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Predefinito Il latte questo sconosciuto?? - 18-09-2012, 11:36 AM

Il latte questo sconosciuto??


Da un pò di tempo un collega di lavoro è diventato vegetariano (come me, del resto), solo che lui non mangia neppure il latte e i suoi derivati. Motivo: il latte farebbe male in quanto il calcio contenuto in esso non viene assimilato e, anzi, ne viene utilizzato dell'altro (attingendolo quindi dal posseduto) per digerire il latte stesso.

Ora vagando un pò in rete ho trovato il solito sito: Latte e derivati al che mi sono fermato dal continuare a leggere in quanto non so quanto siano veritiere tali informazioni.

C'è qualcuno che ha notizie certe, cioè reali referenze scientifiche di tutto ciò?

Grazie


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anch'io sapevo di questa cosa...ma in rete non ho poi mai trovato studi che ne affermassero le basi...cerco e se trovo posto
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Il calcio è il catione più rappresentato nel nostro organismo, un soggetto di 70 kg ne contiene circa 1200 g, di cui il 99% . Il 99% del calcio è presente nelle ossa e nei denti sottoforma di fosfato, carbonato e fluoruro, il restante 1% si trova nelle cellule, nei liquidoi organici e nel plasma. Quest'ultimo è in continuo scambio con il tessuto osseo: ogni giorno vengono scambiati ben 700 mg di calcio nel rimodellamento osseo fisiologico.
Funzione del calcio
La principale funzione del calcio è quella di formazione dei tessuti ossei (calcio osseo). Il calcio non osseo svolge importanti funzioni di secondo messaggero universale. È in grado infatti di convogliare messaggi nervosi e ormonali che arrivano sulla superficie cellulare verso l'interno della cellula: determina la contrazione della muscolatura liscia e striata, interviene nella liberazione dell'insulina e degli ormoni steroidei, favorisce la coagulazione del sangue, interviene nel rilascio dei neurotrasmettitori.
Eccesso e carenza di calcio
Il metabolismo del calcio è regolato da due ormoni: il paratormone e la calcitonina, e dalla vitamina D che ne favorisce l'assorbimento. Le ossa fungono da riserva di calcio: quando non viene assunto in quantità adeguate con l'alimentazione viene liberato paratormone che ne favorisce l'assorbimento, inibisce la secrezione e stimola la demolizione ossea da parte degli osteoclasti.
L'eccesso di calcio è molto raro e causato principalmente da un eccesso di vitamina D: in questi casi si verificano calcificazioni renali ed extrarenali, ridotto assorbimento di ferro e zinco.
La carenza di calcio è un fenomeno molto diffuso nella popolazionene (si stima che ben il 75% della popolazione non assume abbastanza calcio). Negli anziani, soprattutto di sesso femminile, provaca l'osteoporosi, una decalficazione ossea che facilita l'insorgenza di fratture. La quantità consigliata di calcio nel soggetto adulto è pari a 1 g al giorno, 1,5 g al giorno diminuiscono fortemente il rischio di osteoporosi.
Il calcio negli alimenti
Il calcio è contenuto soprattutto nel latte (120 mg per 100 g) e nei formaggi (da 400 mg in quelli freschi a 1000 g in quelli stagionati, sempre per 100 g). I latticini contribuiscono per il 65% alla sua assunzione: per questo motivo le diete prive di latticini sono particolarmente a rischio. Il calcio viene introdotto anche attraverso l'acqua. Chi non assume latticini o non lo fa con sufficiente costanza dovrebbe valutare seriamente una integrazione di questo minerale, soprattutto se di sesso femminile e se pratica sport a livello medio o intenso, poiché i traumi fisiologici dell'attività sportiva aumentano il fabbisogno del calcio necessario per la rimineralizzazione del tessuto osseo.



