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Nutrizione Dalla fisiologia alle linee guida, fino alla dieta del momento. Tutto sulla nutrizione.
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All the Truth Member
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11-02-2010, 11:28 PM
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il latte ha tutto quello che serve ad un BB come proteine,carbo,grassi,vitamine liposolubili,calcio, ecc ecc...quindi questi studi per me te li puoi risparmiare.... Del resto sarebbero ben altre le cose da eliminare da una dieta... |
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All the Truth Member
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Data registrazione: Sep 2005
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12-02-2010, 12:24 AM
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A mio avviso questo nn è solo un sito per BB, o per chi fa pesi, ma anche per chi ama lo sport e cercar di mantenersi in forma con esso, affiancandop una sana alimentanzione, aggiornardosi con ultime scoperte scientifiche, senza rimanere ancorati a teorie di 30 anni fa. |
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(#18)
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All the Truth Member
Messaggi: 1,669
Data registrazione: Sep 2005
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12-02-2010, 12:36 AM
Eccovi un pò di studi in cui si accerta l'opposto che voi dite, che il latte sia completo, che faccia bene. Buona lettura Gerstein HC. Cows' milk exposure and type 1 diabetes mellitus. A critical overview of the clinical literature. Diabetes Care 1994; 17: 13-19. (2) Vaarala O, et al. Cellular immune response to cow's milk beta-lactoglobulin in patients with newly-diagnosed IDDM. Diabetes 1996; 45: 178-82 (3) Cow's milk consumption, disease-associated autoantibodies and type 1 diabetes mellitus: a follow-up study in siblings of diabetic children. Childhood Diabetes in Finland Study Group. Virtanen SM et al. Diabet Med 1998 Sep 15:9 730-8 (4) J. Hergenrather et al., New England Journal of Medicine, 304: 792 (1981) (5) Feskanich D, Willett WC, Stampfer MJ, Colditz GA. Milk, dietary calcium, and bone fractures in women: a 12-year prospective study. Am J Publ Health 1997;87:992-7. (6) Cumming RG, Klineberg RJ. Case-control study of risk factors for hip fractures in the elderly. Am Journal of Epidemiology, 1994;139:493-503. (7) Abelow B.J. et al., Calcif Tissue Int 50:14-18, (1992). (8) Breslau N.A. et al., J Clin Endocrinol Metabol 66:140-146 (1988). (9) Remer T, Manz F., Estimation of the renal net acid excretion by adults consuming diets containing variable amounts of protein. Am J Clin Nutr 1994;59:1356-61. (10) RL Weinsier, CL Krumdieck, Dairy foods and bone health: examination of the evidence, American Journal of Clinical Nutrition, Vol. 72, No. 3, 681-689, settembre 2000. (11) S. Focardi, servizio consumatori Parmalat, comunicazioni personali, 07/01/2001 e 02/07/2001. (12) L.A. Frassetto, K.M. Todd, R.C. Morris, A Sebastian, Worldwide Incidence of Hip Fracture in Elderly Women Relation to Consumption of Animal and Vegetable Foods. The Journals of Gerontology Series A: Biological Sciences and Medical Sciences 55:M585-M592 (2000). (13) DE Sellmeyer, KL Stone, A Sebastian, SR Cummings, A high ratio of dietary animal to vegetable protein increases the rate of bone loss and the risk of fracture in postmenopausal women, American Journal of Clinical Nutrition, Vol. 73, No. 1, 118-122, January 2001. (14) U.S. Barzel, L.K. Massey, Excess Dietary Protein Can Adversely Affect Bone, The Journal of Nutrition Vol. 128 No. 6 June 1998, pp. 1051-1053. (15) Jacobsen BK, Knutsen SF, Fraser GE.Cancer Does high soy milk intake reduce prostate cancer incidence? The Adventist Health Study (United States), Causes Control, 1998 Dec;9(6):553-7. (16) La Vecchia C, Negri E, D'Avanzo B, Franceschi S, Boyle P., Dairy products and the risk of prostatic cancer., Oncology 1991;48(5):406-10. (17) Bosetti C, Tzonou A, Lagiou P, Negri E, Trichopoulos D, Hsieh CC, Fraction of prostate cancer incidence attributed to diet