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Nutrizione Dalla fisiologia alle linee guida, fino alla dieta del momento. Tutto sulla nutrizione.
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Dieta di collegamento nella metabolica -
07-04-2012, 10:43 AM
Dieta di collegamento nella metabolicaSalve, un buongiorno a tutti, sono fresco di iscrizione al forum, volevo chiedervi una cosa. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx In questo link si parla di dieta di "collegamento", nella metabolica, ovvero di 12 nelle quali la dieta risulta essere bassa in calorie, bassa in carboidrati e grassi, poichè dopo la ricarica vi è molta insulina in corpo, la quale tenderebbe se si assumessero molti grassi, a farli stoccare, piuttosto che a farli utilizzare. Onestamente è la prima volta che sento di questa "fase di collegamento", avevo da solo capito che dopo la ricarica qualcosa non andasse e diminuivo le calorie, ma non ho ben capito bene come si esegue questa fase di collegamento, giacchè, questo è l'unico sito dove se ne parla. Qualcuno mi può, gentilmente dare delucidazioni in merito? AUguri di Buona Pasqua e Pasquetta a tutti!!! |
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All the Truth Member
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08-04-2012, 01:42 AM
Mi sembra che lo spieghi l'articolo stesso: per evitare di stoccare in adipe i grassi del primo giorno post-ricarica, occorre evitare di mangiarli... In pratica, sono consigliati solo cibi proteici ma a ridotto contenuto di lipidi, più verdure fibrose, ma sconsigliati gli altri cibi grassi che sono invece ammessi quando iniziano a calare le scorte di carbo. Non l'avevo mai sentita nominare neanche io questa fase di collegamento, ma mi sembra molto sensata. |
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08-04-2012, 11:54 AM
Uhm sostanzialmente lui dice di tenere le calorie basse durante questa fase, ma la logica se tanto mi dà tanto è di usare anche carboidrati a basso ig o comunue limitati nel carico glicemico. A questo punto mi chiedo se sia opportuno assumere una certa quota di fruttosio nella quota complessiva di carboidrati, questo captato dal fegato, dovrebbe dare il tempo allo stesso di produrre chetoacidi e quindi quando arriverà la mannaia del catabolismo, ritardata dal glicogeno epatico si dovrebbe essere già in grado di fare la chetosi o meglio di avere chetoacidi in corpo mentre arriva la mannaia del catabolismo. Specialmente se si è etomorfi e quindi ad alto uso adrenalinico, la cosa dovrebbe aiutare parecchio. Comunque anche a me sembra molto sensata, in pratica evita iperinsulinemia e resistenza insulinica negli switch, sensibilizzando il corpo alla stessa, il che vuol dire che alla lunga il corpo dovrebbe velocemente acquisire la velocità di andare in chetosi, anche se si assumuno più carbo di quanto descritto nelle diete, l'importante è che resti a digiuno a lungo. Leggevo: Quote:
Tratto da: Biochimica deglia limenti e della nutrizione, Ivo Cozzani. Ma non è che la chetosi con opportuni accorgimenti, la si può ottenere anche con un digiuno prolungato di ore, parlo sempre a livello interprandiale, purchè non si sia abituali consumatori di carbo ad alto ig e ad alta densità energetica? Non è possibile che nell'arco della giornata, il corpo usi il glucosio in modo sempre più marginale, fino ad arrivare, se allenato, ovvero con il giusto stato ormonale, a rilasciare su cadenza giornaliera corpi chetonici? A quetso punto, mi chiedo e vi chiedo in ultimo, se il fruttosio che procura un rilascio insulinico irrisorio ed è captato tutto dal fegato, se non sia un zucchero da usare preferenzialmente durante gli stati di chetosi, in modo da risparmiare altre proteine da convertire per produrre glucosio. Colmerebbe quella falla, metabolico energetica, che c'è tra l'esaurimento delle riserve di glucosio, l'abbassamento dei livelli di insulina, e la creazione da parte del fegato di corpi chetonici. Alla fine anche se il fegato riceve del fruttosio e crea un po' di glicogeno, non credo cessi la chetogenesi, dato che la quota ricevuta è bassa, ma è sufficiente per evitare che nel frattempo il cortisolo, gli imponga la neoglucogenesi e gli faccia riversare nel torrente ematico altro glucosiod erivante dalle riserve. Pare infatti che il fegato è molto sensibile al cortisolo, più degli altri tessuti e che in dosi fisiologiche gli ordini solo di rilasciare glucosio, nei momenti di stress. La parola agli esperti. PS: Buona Pasqua a tutti!!! |