Donne in Gravidanza ed Allattamento

Le richieste di nutrienti e di energia delle donne vegetariane in gravidanza e in allattamento non sono differenti da quelle delle donne non-vegetariane, a eccezione delle raccomandazioni più elevate di ferro per le vegetariane. Le diete vegetariane possono essere pianificate in modo da soddisfare le richieste nutrizionali delle donne in gravidanza e allattamento. E' stata utilizzata un'analisi basata sull'evidenza degli studi disponibili per valutare lo stato dell'arte della ricerca sulla gravidanza vegetariana (57). Sono state identificate 7 domande per l'analisi basata sull'evidenza:

come differiscono le assunzioni di macronutrienti ed energia nelle donne vegetariane da quelle delle donne onnivore in gravidanza?
sono differenti gli effetti sullo sviluppo e sulla salute del feto e del neonato di madri che mantengano una dieta vegetariana durante la gravidanza da quelli di madri a dieta onnivora?
come differiscono le assunzioni di macronutrienti ed energia nelle donne vegane da quelle delle donne onnivore in gravidanza?
sono differenti gli effetti sullo sviluppo e sulla salute del feto e del neonato di madri che mantengano una dieta vegana durante la gravidanza da quelli di madri a dieta onnivora?
qual è il modello di assunzione di micronutrienti tra le donne vegetariane in gravidanza?
qual è la biodisponibilità dei micronutrienti nelle donne vegetariane in gravidanza?
quali sono gli effetti sullo sviluppo e sulla salute del feto e del neonato associati con l'assunzione di micronutrienti della dieta vegetariana materna?
I risultati completi di questa analisi basata sull'evidenza possono essere trovati sull'EAL Web site (Evidence Library) e sono di seguito sintetizzati.

1) Assunzione di macronutrienti ed energia. Sono stati identificati quattro studi scientifici di importanza primaria che hanno esaminato l'assunzione materna di macronutrienti durante la gravidanza latto-ovo o latto-vegetariana ([58], [59], [60] e [61]). Nessuno ha analizzato le donne vegane in gravidanza.

1a) EAL Conclusion Statement: un limitato numero di ricerche condotte su popolazioni non-USA, indica che l'assunzione di macronutrienti delle donne vegetariane in gravidanza è simile a quella delle donne non-vegetariane, con le seguenti eccezioni (espresse in percentuale di calorie totali):

le donne vegetariane in gravidanza ricevono livelli statisticamente inferiori di proteine rispetto alle gravide non-vegetariane; e
le donne vegetariane in gravidanza ricevono livelli statisticamente più elevati di carboidrati rispetto alle gravide non-vegetariane.
E' importante notare comunque che nessuno degli studi ha riportato una differenza clinicamente significativa nella assunzione di macronutrienti. In altre parole, nessuno degli studi ha riportato una carenza di proteine nelle donne vegetariane in gravidanza. Grado III=Limitato.
1b) EAL Conclusion Statement: non è stato individuato nessuno studio che abbia valutato l'assunzione di macronutrienti nelle donne vegane in gravidanza. Grado V=Non valutabile.

2) Effetti sullo sviluppo e sulla salute del feto e del neonato. Sono stati identificati 4 studi di coorte che hanno esaminato la relazione tra l'assunzione materna di macronutrenti durante la gravidanza e gli effetti sullo sviluppo del feto e del neonato, come il peso e l'altezza del neonato ([59], [60], [61] e [62]). Nessuno ha analizzato le donne vegane in gravidanza.

2a) EAL Conclusion Statement: un limitato numero di studi su popolazioni non-USA indica che non ci sono differenze significative nella salute dei bimbi nati da madri vegetariane non-vegane rispetto a quelli di madri non-vegetariane. Grado III=Limitato.

2b) EAL Conclusion Statement: non è stato individuato nessuno studio che abbia identificato gli effetti sullo sviluppo e sulla salute del feto e del neonato di donne vegane rispetto a quelli di madri onnivore. Grado V=Non valutabile.