in Athens, Greece., Eur J Cancer Prev 2000 Apr;9(2):119-23. (18) JM Chan, MJ Stampfer, J Ma, PH Gann, JM Gaziano, EL Giovannucci, Dairy products, calcium, and prostate cancer risk in the Physicians' Health Study, American Journal of Clinical Nutrition, Vol. 74, No. 4, 549-554, October 2001. (19) Michaud DS, Augustsson K, Rimm EB, Stampfer MJ, Willet WC, Giovannucci E., A prospective study on intake of animal products and risk of prostate cancer. Cancer Causes Control 2001 Aug;12(6):557-67. (20) Snowdon DA, Phillips RL, Choi W. Diet, obesity, and risk of fatal prostate cancer. Am J Epidemiol 1984 Aug;120(2):244-50 |
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All the Truth Member
Messaggi: 3,131
Data registrazione: Jul 2009
Età: 38
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12-02-2010, 01:27 AM
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cioè da uno sguardo veloce il latte provocherebbe tra le cose diabete e cancro alla prostata??? mi sa che l'endocrinologia è abbastanza sconosciuta alla persone... se la metti su questo piano anch'io potrei prendere un bel po' di libri e riempire questo forum(anche se non so dove hai preso gli studi sopra) tu non hai idea di quanti fattori esterni condizionano il nostro sistema endocrino e quanti possono essere considerati potenzialmente cancerogeni...proprio di questo ne stavo paralndo oggi con uno del ministero della salute.... e tu mi vieni a dire che il latte fa male??? ma per favore... |
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UncensoredModerator
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Data registrazione: Jun 2008
Località: Faenza
Età: 48
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12-02-2010, 10:09 AM
Gli studi riportati da Alex sono tutti piuttosto autorevoli e la tendenza, nella comunità scientifica è proprio quella di valutare quali sono i fattori di rischio presenti nell'alimentazione che stanno aumentando l'incidenza mondiale o continentale di alcune patologie come diabete, sclerosi, cancro alla prostata e mammella ecc. Al giorno d'oggi non si può più parlare di un alimento, ad esempio del latte, senza alcune premesse fondamentali che giustificano le asserzioni e permettano di fare le debite distinzioni. Qui si parla di latte pertanto: Non si può dire il latte fa bene o fa male o sperare di trovare una risposta dialettica semplicistica. Il latte può fornire ottimi nutrienti e può essere consumato al posto di alimenti dal profilo nutrizionale e salutistico decisamente peggiore. Non tutti i tipi di latte sono uguali! Quando negli anni '50 il latte e la carne vennero acclamati come alimenti straordinari, si era appena usciti dalla guerra e l'economia doveva ancora evolversi, per cui grande parte della popolazione non aveva accesso a grandi quantità di alimenti ricchi nutrizionalmente ed appunto il latte poteva colmare queste carenze ad un prezzo accessibile. Oggi non esiste più il problema della malnutrizione (in Italia) ma ne stanno emergendo di nuovi legati in parte all'abnorme quantità di macronutrienti ingeriti quotidianamente, in parte alla qualità dei prodotti di base (latte, carne, frutta e verdura, cereali). La prima classe di problemi è evdente a tutti: obesità, diabete mellito, ipertensione, aterosclerosi ecc sono associati ad una iperalimentazione (statisticamente poi bisogna distinguere anche qui i casi di persone affette da patologie legate alla propria genetica e non alle abitudini). La seconda classe (le cui cause eziologiche si stanno indagando da pochissimo tempo) è più insidiosa da essere riconosciuta ed accettata. Perchè? Perchè per 50anni abbiamo creduto in certi principi e non è facile buttarli nel rusco di punto in bianco, cosa che daltro canto non è nemmeno bene fare. Questi principi sono assolutamente veri nel senso che il latte ha salvato e migliorato la vita di milioni di persone, però non possiamo nascondere il fatto dimostrato che esista una correlazione tra alcune patologie ed il consumo di questo alimento! Il diabete di tipo 1, asma, schizofrenia ad esempio sono riconducibili ad una reazione autoimmune scatenata dal contatto