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  (#1)
_cherryblossom7_ _cherryblossom7_ Non in Linea
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Predefinito "...e non c'è nessun vuoto che il cibo non possa colmare..." - 28-06-2011, 09:34 PM

"...e non c'è nessun vuoto che il cibo non possa colmare..."


E un'intervento serio. Sebbrene io non conosca nessuno di questo forum e sono qui da poco più di una settimana mi sfogo(da brava donnina quale sono) su una cosa che mi crea dei seri fastidi.
Io esco da una situazione di anoressia con crisi bulimiche abbastanza frequenti...Sono riuscita a ritornare ad un regime alimentare normalissimo e a fare tanto sport per riprendere uno stile di vita più sano possibile e riuscire a dimagrire e ad avere il corpo che voglio in modo salutare.
Il mio problema più grande è però sempre stato la fame,soprattutto per quanto riguarda i dolci. Tutt'ora non riesco a fermarmi quando inizio a mangiare senza soffermarmici e questa cosa veramente mi fa innervosire. Perdo totalmente il controllo e in quel lasso di tempo dimentico ogni cosa,ogni pensiero,proposito ma anche i miei problemi.
Perché in fondo ho iniziato ad abbuffarmi per questa motivazione..ovvero riuscire a trovare qualcosa che riuscisse a colmare o ad alleggerire quelle sensazioni ed emozioni spiacevoli che ho sempre evitato di far emergere con gli altri per via del mio carattere. La grande quantità di sport (e probabilmente anche la genetica) mi permette per fortuna di non ingrassare in modo troppo evidente accumulando al massimo un paio di kg nei periodi in cui mi abbuffo che poi riperdo in un massimo di 7 giorni di dieta "pulita".
Sono veramente stanca di questa situazione perché non mi permette più di gustarmi ciò che mangio, non mi fa ottenere il fisico che desidero e ultima cosa peggiora il rapporto con il mio corpo che nel post-abbuffata mi sembra una mongolfiera in via d'esplosione.
Non vorrei tornare al controllo rigido di prima ma vorrei almeno che la mia fame fosse indirizzata verso cibi salutari e utili al mio organismo.
Uff.
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  (#2)
Doc Doc Non in Linea
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Predefinito 28-06-2011, 10:15 PM


Ciao Cherryblossom7, anche se questa non è la sezione "medicina e farmacologia" e il tuo è uno sfogo, mi permetto di risponderti, sperando di non essere inopportuno.

Le sensazione che tu riporti nei confronti del cibo (specialmente dei dolci), sono proprio figlie del rigido controllo che eserciti, e sono lo strascico dei tuoi problemi di "anoressia con crisi bulimiche".
So che quello che ti scrivo è banale, comunque è importante che tu monitori l' andamento di queste tue pulsioni, se comunque tendono a diminuire nel tempo, tutto Ok, se però noti qualche recrudescenza, è importante che tu ne parli con chi ti ha aiutato nel periodo della crisi.

Comunque in bocca al lupo e sappi che io sono golosissimo di dolci e se comincio a mangiarne fatico a fermarmi
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  (#3)
Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 28-06-2011, 11:06 PM


Ciao ciliegina in fiore...
mi permetto di scriverti così per affettività, in quanto come ti ho scritto altrove io sono uscita da poco dall'anoressia nervosa e ho avuto episodi di abbuffate anche se non caloricamente-canonicamente bulimiche.

Sappi che gli utenti del forum, molti dei quali io conosco personalmente, sono persone serie e sensibili che sapranno leggere la serietà del tuo appello.
Se hai scritto qui significa che ti trovi già bene nella nostra comunità, e questo è bello.

Io so, e lo sai anche tu, che la tua non è fame.
Credo che tu sappia anche che la realtà non è nel titolo del tuo thread ma ESATTAMENTE nel contrario.
Cosa intendo dire?
Intendo dire che in realtà non c'è nessun vuoto che il cibo possa colmare. Perché il vuoto, se c'è, va' colmato con un lungo valore introspettivo, e il cibo è solo la punta dell'iceberg.

Non ho capito se ti sei fatta curare al centro DCA della tua città. Come ti dice il saggio Doc (che non a caso è un medico ) sarebbe il caso di rivolgerti a chi ti ha avuto in cura se noti recrudescenza delle crisi.
Vedi, il momento in cui si guarisce da un disturbo come i nostri secondo me è quello in cui mangi anche molto, ti gonfi, esageri con le calorie MA non lo fai perché vuoi soffocare un disagio (lo stesso dicasi per il saltare dei pasti), bensì perché ti andava, sei golosa (il 99,9% delle persone ha seri problemi a non finire una vaschetta intera di gelato, e mica son tutti bulimici!) e al di là delle normali paranoie per un eventuale aumento di peso o una seduta prolungata al bagno non ci sono altre conseguenze... nel senso che non c'è niente dietro all'episodio, non ci sono switch di malessere che hanno fatto scattare l'assunzione di cibo tampone.