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08-04-2012, 12:59 PM
ma se il fegato è il glucostato per eccellenza e possiede delle scorte di glicogeno (grazie all'assunzione di fruttosio) la chetogenesi sarà inibita. per assurdo potrebbe (e dico potrebbe) essere mantenuta (o ripristinata rapidamente) la chetosi assumendo delle quote di polimeri di glucosio che possano essere interamente captati da muscoli depletati dal momento che i muscoli mancano della glucosio 6 fosfatasi, muscoli pieni di glucosio e chetosi possono coesistere (anche perchè la chetosi nasce anche per preservare le scorte di glicogeno muscolare) |
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08-04-2012, 01:37 PM
Aspè mettiamoci d'accordo, la chetosi si instaura dopo catabolismo proteico per evitare la perdita ulteriore di proteine muscolari o per evitare di catabolizzare glucosio? E poi i muscoli non fanno la beta-ossidazione tranquillamente? Inoltre dove sta scritto che il fegato deve essere del tutto svuotato per creare corpi chetonici? Se fosse così i diabetici di tipo 1 non avrebbero mai chetoacidosi, visto che hanno la glciemia elevata e il fegato pieno, eppure siccome alle cellule non arriva nutrimento, comunque lui produce corpi chetonici fino ad abbassare il ph del sangue. Aiutami a capire, che nel tuo ragionamento vedo qualche "falla". |
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08-04-2012, 01:57 PM
io vedo qualche falla nelle tue nozioni di biochimica vado a pranzare, rispondo + tardi |
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08-04-2012, 03:00 PM
Perfetto! Allora coreggiamole ste falle che ho in biochimica. Una biochimica studiata su tutti soggettiforti mangiatori di carboidrati. Comunque sentiamo quali sono queste falle nella mia biochimica, adoro migliorarmi, pertanto ti prego di correggermi. Buon appetito!!! |
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08-04-2012, 05:06 PM
suvvia, era solo per amor di battuta Premesso che il corpo umano non "ragiona", quindi le reazioni biochimiche e ormonali non sono finalizzate a qualcosa. Il corpo funziona come funziona perchè queste soluzioni hanno determinato un vantaggio evolutivo, non c'è una ratio dietro. Non si può dire che il corpo utilizzi la chetosi perchè VUOLE risparmiare massa magra.. confondendo la causa con l'effetto. Mi rendo conto che possa apparire una finezza inutile ma non lo è Ti rispondo con calma, dilungandomi, ma non è mia intenzione essere esaustivo riguardo la chetogenesi, anzi, se vuoi approfondire ti consiglio di fare una ricerca su google o meglio, leggere su un libro di biochimica. Quote:
la chetosi non si instaura DOPO il catabolismo proteico e non cerca di bloccare la perdita di proteine. il catabolismo proteico è un processo continuo, contrapposto all'anabolismo. Gli effetti visibili di incremento\decremento della massa muscolare dipendono dall'equilibrio di questa bilancia. la chetosi si instaura quando esiste uno squilibrio tra AcetilCoA e Ossalacetato, il primo proveniente dal metabolismo degli acidi grassi, il secondo dal glucosio. in condizioni di ipoglicemia viene rilasciato glucagone (ormone contro-insulare, cioè che svolge azioni opposte all'insulina) il glucagone che attiva le lipasi, favorendo la liberazione di acidi grassi liberi lo stesso glucagone attiva a livello epatico la gluconeogenesi, sottraendo l'ossalacetato al ciclo di krebs si crea quindi uno squilibrio tra le concentrazioni di questi 2 reagenti con eccesso di AcetilCoA (o se vogliamo tra azione insulinica e azione degli ormoni contro-insulari) le molecole di A.CoA si condensano in corpi chetonici e vengono immesse in circolo, per essere utilizzati dagli organi che ne sono in grado (gli organi strettamente glucosio-dipendenti continueranno ad utilizzare glucosio) L'utilizzo di corpi chetonici da parte del cervello e dei muscoli consente di mantenere costante la glicemia, complice l'insulino resistenza che si determina (dimostrabile nell'obeso con una riduzione dei trasportatori Glut-4) e ridurre la necessità di ricorrere alla gluconeogenesi partendo dai substrati proteici quindi se si dovesse trovare una finalità alla chetosi sarebbe quella di risparmio glucidico, il cui effetto è un minore catabolismo proteico. Quote:
questo è uno dei fattori che determina la chetoacidosi diabetica (visto che la citi). i muscoli utilizzano la betaossidazione producendo un eccesso di acetilCoA che non può entrare nel ciclo di krebs perchè manca il glucosio (intracellulare), cioè il glucosio c'è, ma sta fuori perchè manca l'insulina. Quote:
ma se non ci fosse una carenza locale di ossalacetato non si potrebbe attivare la chetogenesi (perchè gli ac.CoA sarebbero utilizzati normalmente nel ciclo di krebs) Quote:
nel diabete tipo 1 non mi risulta ci siano fegati pieni di glicogeno c'è un eccesso di glicogenolisi e neoglucogenesi indotta dagli ormoni contro-insulari la chetosi nel diabete tipo 1 si determina proprio perchè i muscoli e gli adipociti, insulino-dipendenti non riescono ad utilizzare il glucosio ematico quindi viene attivata un'intensa lipolisi con eccesso di acetil CoA non puoi paragonarti ad un diabetico tipo 1 perchè tu avrai SEMPRE una secrezione basale di insulina, indipendentemente dall'apporto di cibo è per questo che nessun soggetto sano può andare incontro a chetoacidosi. |
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08-04-2012, 05:57 PM
Il corpo ragiona eccome, con dei complicatissi e sofisticati sistemi di regolazione che ci hanno permesso di sopravvivere in situazioni assurde per noi uomini moderni. Il catabolismo è un processo continuo, ma fatto sta chi impara a usare il proprio corpo in deplezione di glicogeno, riesce anche a ridurre il catabolismo proteico. Qua un testo te lo cerchi te, perchè non mi dilungo più di tanto. Ora mi chiedo senza chetosi, questa energia da dove arrivi. Il glucagone attiva la produzione di corpi chetonici da parte del fegato, quindi in teoria anche se il fegato non è vuoto, questi potrebbe cominciare la sintesi. In taoria se il fegato riesce a soddisfare le richieste del glucagone, ovvero l'innalzamento della glicemia, il fegato non si attiva per la creazione dei corpi chetonici, mentre se ciò non avviene il glucagone porta il fegato a crearli. Altrimenti non si cpirebbe perchè anche in forte deplezione, il fegato crea sti cosi che per giunta non usa nemmeno, dato che può fare la beta-ossidazione tranquillamente ricavando tutto l'ATP che gli serve. I grassi bruciano alal fiamma dei carboidrati nel ciclo di Krebbes, ma la beta-ossidazione i muscoli la possono fare comunque, non si avrà lo stesso rendimento del ciclo degli acidi tricarbossilici, dato che non vi è completa ossidazione dei lipidi, ma comunque la beta-ossidazione da sola è in grado di produrre ATP: LA condizione di ipoglicemia non usa per forza il glucagone per rilazare la glicemia, dipende da quanto veloce è la caduta glicemia, altrimenti interviene l'adrenalina e nel lungo periodo il sistema opta per supporre che l'ipoglicemia sia uno stress e inizia a usare massivamente il cortisolo, il quale spreme letteralmente il fegato facendogli buttare fuori tutto il glucosio disponibile. Ecco perchè il fruttosio avrebbe un effetto diverso rispetto al glucosio, che può provocare ipoglicemia reattiva che deve essere compensata a livello surrenale. Le molecole di acetil-CoA si condensano? occorre un enzima che è prevalmentemente prodotto dal fegato per effettuare sta cosa, fegato che è agli ordini dei vari assi ormonali, il corpo ha una sua intelligenza non fa le cose a casaccio. Purtroppo nella storia umana e di altri animali non è contemplato l'uso di carboidrati che facciano crollare la glicemia, mentre è ampiamente contemplato l'uso del fruttosio che viene mal visto dalle società moderna. Concordo con il fatto che la ketosi impedisce di usare le proteine per creare glucosio dalle stesse. Ma mi chiedo sempre cosa accadrebbe se in un pasto tipo metabolica si aggiungesse un po' di fruttosio e poi si stesse per 6 ore a digiuno, probabilmente la chetosi si interromperebbe per qualche ora, per poi riprendere tanto quel poco di fruttosio usato, quanto durerebbe nel distribuire glucosio? Possibile che questo espediente impedisce il catabolismo mentre il fegato reimmette corpi chetonici, risparmiando ulteriolmente proteine? Poi mi parli do obeso, di uno che è secondo i miei canoni, malato. La chetoacidosi diabetica è determinata dalla mancanza di insulina. Comunque indipendentemente da ogni considerazione. mettiamo che io sono in chetosi, mangio un pasto in cui le calorie so misurate (dato che l'insulina è secreta anche senza carboidrati ma se