3) Assunzione di micronutrienti. Sulla base di dieci studi ([58], [59], [60], [63], [64], [65], [66], [67], [68] e [69]), due dei quali sono stati condotti negli USA ([64] e [65]), solo per i seguenti micronutrienti sono state riscontrate assunzioni inferiori nei vegetariani rispetto ai non-vegetariani:

vitamina B-12;
calcio; e
zinco.
I vegetariani non rispettano gli standard dietetici (in almeno un Paese) per:

vitamina B-12 (in Gran Bretagna);
ferro (negli Usa, sia per i vegetariani che per gli onnivori);
folati (in Germania, sebbene con minori tassi di carenza rispetto agli onnivori);
zinco (in Gran Bretagna).
EAL Conclusion Statement: Grado III=Limitato.

4) Biodisponibilà di micronutrienti. Sono stati identificati sei studi (cinque non-USA, uno con dati combinati USA e non-USA; tutti tranne uno di buona qualità) che hanno esaminato la biodisponibilità dei diversi micronutrienti nelle donne vegetariane rispetto alle donne non-vegetariane ([58], [63], [64], [66], [67] e [69]). Di tutti i micronutrienti esaminati dagli studiosi, solo i livelli ematici di vitamina B12 sono risultati significativamente inferiori nelle vegetariane non-vegane rispetto alle non-vegetariane. In più, un singolo studio ha riportato che ridotti livelli di B12 sono con maggiore probabilità associati con elevati livelli ematici di omocisteina totale nei latto-ovo-vegetariani rispetto ai consumatori moderati di carne o agli onnivori. Dal momento che i livelli di zinco non sono risultati significativamente diversi tra i vegetariani non-vegani e i non-vegetariani, i vegetariani con elevate assunzioni di calcio potrebbero essere a rischio di carenza di zinco (a causa dell'interazione tra fitati, calcio e zinco). Sulla base di una limitata evidenza, i livelli plasmatici di acido folico possono realmente essere più elevati in alcuni gruppi di vegetariani rispetto ai non-vegetariani. EAL Conclusion Statement: Grado III=Limitato.

5) Micronutrienti della dieta ed effetti sullo sviluppo e sulla salute del feto e del neonato. Una limitata evidenza che deriva da sette studi (tutti condotti al di fuori degli USA) ha indicato che il contenuto in micronutrienti di una dieta materna vegetariana bilanciata non comporta effetti negativi per la salute del bambino alla nascita ([58], [59], [60], [61], [62], [63] e [69]). Ci può essere, comunque, il rischio di una diagnosi falsamente positiva di sindrome di Down nel feto quando i livelli ematici materni di beta-gonadotropina corionica umana libera (beta-HCG) e di alfa-fetoproteina siano usati come marcatori in madri vegetariane. EAL Conclusion Statement: Grado III=Limitato.

Considerazioni nutrizionali: i risultati di questa analisi basata sull'evidenza suggeriscono che le diete vegetariane possano essere adeguate dal punto di vista nutrizionale in gravidanza e che possano condurre a risultati positivi sullo sviluppo e sulla salute del feto e del neonato (57). I nutrienti critici in gravidanza includono la vitamina B12, la vitamina D, il ferro e l'acido folico, mentre i nutrienti critici durante l'allattamento includono la vitamina B12, la vitamina D, il calcio e lo zinco. Le diete delle donne vegetariane in gravidanza e in allattamento dovrebbero contenere una fonte quotidiana e affidabile di vitamina B12.


La perdita di calcio è un processo normale, che avviene attraverso la
circolazione sanguigna, l'urina, il sudore e le feci; questo calcio
deve poi esser rimpiazzato con nuovo calcio preso dal cibo o dalle
ossa. Uno dei più importanti fattori nelle perdita di calcio sono le
diete ad alto contenuto proteico, che fanno sì che una maggior
quantità di calcio venga persa attraverso le urine.
L'alta incidenza di osteoporosi nei paesi in cui il consumo di
latticini è alto è un'ulteriore indicazione della sua inefficacia nel
contrastare il problema della ossa fragili. Il recente report
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e della FAO sulle evidenze
raccolte sul problema osteoporosi, indica che per la maggior parte
delle persone sembra non esserci alcuna correlazione tra un aumento
dell'introito di calcio e una diminuzione del rischio di fratture
ossee. Le raccomandazioni OMS/FAO per l'osteoporosi indicano di
mangiare più frutta e verdura piuttosto che affidarsi ai latticini per
assicurarsi una buona salute delle ossa.
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Predefinito 18-09-2012, 12:41 PM


