quel che si racconta) e verrebbe da pensare "da che pulpito"....

Ecco, è questo il discorso: sentirmi giudicato non dal solito disinformato sedentario che non mi conosce ma da uno sportivo che mi ha avuto accanto per anni e che di sport dovrebbe saperne, dovrebbe anche conoscere il mio pensiero e la mia etica e sentirmi sminuito e infangato da un personaggio di tale calibro (per me) ... fa male.
Il mio amico si è anche esposto dicendo "è tutta roba sua/su di lui posso metterci la mano sul fuoco/lì c'è gran passione e dedizione ecc" ma alla fine non è certo compito suo scagionarmi.

Mi verrebbe voglia di parlarci e spiegargli come sono e perché sono quel che sono, da dove arrivano i frutti del mio lavoro eccetera....

...ma perché devo cercare io di giustificarmi con qualcuno? Non ho niente da spiegare o giustificare. Forse è l'eterno desiderio di sentirmi universalmente accettato e apprezzato al di là di ogni ragionevole dubbio...