Se nel tuo caso senti che è così, e la cosa ti fa' stare male, allora puoi riflettere sul passare all'azione.

Io con rispetto leggerò i tuoi progressi se vorrai informarci, e se vuoi puoi contattarmi anche in privato (molti utenti con problemi alimentari lo hanno fatto visto che io da subito parlai del mio DCA qui sul forum)

Buona serata cherry.
Coraggio.

Valentina
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  (#4)
Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 28-06-2011, 11:24 PM


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Comunque in bocca al lupo e sappi che io sono golosissimo di dolci e se comincio a mangiarne fatico a fermarmi
Eccone un altro...
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  (#5)
Doc Doc Non in Linea
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Predefinito 29-06-2011, 12:01 AM


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Eccone un altro...
Le anomalie sono la norma...

...la stranezza è una persona normale!
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  (#6)
_cherryblossom7_ _cherryblossom7_ Non in Linea
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Predefinito 29-06-2011, 01:51 PM


grazie per il supporto ragazzi!
io non ho seguito nessuna terapia,per vari motivi che non sto a spiegarvi,ma mi piacerebbe andare al centro dei dca nella città più vicina.
Non so precisamente spiegare come è andata ma so solo che un giorno ho pensato che stavo facendo un enorme cazzata e che era ora di smetterla. Ora sono circa due mesi che non compenso e sono crollata più in una crisi di "controllo".
Prima ero abituata a controllare la fame che fosse emozionale o effettiva poco importava,perché era la mia più grande nemica e andava eliminata. Ovviamente dall'altra parte associavo alla perdita di controllo le abbuffate senza limite.
Ora mi trovo a provare la fame vera post workout per esempio e a non riuscire a trovare una via di mezzo. Il mio cervello continua ad inviare li stessi segnali. Sto mangiando,ho una fame estrema(come è giusto che sia dopo lo sforzo fisico) quindi mi abbuffo. E come se non riuscissi ancora a considerare la fame da sfozo come una cosa a parte da quella emozionale....
So dove sbaglio e sono molto lucida in questo. Non sono una persona che piange o si dispera o si abbatte(non che ci sia niente di male) ma cerco di risolvere i problemi andando a fondo nello studio della loro eziologia. Ho provato a tenere un diario come mi consiglio lo psicoterapeuta della scuola in cui annotare d'istinto le emozioni che provavo nel momento prima di abbuffarmi. Alcune mi erano chiare e facilmente identificabili tipo "rabbia" "ansia" "angoscia",altre invece erano difficilissime da scovare.Questo per dire che a volte ci sono eventi che ci colpiscono nell'incoscio molto più di quanto ci accorgiamo consciamente.
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  (#7)
Doc Doc Non in Linea
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Predefinito 29-06-2011, 04:04 PM


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io non ho seguito nessuna terapia,
So che sono noioso, ma chiedi una mano a un medico di cui tu abbia fiducia che ti aiuterà a prendere la strada giusta.
Tu hai messo sotto controllo i tuoi disturbi, ma è come il fuoco che cova sotto la cenere...
Chiedi aiuto, te lo dico con tutto l' affetto possibile.
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  (#8)
Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 29-06-2011, 05:33 PM


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So che sono noioso, ma chiedi una mano a un medico di cui tu abbia fiducia che ti aiuterà a prendere la strada giusta.
Tu hai messo sotto controllo i tuoi disturbi, ma è come il fuoco che cova sotto la cenere...
Chiedi aiuto, te lo dico con tutto l' affetto possibile.
Quoto il buon Doc in tutti i modi possibili, mossa dallo stesso sentimento. Leggendoti è evidente che qualcosa non va'. Guarda cherry, non è poi così normale volersi mangiare anche i tavolini dopo un wo, c'è qualcosa di psicologico.

Il diario emozionale è uno degli aspetti della terapia cognitivo-comportamentale, è utile ma è solo uno strumento, peraltro parziale come tu stessa hai notato in certi casi, quando si verificano le abbuffate.
Le sensazioni che descrivi tra l'altro sono tutte molto negative ma generiche, non riconducono a episodi trigger precisi. Su quello puoi lavorare, anzi lavoreresti sicuramente se ti facessi vedere e iniziassi al centro Dca.