@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ @@@ 1 High glycemic load, milk and ice cream consumption are related to acne vulgaris in Malaysian young adults: a case control study. Ismail NH, Abdul Manaf Z, Azizan NZ. BMC Dermatol. 2012 Aug 16;12(1):13. [Epub ahead of print] PMID: 22898209 [PubMed - as supplied by publisher] Free Article Related citations @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ @@@ 2 FDA's Health Claim Review: Whey-protein Partially Hydrolyzed Infant Formula and Atopic Dermatitis. Chung CS, Yamini S, Trumbo PR. Pediatrics. 2012 Aug;130(2):e408-14. Epub 2012 Jul 9. PMID: 22778306 [PubMed - in process] Related citations @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ @@@ 3. Diagnosed child, treated child: food challenge as the first step toward tolerance induction in cow's milk protein allergy. Longo G, Berti I, Barbi E, Calligaris L, Matarazzo L, Radillo O, Ronfani L, Ventura A. Eur Ann Allergy Clin Immunol. 2012 Apr;44(2):54-60. PMID: 22768724 [PubMed - indexed for MEDLINE] Related citations @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ @@@ 4. Allergic reactions to foods in preschool-aged children in a prospective observational food allergy study. Fleischer DM, Perry TT, Atkins D, Wood RA, Burks AW, Jones SM, Henning AK, Stablein D, Sampson HA, Sicherer SH. Pediatrics. 2012 Jul;130(1):e25-32. Epub 2012 Jun 25. PMID: 22732173 [PubMed - in process] Consumption of vitamin D-and calcium-fortified soft white cheese lowers the biochemical marker of bone resorption TRAP 5b in postmenopausal women at moderate risk of osteoporosis fracture. Bonjour JP, Benoit V, Rousseau B, Souberbielle JC. J Nutr. 2012 Apr;142(4):698-703. Epub 2012 Feb 22. PMID: 22357739 [PubMed - indexed for @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ @@@ 5. Acne and dairy products. Zubair N, Zubair MN. J Pak Med Assoc. 2011 Sep;61(9):948. No abstract available. PMID: 22360052 [PubMed - indexed for MEDLINE] Related citations @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ @@@ 6. Evidence for acne-promoting effects of milk and other insulinotropic dairy products. Melnik BC. Nestle Nutr Workshop Ser Pediatr Program. 2011;67:131-45. Epub 2011 Feb 16. Review. PMID: 21335995 [PubMed - indexed for MEDLINE] Related citations @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ @@@ 7. Bone mineral density in postmenopausal Chinese women treated with calcium fortification in soymilk and cow's milk. Gui JC, Brašić JR, Liu XD, Gong GY, Zhang GM, Liu CJ, Gao GQ. Osteoporos Int. 2012 May;23(5):1563-70. Epub 2012 Jan 27. PMID: 22282300 [PubMed - indexed for MEDLINE] Related citations @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ @@@ 8. Milk and acid-base balance: proposed hypothesis versus scientific evidence. Fenton TR, Lyon AW. J Am Coll Nutr. 2011 Oct;30(5 Suppl 1):471S-5S. Review. PMID: 22081694 [PubMed - indexed for MEDLINE] Related citations ]
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quindi possiamo affermare con certezza che una dieta vegetariana è comunque e sempre più alcalina di una normale dieta ...se poi parliamo di iperproteica il ph risulta essere molto più acido...
il latte comunque è un alimento acido e ricco di saturi(l'intero)...

tempo fa mangiavo vegetariano,per poi passare a vegano,ma non ho mai avuto carenze di calcio...oltre al fatto che la lattasi nella persona adulta è irrilevante,quindi si andrebbe per forza di cose a prediligere alimenti come yogurt o latte a basso contenuto di lattosio...

vedo di trovare altri studi che ne provano le perdite con l'introito di latticini
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Predefinito 18-09-2012, 01:04 PM


Uhmmm... quindi qualche evidenza scientifica del problema esiste, o sbaglio?

