|
Pure Strength Weightlifting, Powerlifting e tutto ciò che riguarda la pura forza.
Ciao amico visitatore, cosa aspetti? Apri una discussione subito nella sezione Pure Strength |
|
LinkBack | Strumenti Discussione | Modalità Visualizzazione |
(#1)
|
|
inattivo
Messaggi: 6,156
Data registrazione: Jan 2010
|
Stacco e casistica infortuni -
23-02-2011, 09:21 PM
Stacco e casistica infortuniThread che non sapevo se aprire in injury, chiedo eventualmente di spostare.... So che è una domanda insulsa perché può avere mille risposte e nessuna, ma in linea di massima quali sono gli infortuni tipici che possono accadere in un abuso di stacco? Parlando chiaramente di tecnica buona, perché se uno fa un GT con 3 quintali vien da pensare che i primi a partire siano i dischi vertebrali che decidono di darsi al tiro al piattello (facendo i piattelli ovvio). In realtà la mia domanda voleva colpire un argomento più preciso: l'infortunio al bicipite. Ne ho sentito più di qualche volta parlare nelle circostanze di uno stacco. A parte le domande idiote ("ma lavorano i bicipiti nello stacco?? Sì??woww!") il mio interesse era mirato ad un fattore in particolare. I muscoli più soggetti sono per caso quelli della mano supinata? C'è relazione tra la rotazione della mano che porta in pretensionamento il capo (lungo?) del bicipite o non c'è nessuna incidenza di questo elemento, e può succedere in qualsiasi delle due braccia? Riguardo il resto della casistica, che può succedere? Infortuni alle ginocchia? Bulging anche in perfetto assetto? Danni ai femorali, e di che tipo (tendini, strappi muscolari...) o agli erettori spinali? Trapezi? Chiaramente per statistica, visto che nel mondo ci sarà sempre qualcuno che si rompe un piede facendo panca piana... Un grazie in anticipo. |
|
|
(#2)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 11,284
Data registrazione: Sep 2009
Località: Lombardia
Età: 58
|
23-02-2011, 10:04 PM
Non ho casistica, ma tu meni sfiga! |
|
|
(#3)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 4,438
Data registrazione: Oct 2009
|
23-02-2011, 10:14 PM
|
|
|
(#4)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 5,497
Data registrazione: Feb 2005
Località: Napoli/Roma
|
23-02-2011, 10:54 PM
Secondo me sarebbe banale parlare di infortuni alla schiena e correlazione con lo stacco. Probabilmente si potrebbe definire una associazione tra sindrome del piriforme e stacco, ma anche qui la correlazione non è propriamente diretta. Il punto a mio parere è questo e parte con una domanda. Sei pronto per fare stacco? Se hai uno squilibrio (in generale) p.e. posturale lo stacco, come qualsiasi altro esercizio, può determinare un problema di sovraccarico funzionale, che nel tempo può causare un trauma di qualche tipo. Quindi, non è sicuramente semplice definire una casistica precisa, poichè i fattori che potrebbero causare un infortunio sono tantissimi e spesso non direttamente causati o correlati con l'esercizio svolto, in questo caso lo stacco. Sicuramente è più facile avere noie alla schiena con uno stacco, che con una panca, ma in un programma di allenamento, un capo lungo del bicipite può essere in un certo grado, stressato da entrambi gli esercizi. Quindi, ancora, fare statistica su questi aspetti è difficile. Che poi qualcuno possa considerare lo stacco "potenzialmente" pericoloso, questo è un altro discorso su cui si può dialogare. Sicuramente la ricerca ossessiva del carico, e quindi della prestazione, può portare all'errore tecnico e ad un trauma, ma sono i rischi di chi fa questo sport. |
|
|
(#5)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 3,204
Data registrazione: Jul 2008
Località: napoli
Età: 36
|
24-02-2011, 12:44 AM
qualche tempo fa ho aperto una discussione identica riguardante i casi di infortunio ai bicipiti con lo stacco da terra... il tutto mi venne quando guardai questo video: credo che si sia staccato proprio il tendine a questo :'( |
|
|
(#6)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 936
Data registrazione: Jun 2010
|
24-02-2011, 02:56 AM
Dipende se parliamo di dolori a livello scheletrico,muscolare o tendineo. Personalmente ho avuto in passato lievi fastidi di ogni tipo,che non riguardano solo lo stacco,ma quando già avvertivo che qualcosa non andava tagliavo immediatamente l'esercizio,aggirandolo con altri e rifacendolo alla grande dopo il recupero. E' normale che una pessima tecnica possa crearti vari fastidi,e se persisti nell'errore può portarti anche a vari infortuni. E' necessario ricordarlo,perchè relativamente parlando tutti possiamo sbagliare la tecnica quando non effettuiamo un massimale,considerando che non vi è quella grinta del "spingo tutto in un colpo secco e via!". Nei massimali infatti devi avere la tecnica perfetta,pena la non riuscita dell'alzata.Come accade con