Inutile lavorare sull'alimentazione se qualcosa in te crea disagio a monte. Tra l'altro tutte le città hanno il centro convenzionato con l'Asl di riferimento, il team nutrizionista-psicologo-medico internista lavora in sinergia e in certi casi le cure sono gratuite, hai cioè l'esenzione.

Sta solo a te volerne uscire. Io so che il disturbo SERVE a qualcosa. Anzi, serve a moltissime cose, però arriva il momento in cui le cose sfuggono di mano, e quello può essere il momento motivante per uscirne. Anche perché la tua qualità della vita mi sembra molto inficiata da questa situazione e sicuramente meriti di stare e vivere meglio.
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  (#9)
DesperateGymwife DesperateGymwife Non in Linea
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Predefinito 29-06-2011, 06:28 PM


Cara Cherryblossom,
purtroppo non ho soluzioni da offrire perchè sono in una situazione molto simile alla tua. Non sono mai stata bulimica, non ho mai attuato comportamenti compensativi perchè io invece tendo molto di più al binge eating disorder, ma mi ritrovo molto nel tuo comportamento attuale.

A dir la verità ho sempre mangiato guidata dal gusto, e disgraziatamente mi piacciono da impazzire i dolci e in genere tutti i cibi molto calorici.
Fino a un certo punto della mia vita non mi sono fatta problemi, poi ho deciso di perdere qualche chilo, ho fatto una dieta e da allora (tre anni) quel che prima mi sembrava normale è diventato patologico.

In pratica: prima non mi imponevo particolari rinunce, non avevo grossi sensi di colpa se mangiavo quel che mi andava, e paradossalmente mangiavo meno e meno dolci e junk food vari.
Con la prima vera dieta si è invece innescato il meccanismo cibo proibito= cibo desiderato e bramato, e la malsana idea che quando non sono a dieta mi abbuffo. Natuaralmente a volte anche quando sono a dieta e tuttavia cedo a qualche tentazione.
Nello stesso modo mangio molto più di prima ogni volta che c'è una scusa per farlo (ristoranti, inviti, feste varie).
Ho anche preso pessime abitudini tipo:
1) concludere i pasti sempre con qualcosa di dolce
2) mangiucchiare, di solito sempre dolci, per tutto il dopo cena fino all'ora di andare a letto.

Poi ovviamente per non ingrassare troppo devo fare dei periodi di dieta, in cui mi privo dei dolci ma non vedo l'ora di rimangiarli, e accumulo in dispensa golosità varie che mangerò "quando ho finito la dieta" (o anche prima, per non lasciarli scadere...)
In pratica, non riesco più ad avere verso il cibo un atteggiamento sereno, ma è diventato un'ossessione e un circolo vizioso di voglie irrefrenabili e sensi di colpa.

Ovviamente mi sono chiesta spesso quali siano i meccanismi psicolgici che mi hanno infognato in questa situazione, e quali possano essere i rimedi, anche se non ne ho mai parlato con un medico. Per quanto mi riguarda però sono arrivata a questa conclusione:

1) il rapporto difficile col cibo è effettivamente la spia di un disagio complessivo, ma io di spie accese ne avevo già parecchie, disagi e problemi psicolgici mi accompagnano da diversi anni e il cibo è solo il bersaglio più recente dei miei conflitti, e neppure il più importante o il più doloroso.
Anzi, diciamola tutta, a pensarci bene col carattere che ho mi stupisco di averla passata liscia su questo fronte fino ai 38 anni, e non essermi imparanoiata prima.

2) senza dubbio, quando sono già di morale non riesco a impormi nessuna dieta, e il cibo ha anche per me una certa funzione consolatoria, del tipo "Già sto male x il motivo XY, ci manca solo che mi neghi anche il gusto del cibo".
Tuttavia, se provo ad analizzare come mi sento prima di rimpinzarmi di dolci, o a trovare una causa emotiva che scateni l'abbuffata...bè, non la trovo.
Li mangio perchè mi piacciono, e per lo stesso motivo mangio tutti i "cibi proibiti". Cioè per lo stesso motivo per cui li mangiavo anche prima, quando mi sentivo più libera e non avevo poi molti rimorsi.
Quando mi abbuffo, è perchè non riesco a decidere di limitarmi a un solo sapore che desidero, per cui dopo il tè coi biscotti viene il gelato, poi magari dopo due orette lo snack al cioccolato, però quello snack aveva il cioccolato al latte, mentre adesso avrei voglia di quello fondente, uhm, vediamo...cosa scegliamo: 75% cacao, 85% cacao, o tortina Loacker extra fondente?
Oppure perchè sono al ristorante e mi attirano troppo i diversi piatti del menù, per cui mangio tutte le portate dall'antipasto al dolce, invece di limitarmi magari ad antipasto e secondo.