Edit. Ho postato prima di leggere il tuo ultimo messaggio.
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Predefinito 18-09-2012, 01:14 PM


si,non sbagli...ma comunque legata al circolo dell'assorbimento

*osteoporosi di tipo II o senile (immobilizzazione, ridotto apporto di importanti micronutrienti, ridotta sintesi endogena di calciferolo vit D).
Fabbisogno di Calciferolo/vit D::
Lattanti 10-25mg/die
Bambini 0-10mg/die
Maschi 0-10/15mg/die
Femmine 0-10/15mg/die
Femmine gestanti e nutrici 10mg/die
Ecco che all'apporto alimentare di calcio si aggiunge un'altra incognita: la vit. D o calciferolo. Questa vitamina idrosolubile svolge importantissime funzioni para-ormonali; essa NON è contenuta nel latte e nei suoi derivati e, in realtà, pare che il suo apporto alimentare non rivesta la stessa importanza del calcio, in quanto, grazie ai raggi ultravioletti del sole (raggi UV), l'organismo è in grado di sintetizzare a livello cutaneo il calciferolo partendo dal deidro-colesterolo. I LARN hanno comunque proposto delle specifiche razioni raccomandate.

Ora che abbiamo chiarito l'importanza dell'apporto di calcio alimentare (del quale latte e latticini sono ricchi) associato all'apporto/sintesi di vit. D al fine di prevenire l'insorgenza di osteoporosi tipo II (senile), cerchiamo di capire per quale motivo spesso (e non sempre) il consumo di latte e derivati e la corretta esposizione ai raggi solari non sono sufficienti a garantire lo stato di salute dello scheletro.
Se è vero che per l'omeostasi scheletrica è fondamentale introdurre calcio e disporre di vit. D, è altrettanto vero che questo minerale subisce l'influsso di numerose altre variabili che ne alterano la biodisponibilità.
La biodisponibilità è il rapporto tra l'ASSORBIMENTO e l'ESCREZIONE di una molecola rispetto all'UTILIZZO netto del quale l'organismo riesce ad avvantaggiarsi.
Innanzi tutto, ricordiamo che nell'adulto sano la capacità di assorbimento intestinale del calcio è del 30-40% circa, ma al tempo stesso, la capacità di captazione di questo minerale è inversamente proporzionale alla sua concentrazione; pare quindi ovvio che consumare porzioni MOLTO ELEVATE di latte e latticini nel tentativo di aumentare l'apporto di calcio non rappresenta una terapia preventiva efficace contro l'osteoporosi. Piuttosto, è auspicabile che il consumo di questi alimenti venga maggiormente ripartito sia nella settimana che (eventualmente) nella giornata. La capacità di assorbimento del calcio varia anche da un alimento all'altro; per esempio, in alcuni ortaggi come il cavolo ed il broccolo la captazione del minerale raggiunge il 50-60% del totale, mentre nel latte e derivati solo il 30-35% e nei fagioli solo il 20%. Cerchiamo comunque di non dimenticare che nel cavolo troviamo 44mg di calcio per 100g di parte edibile, mentre nel latte di vacca intero ben 120mg/100g, il triplo! Senza considerare che i latticini ed altri derivati raggiungono i 500 ed a volte superano i 1000mg/100g.
La capacità di assorbimento dipende anche da caratteristiche intra ed inter individuali; per esempio l'età: un bambino raggiunge il 60% dell'assorbimento totale del calcio alimentare, mentre una donna in menopausa circa il 7-10%.
Ad incidere sull'assorbimento del calcio concorrono anche altri fattori nutrizionali; tra questi, i più importanti sono:
La quantità di fosforo alimentare (P)
La presenza o meno di chelanti, quali ossalati e fitati
Eccesso lipidico
Eccesso di fibra alimentare
Eccesso di caffè
Il fosforo compete avidamente con il calcio nell'assorbimento intestinale, pertanto, un eccesso di P negli alimenti può vanificare l'introduzione alimentare del calcio; alcuni alimenti, come carne, pesce ed alcuni formaggi stagionati, contengono quantità molto elevate di P e se consumati FREQUENTEMENTE IN PORZIONI ECCESSIVE possono incidere negativamente sul bilancio calcio/P. Il rapporto ottimale per l'assorbimento del calcio è: Ca/P = 2:1.
Quello che invece accade spesso ai consumatori assidui di frutta, verdura e leguminose, è di sottovalutare la concentrazione di alcune molecole anti-nutrizionali. Trattasi dei chelanti e dell'eccesso di fibra alimentare. I chelanti si fissano al calcio e ne ostacolano l'assorbimento, mentre l'eccesso di fibra incrementa il transito fecale diminuendo il tempo di assorbimento e gelificando/idratando eccessivamente le feci diluendone i nutrienti. Pare ovvio che nemmeno il consumo eccessivo di ortaggi e leguminose contenenti calcio possa incrementarne l'apporto e la biodisponibilità prevenendo l'osteoporosi; tuttavia, anche in questo caso può venirci in aiuto la ragionevolezza delle porzioni alimentari.
E' stato anche dimostrato che l'abuso di caffè incide negativamente sull'assorbimento intestinale del calcio, così come l'eccesso lipidico; questo, che frequentemente si manifesta con l'eccessivo consumo di condimenti, carni grasse, prodotti industriali dolciari o da forno e di formaggi ottenuti da latte intero, crea una "barriera chimica" che ostacola l'assorbimento dei minerali, tra i quali anche il calcio.
Fortunatamente, esistono anche condizioni che FAVORISCONO l'assorbimento del calcio; tra queste:
La presenza di lattosio (contenuto nel latte e nei latticini)
Gli amminoacidi lisina ed arginina
L'attività della flora batterica intestinale (favorita dall'apporto di prebiotici e potenziata dall'introito di probiotici)
L'esercizio fisico
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*non trovo uno studio che tempo fa avevo letto :\
personalmente ho concluso includendo nella mia dieta 3porzioni di yogurt acido magro e allo stesso della vit.D3....eliminando quindi quasi,se non del tutto il lattosio....ora resterebbe l'amato caffè,che da vegano avevo eliminato per ragioni di assorbimento del calcio appunto...