con un preciso tipo di latte, nello specifico la betacaseina A1, propria di alcune mucche che hanno subito una mutazione genica nel corso dell'evoluzione. Questo è un fatto pressochè incontrovertibile, dimostrato in vitro e appurato sull'uomo (spero che mi si creda sulla parola altrimenti dovrei riportare tutta la bibliografia...). Le mucche portatrici di questa mutazione sono quelle più rappresentate negli allevamenti dove di produce latte. Basta bere latte? NO! Il fatto che esista una correlazione non implica che chi beve latte soffrirà di queste patologie. Anche l'uomo si è evoluto nel tempo e la natura prende le sue contromisure così molti indivudio sopratutto nell'europa del nord hanno sviluppato una miglior capacità di digerire il latte e le sue frazioni nutritive (carboidrati, lipidi e proteine) e la capacità di non innescare quelle reazioni autoimmuni così pericolose. Come facciamo però a sapere se il latte che beviamo immunologicamente appartiene all'A1 o all'A2? Questo è molto difficile da sapere con certezza ma è molto probabile che sia A1 perchè il maggior numero di mucche allevate da noi è di questo tipo. Come facciamo a sapere se a noi può andare bene lo stesso? Questo dipende dalla percezione che abbiamo del nostro corpo, perchè non esistono test per valutare questo dato o come reagiremo. Il piacere di bere il latte può essere alterato in meglio anche dal fatto che durante la digestione della frazione proteica di esso, si formano dei peptidi (non solo singoli aminoacidi) e non sono peptidi inerti ma posseggono vere e proprie attività biologiche! Alcune di queste attività sono: ACE-inibitorie, antitrombotiche, antiipertensive, carrier per il calcio...ma anche oppioido agonistiche. Quest'ultima proprietà è quella per cui in passato il latte caldo col miele era considerato un rimedio per la tosse, infatti i sedativi per la tosse attuale sono sostanze agoniste dei recettori per gli oppioidi. Queste sostanze però possono nel tempo dare anche una sorta di assuefazione e una "quasi dipendenza" per cui, tornando al discorso sul piacere di bere il latte, si può capire che la nostra percezione può non essere libera ma indotta da questo effetto. Chi beve tanto latte è drogato? Può esserlo, se interrompendone l'assunzione manifesta certi sintomi simil-astinenziali è molto probabile che fosse "drogato" di latte (che tra tutte le droghe è quella che io preferisco). Ogni tanto non farebbe male interrompere l'assunzione di un determinato alimento come il latte (che tra l'altro è sempre uguale a se stesso non sussistendo più stagionalità e variabilità alimentare e immunologica delle bestie) tipo 1 mese di stop ogni 6 e vedere come il nostro organismo reagisce. |
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All the Truth Member
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12-02-2010, 10:42 AM
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Il latte di oggi nn e' come quello di 50 anni fa, e' pieno di ormoni, di antibiotici, che ne distruggono completamente la vera natura. |
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UncensoredModerator
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12-02-2010, 12:22 PM
Resta l'alternativa del latte di capra però, no? ciao! |
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All the Truth Member
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Data registrazione: Jun 2006
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12-02-2010, 12:35 PM
Il latte di capra mi sa lo bevi solo te! Però bisogna vedere se qalcosa del latte fa male cosa lo fa e come..è come dire la carne fa venire il cancro.. cos'è della carne rossa che può avere attività cancerogena? allo stesso modo in cui la carne di maiale oggi contiene molto meno grassi saturi di un tempo (hanno fatto pure carne di maiale che conteneva omega 3 in buone quantità se non sbaglio!) non penso sarebbe difficile modificare gli alimenti per eliminare o ridurre la concentrazione di molecole potenzialmente pericolose, se ve ne è l'evidenza |
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All the Truth Member