l'entità delle calorie è alta), mangio nel pasto 30 grammidi carbodirati, mettiamo di fruttosio, anche se gli alimenti non hanno mai solo fruttosio, mi stai dicendo che io interrompo la chetosi e devo aspettare di nuovo giorni per rientrarci? E che sarà catabolica durante questo fenomeno? Soo perchè il fegato ha acquisito circa 30 grammi di glicogeno che so circa 120 Kcal? Cioè io in 24 faccio fuori 1600-2000 kcal di gucosio dal fegato e 120 kcal interromperebbero un meccanismo che magari sto facendo da qualche giorno? Questa è la mia domanda, qua vorrei se possibile una risposta secca. Perchè io sono fermamente convinto, che, una volta che il corpo si abitua alla chetosi, piccole quantità di carboidrati nei pasti, purchè a basso indice glicemico, la fermano solo per qualche ora, per poi riprendere di nuovo. Cavolo accade a chi ricarica per due giorni, non puo' accadere a chi assume un po' di carboidrati? IO personalmente ho supposto, che si può usare un ciclo glucosio-corpi chetonici dopo ogni pasto, senza che vi sia interruzione dello stato di digiuno e questo incentivi l'emissione di GH, purchè il digiuno interpranziale sia di minimo 6 ore. D'altronde i grandi carnivori in natura non mangiano per giorni per poi riempirsi di grassi e proteine, mentre gli erbivori stanno sempre a mangiare compresso i frugivori. Non mi puoi riportare le risposte glicemiche di gente abituata ai carboidrati, o degli obesi o dei diabetici. Di Pasquale dice che per avere la chetosi e bruciare grassi, l'insulina deve rimanere bassa, e vi deve essere scarsezza di carboidrati, il fruttosio soddisfa entrambi questi requisiti, e aiuta a non tenere una chetosi cronica, ma a interromperla per qualche ora dopo i pasti, per poi ristabilirla. O forse ho inteso io male? |
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Power Doctor -[]-----[]-
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08-04-2012, 06:25 PM
ma non esiste proprio. il corpo reagisce agli stimoli secondo modelli pre-stabiliti. non c'è ragionamento dietro, quello forse negli episodi di esplorando il corpo umano. Quote:
Quote:
è chiaro che mi sono limitato a dire che condensano per non trascrivere la reazione chimica con reagenti, intermedi e enzimi anche perchè sarebbe stato un banale copia-incolla che non aggiunge nulla alla discussione. Quote:
Fruttosio e Chetur-test alla mano (per quanto vale la semplice rilevazione della chetonuria) fai delle prove e dicci tu se il tuo ragionamento ha un riscontro nella pratica. |
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08-04-2012, 07:24 PM
Il ketur test dice solo che ci sono corpi chetonici nelle urine, non che non c'è chetosi. L'aver messo 18 kg avendo iniziato a nutritmi con 1500 kcal al giorno, perchè di più non riuscivo a mangiare, per poi aumentare progressivamente con il peso, vale o no come prova? Ectomorfo partito nel 2009 con 65 kg età 31 anni all'epoca, adesso ne pesa 83, con un 8% di massa grassa vale come prova più del ketotest o meno? Siccome mi ero reso conto che pe acquistare sensibilità all'insulina dopo le ricaricheci mettevo tempo, dato che non ingrassavo ma l'appetito scompariva del tutto, il lunedì dopo la domenica quando caricavo, digiunavo, poi ho capito che dovevo mangiare di meno, adesso esce fuori sta storia della "dieta di collegamento" e volevo sapere, siccome non ho mai eliminato i carbo, ma diminuiti usando una buona quota di fruttosio, se questo può far la differenza in un rapido ritorno nella chetosi. Alla fine aumento a livello muscolare anche se cammino, come un tipico mesomorfo, eppure io dovrei essdere hard gainer, cosa che ha tormentato tutta la mia giovinezza, ma che si è risolta miracolosamente dopo i 30 anni. Comunque riporto questa ricerca, riportata da uno su un altro post di body building: xxxxxxxxxxxxxxx "Uno studio che ho visionato ha valutato dei soggetti misti, alcuni dei quali si allenavano con i pesi, altri aerobica ed altri niente. Hanno fatto una ketogenica iperproteica leggerissimamente ipocalorica (non voluta, spontaneamente hanno ridotto le calorie di circa 150 al di, loro mangiavano a sazieta’) per 6 settimane senza interruzione. Il risultato e’ stato, secondo me, soprendente: meno oltre 3 kg di grasso e + oltre 1 kg di massa magra." Questa la tua biochimica come lo giustifica? E il mio caso? |
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08-04-2012, 07:44 PM