vedo di trovare altro materiale per approfondire la cosa
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Ora, curiamoci di verificare che il calcio assorbito venga correttamente metabolizzato.
Esistono anche condizioni sfavorevoli per il metabolismo del calcio, quindi potenzialmente favorenti l'insorgenza dell'osteoporosi. Alcune di esse non dipendono dall'alimentazione e si tratta di patologie ben definite; è il caso dell'ipersecrezione di ormoni paratiroidei, della ridotta secrezione di estrogeni (fisiologica nel post-menopausa) o dell'ipercalciuria (tipica dell'insufficienza renale); mentre altre sono causate dall'alimentazione.
L'acidosi metabolica, causata o peggiorata dal consumo eccessivo di proteine animali (presenti nella carne, nel pesce, nelle uova, nel latte e nei suoi derivati compresi i latticini), induce una condizione particolarmente sfavorevole al mantenimento della calcificazione ossea. Ovviamente, l'acidosi è una grave condizione patologica che, si spera, nessuno ricerchi volontariamente per facilitare la riduzione del peso corporeo; tuttavia, senza raggiungere alterazioni significative del PH ematico, anche la semplice acidificazione delle urine indica un impegno eccessivo della filtrazione renale, la quale non risparmia il calcio ematico eliminandolo con la minzione. Ad incrementare l'escrezione del calcio sanguigno, concorrono l'eccesso di sodio (Na) e l'abuso di alcol etilico. L'alcol etilico facilita la disidratazione e l'abbassamento del PH sanguigno, ma interviene anche direttamente, in maniera tossica, sul tessuto osseo.
Alla luce di quanto esposto si evince che il latte ed i latticini (ma anche gli altri derivati) costituiscono un importante fonte di calcio alimentare; pertanto, il loro consumo FA' PARTE di un'alimentazione completa e bilanciata che, associata ad uno stile di vita adeguato, rappresenta il metodo più efficace al raggiungimento del picco di massa ossea in età adolescenziale, prevenendo conseguentemente l'insorgenza dell'osteoporosi senile.