gli esercizi olimpici:non esiste una cattiva alzata,o lo sollevi oppure no,non si scappa. Ed è necessario parlare sempre relativamente.Nonostante il mio e il tuo massimale si distacchino di ben 110 kg,entrambi siamo soggetti all'uso di una tecnica non buona quando magari effettuiamo un lavoro all'80% per le ultime ripetizioni di una ipotetica 4a serie. Bisogna capire cosa il corpo vuole dirci e all'occorrenza,evitare di perseverare! Per quanto riguarda il tuo bersaglio secco,credo che per evitare l'eccessiva tensione nella mano supina,la soluzione sia quella di alternare a ogni serie la presa mista.Ok,è più un ragionamento da bodybuilder,ma devi cercare di sforzarti pure tu da powerlifter,pena il rischio di incorrere in quel bel problemino che ha mostrato killbill nel video. Ma penso che questa sia una generica voglia di sapere. Infatti tu sei fra i pochissimi esempi di essere umano (che io conosca,per lo meno..)che stacca con la presa a uncino,tipica degli Ols,per cui il problema non dovrebbe toccarti minimamente! |
|
|
(#7)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 10,880
Data registrazione: Sep 2009
|
24-02-2011, 12:58 PM
Ciao Yashiro, nel suo libro Starting Strength, Mark Rippetoe dedica un paragrafo agli infortunii al bicipite durante lo stacco. E' un riferimento di straforo, non diretto. In pratica lui scrive: "tenete le braccia tese e dritte quando partite con lo stacco; non c'e' modo piu' efficace per farsi male al bicipite che avere 500 libbre attaccate in fondo ad un braccio piegato". L'osservazione vale per il braccio supinato, perche' piegare il braccio prono e' un movimento semplicemente troppo innaturale, e difficile a farsi, perche' sia un problema. Aggiungo la mia personale casistica. Io mi sono fatto male durante uno stacco con 275 libbre (~118 Kg). Arrivato poco sopra le ginocchia, ho sentito una serie di 'pop' molto trucidi nella zona bassa della schiena, a cavallo della cresta iliaca sinistra. Per due giorni ho avuto difficolta' gravi a piegarmi in avanti, ma non fu infortunio discale. Penso fosse qualcosa di collegato ai femorali, o all'attacco del gluteo. La diagnosi precisa non la so; dopo quattro giorni, appena il dolore fu sopportabile, comincia con il protocollo Starr di riabilitazione, squattando serie lunghissime (25 colpi) con la sola sbarra. Tempo due/tre settimane ero a posto. Spero di essere stato di aiuto. buona giornata. |
|
|
(#8)
|
||
All the Truth Member
Messaggi: 20,462
Data registrazione: Jun 2007
|
24-02-2011, 02:02 PM
Quote:
con stacco, squat e panca gli infortuni possono succedere il problema secondo me è quando ci si allena cercando di superare sempre i nostri carichi poi non è vero che la tecnica perfetta ti priva del rischio dato che molti infortuni capitano anche agli agonisti con anni di esperienza |
|
|
|
(#9)
|
|
Moderatore Hollow
Messaggi: 6,900
Data registrazione: Dec 2008
Età: 37
|
24-02-2011, 02:35 PM
è ora di convertirci tutti alla hook grip se ci pensate dovrebbe essere la più sicura a questo punto, almeno per i traumi al bicipite...... |
|
|
(#10)
|
||
All the Truth Member
Messaggi: 20,462
Data registrazione: Jun 2007
|
24-02-2011, 03:59 PM
Quote:
se avete una camera d'aria di una bicicletta o un pezzo di gomma sottile che gli somiglia potete provare a fare gli stacchi cosi il grip aumenta molto in pratica devono essere piu larghi del palmo oppure andate di magnesio |
|
|
|
(#11)
|
|
One of Us
Messaggi: 88
Data registrazione: Jun 2011
Età: 31
|
04-11-2011, 11:26 PM
mi intrometto nella discussione: la presa supinata è veramente così pericolosa? |
|
|
(#12)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 2,317
Data registrazione: Dec 2005
|
07-11-2011, 09:41 AM
No ragazzi non è pericolosa. Quello che è successo è stato un evento particolare. Ovviamente più state aperti e tecnicamente puliti più questi eventi diventano rari o impossibili. La maggioranza di chi scrive su questo forum, me compreso ovviamente, non solleverà mai carichi tali da far rischiare uno strappo al bicipite. Nel sumo diventa ancora più remoto come evento. Per di più, ripeto, lo stare aperti è un fattore determinante. Lo stacco è pericoloso per la schiena, particolarmente quello classico, e prima di tirare cariconi occorre avere una preparazione muscolare di alto livello. Se soffrite di lassità lasciate stare i cariconi e concentratevi sul lavoro tecnico ed esplosivo. Per te Yashi basta passare al sumo, ah ah. |
|
|
(#13)
|
||
ParentalAdvisoryMember
Messaggi: 300
Data registrazione: Jun 2007
Località: Roma
Età: 61
|
07-11-2011, 10:42 AM
Quote:
restando nel campo di chi pratica agonismo - a vari livelli - la presa ad uncino è ideale per i w.lifters ma, di solito, poco idonea per i p.lifters. Le priorità sono diverse e quasi contrapposte: al wl il pollice posizionato all'interno facilita la rotazione del polso necessario alla girata nonchè la retroposizione del braccio rispetto alla spalla in fase di distensione, sia da posizione eretta che accosciata; d'altra parte il sollevatore usa un carico percentualmente inferiore rispetto alle potenzialità di tirata, dovendo poi compiere un tragitto più lungo e dunque il problema dell'apertura della mano non lo avverte per la scarsa tenuta in fase di stacco ma semmai per sbilanciamento o scivolamento nelle fasi immediatamente successive. Nel PL la traiettoria è più corta, la posizione del corpo è più stabile, l'esercizio è meno veloce, quindi non sono necessarie accortezze per rotazioni o equilibri; al contrario però il carico è maggiore e il pollice, che è il dito più forte, posto in opposizione alle altre dita le chiude e le aiuta a non aprirsi; inoltre il contatto più uniforme del bilanciere con la superficie del palmo e delle falangi consente di aderire meglio ad esso, sia quando la zigrinatura è più ruvida (come in certi bilancieri da pl), sia quando ci si trova in presenza di zone difformi di grip (in parte più liscia e in parte no). Infine la particolarità della presa mista, che aiuta a imprimere maggior forza in un rom ridotto e, nel contempo, a mantenere il bilanciere aderente al corpo lungo tutto il tragitto, a molti risulta più agevole da sostenere se per entrambe le mani viene adottata un'impugnatura piena con il pollice in chiusura e otto dita a totale contatto con il bilanciere. Come in tutte le situazioni, esistono comunque delle individualità e necessità soggettive da tenere in considerazione ed esaminare caso per caso. |
|
|
|
(#14)
|
|
Moderatore Hollow
Messaggi: 6,900
Data registrazione: Dec 2008
Età: 37
|
07-11-2011, 02:17 PM
Ciao Tony io ad esempio sono passato dalla mista alla hook grip perchè mi sento più simmetrico nella "tirata" ma anche perché ad esempio riesco ad avere una presa forte e sicura solo con i pollici verso destra (quindi con la dx supina) al contrario faccio fatica.... Quindi per paura di "asimmetrie" dovendo utilizzare sempre la stessa presa e per essere più simmetrico possibile uso la hook grip... Cosa ne pensi??? |
|
|
(#15)
|
||
ParentalAdvisoryMember
Messaggi: 300
Data registrazione: Jun 2007
Località: Roma
Età: 61
|
07-11-2011, 03:47 PM
Quote:
ciao Shade, quindi - se ho ben capito - useresti sempre una mista ma ad uncino, cioè entrambe in "hook" ma la sx pronata e dx supinata; mmhhh...be' ma così facendo, cioè pronando la sx. e supinando la mano destra, il pollice sarebbe verso dx pure con l'opposizione classica non solo con l'uncino. In ogni caso è difficile dare un parere, perchè ora non ho presente dei tuoi video di stacco però considera una cosa: la tenuta della presa non è direttamente proporzionale alla forza dell'atleta, in quanto tra un atleta leggero di 60kg. ed uno di 90kg. le dimensioni e l'ossatura della mano variano molto meno rispetto al volume della muscolatura e della corporatura nel complesso. Ad esempio io, pur essendo un atleta piccolo e leggero con masse muscolari in proporzione a tale struttura, ho una mano a pianta larga ed una presa resistente persino maggiore di quella di alcuni miei ragazzi più grossi e ovviamente più forti di me. Ciò comporta che la tenuta della mano nello stacco (parlando di stacco da pl) si misura oltre un certo gravame di carico ed io, nello specifico, non conosco quello dei tuoi wo. Ci sono ragazzi - ad esempio - che sollevano 200kg. e che non riescono a sollevarne 220 semplicemente perchè - allo stato attuale - non ce la fanno per corporatura, qualità, anagrafe o anzianità di allenamento ma, il momento in cui dovessero raggiungere quel pr la mano ad ogni buon conto non si aprirebbe, poichè non era di fatto quello il problema limitante entro un certo carico e, eventualmente, potrebbe divenirlo oltre; ci sono invece altri atleti, più grossi e più forti, che sollevano 260 o 270 chili senza problemi e che potrebbero pure valicare questa soglia per capacità di tirata ma ai quali tuttavia sfugge la presa con carichi superiori, solo poichè il grip delle mani non è percentualmente tanto più forte - rispetto agli atleti più leggeri sopra accennati - in proporzione alla differenza che vi è nel sollevamento dei rispettivi carichi. Tutto quanto sopra per arrivare a dire che, aldilà delle sensazioni, occorrerebbe valutare se e quando le tue mani si siano aperte durante uno stacco massimale; se ciò non è concretamente mai avvenuto, puoi tranquillamente continuare ad usare la presa che preferisci e ti mette più a tuo agio; qualora però, nel tempo, oltre una certa soglia di pr dovessi verificare dei limiti di tenuta, a quel punto dovresti anche valutare e sperimentare se il problema analogo si porrebbe o meno con entrambi i metodi d'impugnatura. Un saluto |
|
|
|