complimenti per i risultati! 18kg in 3 anni con quella % di grasso è notevole! il tuo quesito è interessante e leggerò il link postato però riconoscerai che questa "fissa" per il fruttosio per chi segue una chetogenica è quantomeno bizzarro no? non ho mai letto di atleti che seguissero una chetogenica con alti (o medio\bassi) apporti di fruttosio se non collaterali, cioè utilizzato per rendere la dieta + flessibile nella scelta degli alimenti (soprattutto vegetali). è un problema che non mi sono mai posto, semmai mi sono chiesto quanto l'ingestione di amminoacidi neoglucogenici potessero "danneggiare" il regime lowcarb. |
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All the Truth Member
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08-04-2012, 09:15 PM
Gulp ! Salvio2, vorresti dire che sei cresciuto 18 kg. di muscoli in 3 anni, restando in chetogenica perenne a 1500-1600 kcal al giorno più frutta, e per di più con una struttura da ectomorfo?! Sinceramente penso che sia difficile trovare una biochimica che spieghi questi risultati, e la questione della chetosi mi sembra diventare marginale, nel senso che mi sembra che i tuoi risultati sono eccezionali a prescindere ed è difficile ricavarne un modello universalmente valido. Se tanto mi dà tanto, io per mettere muscoli dovrei tenere una iperproteica chetogenica sulle 1300 kcal, integrando con frutta... Mi sembra improbabile se devo dire la verità, ma prima di dire che è impossibile bisognerebbe effettivamente provare. Comunque mega complimenti per i risultati. Ma come allenamento come ti alleni? |
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(#14)
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All the Truth Member
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Data registrazione: Sep 2008
Località: Mvtina
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08-04-2012, 09:40 PM
Ma noo, sarà partito a quelle kcal poi le avrà man a mano rimpinguate. |
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(#15)
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Banned
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Data registrazione: Apr 2012
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09-04-2012, 11:36 AM
Quote:
Altro punto che mi sono sempre chiesto, Di Pasquale parla di tenere bassa l'insulina, ma senza glucosio il corpo deve ricorrere alla chetosi per risparmiare glucosio al fine di non dover usare proteine per quetso scopo, giusto sOmOja, ora tra la diminuizione del glucosio e l'uso dei chetoni c'è un vuoto, siccome il fruttosio non alza la glicemia, viene captato dal fegato rapidamente, ho supposto che fosse utilizzabile in piccole quantità a ogni pasto. In pratica fare una TKD, assumendo il fruttosio lontano dall'allenamento, facendo decidere all'omeostatsi corporea quando rilasciarlo, piuttosto che avere dei picchi pre e post work-out. Inoltre lessi che per i ciclisti la miscela destrine-fruttosio è la migliore, perchè le destrine caricano i muscoli e il fruttosio il fegato, agevolando anche il recupero successivo, ergo minimizza il catabolismo post allenamento, quindi ancora una volta il fruttosio ha un effetto ritardato che aiuta nei momenti di aumentato bisogno di glucosio. Somoja io non parli di quote di fruttosio esorbitanti, ma di una 50 di grammi o anche meno frazionati nel corso della giornata. Quote:
Attualmente sono sulle 1800-2000 kcal, circa dipende da un sacco di fattori, ad esempio se mangio troppo per troppo tempo i capelli mi si ungono, non ho mai fame, in estate poi sudo come un porco se mangio troppo. Onestamente sta cosa mi ha insegnato ad ascoltare il mio corpo non a impostare un mero piano numerico. Per il resto assumo proteine in ratio 0,8-1,2 grammi/kg peso, ma cerco di tenermi sull'1. Alla fine Di Pasquale ha ragione, è inutile cercare di far muscoli a colpi di insulina, ma è saggio impedirne il catabolismo, visto che comunque il digiuno è la condizione predominte di ogni specie animale, infatti non a caso il GH serve proprio per creare anabolismo nel catabolismo, infatti se risparmi proteine, è come se le avessi guadagnato a digiuno. Per sopravvivere alla fame gli animali ne hanno escogitate di tutte i colori nel corso della loro evoluzione, mo se ci atteniamo a questo discorso bene, altrimenti malaccio. Questo più o meno, quanto. |
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