C. Shortt, A. Madden, A. Flynn, et al. (1988) - Influence of dietary sodium intake on urinary calcium excretion in selected Irish Individuals - Eur J Clin Nutr 42:595-603.


Finn SC - The skeleton crew: is calcium enough? - J Womens Health 1998 Feb;7(1):31-6.


Nordin CBE - Calcium and Osteoporosis - Nutrition 1997;3(7/8):664-86
(il libro è in inglese purtroppo :\ ma ne vale la pena)


Tucker KL, Hannan MT, Chen H, Cupples LA, Wilson PW, Kiel DP - Potassium, magnesium, and fruit and vegetable intakes are associated with greater bone mineral density in elderly men and women - Am J Clin Nutr 1999 Apr;69(4):727-36.


Prince R, Devine A, Dick I, Criddle A, Kerr D, Kent N, Price R, Randell A - The effects of calcium supplementation (milk powder or tablets) and exercise on bone density in postmenopausal women - J Bone Miner Res 1995 Jul;10(7):1068-75.


Zemel MB - Calcium utilization: Effect of varying level and source of dietary protein - Am J Clin Nutr 1988; 48: 880-883.


Linkswiler HM, Zemel MB, Hegsted M, Schuette S - Protein-induced hypercalciuria - Fed Proc 1981; 40: 2429-2433.



andando OT e se possibile parere di qualche medico buon samaritano: in età adulta e considerando una dieta abbastanza alcalina,ma volendo integrare il calcio,sarebbe più biodisponibile la forma citrata(sebbene assorbita meno) della carbonata,in un soggetto con osteoporosi

Ultima Modifica di newfit : 18-09-2012 01:33 PM.
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A questo punto, dato che io consumo giornalmente 250cc di latte scremato e mangio vari formaggi (generalmente freschi, mai quelli stagionati), se volessi sostituire il latte (al cappuccino mattutino non vorrei rinunciarci ), che ne dite del latte di riso e/o soia? E' meno peggio del latte di vacca, o sbaglio?
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anche qui ce una battaglia Gundam... valore biologico(che poi diventa irrilevante)...ripartizione macro e micronutrienti.....la soia non è un alimento molto salubre e dal punto di vista organolettico abbiamo il glutine....insomma è un mare in tempesta
io dico che alternarlo male non fa...anche quello a basso contenuto di lattosio per me resta ottimo dal punto di vista nutrizionale....ce anche quello di kefir(ma dubito potresti farci un cappuccino-simile)...
quello di riso ha un ig maggiore per via della maggiore quantità di zuccheri

attendiamo pareri diversi
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sarebbe accettato un parere di un tossicologo per capirne qualcosa in più...
o di qualche medico,avendo accesso alle librerie e gli abstract
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Bhe, si a questo punto il valore biologico delle proteine va a farsi benedire. Va da se che se elimino il latte, la quota di proteine nobili le dovrò assumere in altro modo.

Comunque alla fine il problema è generalizzato, nel senso che dati alla mano non di dovrebbe mangiare nulla, ma veramente nulla di quanto si trova in commercio, fatta ad esclusione di prodotti freschi (frutta e verdura) venduti dagli stessi produttori (e qui escludo carne e pesce in quanto sono vegetariano).
Quindi alla fine che si fa? Nulla, si continua a mangiare cercando di limitare i danni ed equilibrando il tutto, qualche integratore qui, qualche integratore là, e via con la speranza di non ammalarsi.
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Magari il contadino vicino a casa usa acqua di un canale super inquinato per bagnare i campi, o ha piantato inconsapevolmente i pomodori sopra ad una vecchia discarica abusiva.

C'è ben poco da fare, beata ignoranza in tutti i sensi.
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non vorrei dir cavolate,ma avevo visto un report del dott.D'orta proprio su latticini,malattie oncologiche e nutraceutica...il video in questione è ora privato su youtube...ma cercherò di trovare qualcosa in merito
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