Questo almeno è il mio percorso classico di binge: gran quantità, ma mai cibi a caso, sempre accuratamente scelti, pregustati e assaporati. Non a caso, li posso definire junk food, ma mi rifiuto di definirli "schifezze", per me sarebbe una bestemmia.

Lo sottolineo perchè a volte ho l'impressione che si renda più complicata una cosa molto semplice. Non credo che il cibo in me colmi un vuoto, o compensi un problema. Non perchè i problemi mi manchino che anzi potrei svenderli nei saldi tanti ne ho, ma perchè se fosse così sarei stata depressa-paranoica-frustrata già al momento dello svezzamento, quando ho iniziato a mangiare solo quello che mi piaceva e rifiutare il resto, e di questo invece dubito.

Secondo me il cibo che le nostre papille definiscono "buono" è un piacere fisico, che il corpo ricerca esattamente come il sesso. In più rispetto al sesso è infinitamente più pratico e facile da trovare, non cambia nulla se goduto da soli o in compagnia, ed è accessibile praticamente in ogni momento. Per certi versi, ha una resa molto maggiore...

Quindi secondo me è utile cercare il modo di limitare gli effetti collaterali di questo piacere, ma non dobbiamo necessariamente aspettarci di trovare chissà quale malessere interiore dietro il desiderio di mangiare quello che ci piace. O meglio non dobbiamo pensare che lì stia la chiave di tutto, e che scoperto quello poi non dovremo fare appello a tutta la nostra forza di volontà per non prendere una seconda fetta di torta...
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  (#10)
DesperateGymwife DesperateGymwife Non in Linea
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Predefinito 29-06-2011, 06:41 PM


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Originariamente inviato da Acid Angel Visualizza Messaggio
Quoto il buon Doc in tutti i modi possibili, mossa dallo stesso sentimento. Leggendoti è evidente che qualcosa non va'. Guarda cherry, non è poi così normale volersi mangiare anche i tavolini dopo un wo, c'è qualcosa di psicologico.

Il diario emozionale è uno degli aspetti della terapia cognitivo-comportamentale, è utile ma è solo uno strumento, peraltro parziale come tu stessa hai notato in certi casi, quando si verificano le abbuffate.
Le sensazioni che descrivi tra l'altro sono tutte molto negative ma generiche, non riconducono a episodi trigger precisi. Su quello puoi lavorare, anzi lavoreresti sicuramente se ti facessi vedere e iniziassi al centro Dca.

Inutile lavorare sull'alimentazione se qualcosa in te crea disagio a monte. Tra l'altro tutte le città hanno il centro convenzionato con l'Asl di riferimento, il team nutrizionista-psicologo-medico internista lavora in sinergia e in certi casi le cure sono gratuite, hai cioè l'esenzione.

Sta solo a te volerne uscire. Io so che il disturbo SERVE a qualcosa. Anzi, serve a moltissime cose, però arriva il momento in cui le cose sfuggono di mano, e quello può essere il momento motivante per uscirne. Anche perché la tua qualità della vita mi sembra molto inficiata da questa situazione e sicuramente meriti di stare e vivere meglio.
Ecco, io sono d'accordo ma fino a un certo punto.
Per esempio anche a me capita di avere più fame dopo l'allenamento, e sono pressochè sicura che non sia una questione psicologica.
Ho notato spesso che mi riesce molto più facile rispettare una dieta se non mi alleno, e perfino che dopo l'allenamento cardio ho più fame di carbo che dopo l'allenamento pesi.
Secondo me il corpo non è stupido, e tende a voler ripristinare al più presto quello che ha speso. E se non lo faccio, perchè sono a dieta e voglio limitarmi, noto anche che il giorno dopo ho meno energia e prestazioni peggiori.