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12-02-2010, 12:37 PM
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Quindi non mangiamo più nulla se quello è il punto. Per il resto..mah...non metto assolutamente in dubbio le affermazioni di mana ma, non sapendone nulla, mi dovrò fare un idea. |
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All the Truth Member
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Data registrazione: Sep 2008
Località: Mvtina
Età: 40
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12-02-2010, 12:39 PM
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All the Truth Member
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Data registrazione: Oct 2008
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12-02-2010, 12:49 PM
Condivido anche il ragionamento di liborio, raga' chi produce deve per forza affrettare i tempi, ovvio che le mucche sono imbottite ogni giorno di antibiotici per produrre di piu'. Una mucca che da errante, dovrebbe produrre bene fino a 12 anni, oggi in allevamento arriva a 6 anni gia' cotta, sfinita, sfruttata fino all'osso. Ma che si fa allora? non beviamo piu' latte? non mangiamo piu' carne? non respiriamo piu' aria? tutto il mondo e' avvelenato, pero' confido sempre sui prodotti italiani che almeno un minimo di controllo lo hanno. E' tutta questione di mercato, basta notare lo scandalo del latte contaminato in cina, piu' di 13 mila bambini ricoverati con molti decessi. Soldi maledetti |
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Mobile Suit Moderator
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12-02-2010, 01:01 PM
l'ideale sarebbe, sempre che questo ideale esista..., comprare prodotti locali, possibilmente da piccoli produttori, anche se magari costano qualcosina in piu'. Ad esempio, qui a Sassari, ci sono molti produttori di frutta biologica che non usano proprio nulla, se non l'acqua per portare avanti le coltivazioni. In questo caso quindi sei quasi sicuro di mangiare un frutto veramente sano e "naturale", idem per chi alleva polli, galline, ecc. allo stato brado e solo per uso personale (infatti le vendite sono solo delle eccedenze). Il problema di questa "pratica" e' che devi sbatterti un sacco per andare a cercare i vari alimenti da una parte all'altra della citta', e cosi' usi di piu' l'auto, consumi piu' benzina, spendi di piu', inquini di piu'.... |
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(#28)
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All the Truth Member
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Età: 36
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12-02-2010, 01:14 PM
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oh capito great, ma con la carne allora come ti regoli? Io ho ripreso a berlo da non molto, ma compro quello Bio al gs, non sò che dirvi, il sapore sento che è differente rispetto a quello normale e vedo che nonostante la lunga astinenza lo digerisco bene dopo essermi convinto per un lungo periodo di avere problemi col latte... c'è anche qullo della "fatt.scaldasun" che è bio ma ancora non lo provo. Boh, il fatto è come la idcussione del vino che oramai non c'è più nulla di naturale ecc...boh, che dire, io credo che come alimento in generale sia ottimo, infattoi è il primo che assumiamo però poi ci sono tutte le complicazioni legate alla provenienza la qualità e bla bla...solita storia. oltre al fatto, come dite sopra, che i costi salgono notevolmente ecc ma poi pensavo, noi acquistiamo le whey...ma scusate il discorso degli ormoni delle porcherie ecc non c'è anche lì? Le mucche sono le stesse.... e le pro in gran parte sono prodotte negli USA... |
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(#29)
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All the Truth Member
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12-02-2010, 01:47 PM
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(#30)
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All the Truth Member
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12-02-2010, 01:52 PM
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