Ho fatto questo tipo di prove decine e decine di volte, e sinceramente credo che la componente psicologica sia irrilevante. Anzi, esiste, ma all'inverso, cioè: io mi sento più contenta e pimpante perchè sono riuscita e resistere alla tentazione, e più lucida e dinamica perchè ho ridotto i carboidrati, poi però se chiedo al mio corpo di fare fatica ho meno forza e meno fiato .
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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 29-06-2011, 11:39 PM


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Ecco, io sono d'accordo ma fino a un certo punto.
Per esempio anche a me capita di avere più fame dopo l'allenamento, e sono pressochè sicura che non sia una questione psicologica.
Anche a me capita Desp, è ovvio... io, forse mi sono spiegata male, intendevo dire che la fame da lupi, la superfame di cui parla cherry forse è un tantino anche psicologica, come se l'allenamento rappresentasse una giustificazione psicologica a mangiare di più.

Quanto alla conclusione dell'altro tuo post, beh sicuramente dovremo sempre appellarci alla nostra volontà per non mangiare la seconda fetta di torta. Ma ci sono casi in cui il disagio c'è davvero, e allora dopo un buon percorso potranno capitare queste tre cose:
-Mangio una sola fetta di torta perché so controllarmi
-Mangio due fette di torta perché sono golosa, lo so e ne mangio due o tre perché mi piace MA non inizio a mangiarne ancora e ancora perché tanto ormai ho sgarrato
-Mangio una fetta o due di torta anziché non assaggiarla nemmeno perché non devo dimostrare affatto a me stessa che sono forte tramite la rinuncia al cibo. E soprattutto se ne mangio di più non avrò sensi di colpa che non mi faranno vivere. Ne avrò come ogni donna ma amen, almeno me la son goduta.

Ah, Desp, un'altra cosa... nel tuo post dai due informazioni che ti distanziano non poco da un BED clinicamente individuato (pur avendone alcuni tratti): per te consumare grandi quantità di cibo non fa' differenza se da sola o in compagnia (lo scrivi quando parli del sesso , mentre il BED-bulimico tende ad abbuffarsi in solitudine, e scegli e ti gusti con cura tutto il cibo che mangi, mentre il BED-buliico consuma spesso in fretta, passando da dolce a salato (anche insieme... anche cioccolato con maionese, mi sono state raccontate cose allucinanti, anche cibi che normalmente non piacciono) senza sentire il sapore, ma solo per percepire lo stomaco che scoppia.
Ecco mi sembrava giusto dirtelo anche perché è altamente probabile che il tuo sia solo un rapporto conflittuale con il cibo e non un dca vero e proprio come sospetta cherry, alla quale rinnovo il consiglio di farsi vedere per togliersi ogni dubbio.
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DesperateGymwife DesperateGymwife Non in Linea
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Predefinito 30-06-2011, 12:24 PM


Beh a questo punto le tue precisazioni un po' mi consolano .
Il mio rapporto col cibo senz'altro non è sereno nè razionale, perchè il conflitto fra desiderio e senso di colpa è sempre presente, e in qualche occasione mi fastare davvero male con me stessa.

Però probabilmente non è BED vero e proprio, per via delle differenze che mi segnali.

Sul fatto di abbuffarsi da soli o in compagnia veramente dipende dai casi: un pasto completo è quasi sempre in compagnia e apprezzato molto di più in quel caso, mentre lo sgarro dolce intorno a mezzanotte è goduto di più in solitudine.
Ma in ogni caso non potrei mai mangiare in quantità cibi che mi piacciono poco, o combinati a caso, o senza gustarli, magari scomoda, in piedi o in fretta. Anzi, sono così lenta che tutti mi prendono in giro. E non mi piace neanche far colazione al bar, se non posso sedermi e prendere tè e pasticcini in tutta calma. Sono una vera edonista della binge...

Probabilmente sono circa al punto che descrivi per la seconda fetta di torta: non prenderla di solito mi pesa, prenderla mi fa sentire in colpa, però il mio comportamento oscilla fra le tre possibilità che citi tu.

Però vorrei ugualmente riuscire ad avere un equilibrio e una costanza maggiore, e ridurre di molto le quantità di cibi ipercalorici a favore di altri più leggeri (senza però eliminarli del tutto, non sia mai...!)

Quanto alla fame post workout, in condizioni normali è, appunto, normale e del tutto gestibile, anche perchè allenandomi o all'una o alle sette di sera dopo avrei fame comunque; invece la sento molto quando già sono a calorie ridotte e l'allenamento, soprattutto se aerobico, mi lascia proprio una sensazione di debolezza "vuota".
E c'è una gelateria fra la palestra e l'ufficio che fa ottime focaccine con gelato, e in quei casi mi fa una voglia feroce, rispetto al triste affettato di pollo che magari mi aspetta, insieme a una bella e salubre mela...
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