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Pure Strength Weightlifting, Powerlifting e tutto ciò che riguarda la pura forza.
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RealUncensoredMofo
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Data registrazione: Dec 2010
Località: quattro castella (RE)
Età: 51
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23-05-2011, 10:46 AM
io ci sono stato domenica, appena ho un po' di tempo scriverò un reportage dettagliato. comunque grandi e grazie a tutti |
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RealUncensoredMofo
Messaggi: 461
Data registrazione: Dec 2010
Località: quattro castella (RE)
Età: 51
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23-05-2011, 02:35 PM
Reportage dal training camp Fipl. Domenica 22 maggio ore 7.15 si parte da casa per recarsi a San Zenone sul Lambro per partecipare al training camp e vedere di migliorare un po’ questa maledetta tecnica che in nessuna palestra ti sanno spiegare, notte quasi in bianco per un simpaticissimo virus intestinale ma chissenefrega. Sono uno dei primi ad arrivare, poi incontro Alessio che mi offre un caffè e ci si reca al camp, che è poi un campo da tennis al coperto dove è stato portato tutto il necessario per effettuare le 3 alzate. Si comincia con lo squat, ci si divide in 2 gruppi da 4, io la mattina sono con Ado, poi il pomeriggio ci s’invertirà. Cominciamo a macinare serie, accidenti la prima con il bilanciere scarico è veramente difficile, non ci sono abituato, poi i carichi aumentano, difetti evidenti: (miei) non incastro mai le ginocchia, ma parto molle, non apro bene le ginocchia e scendo troppo seduto, i carichi aumentano fino ad arrivare a (mi pare) 135 kg, qui una singola schifosa, molto sopra il parallelo (comunque finirà in una tesi). Pausa pranzo, panino e caffè e si ricomincia. Panca: anche qui con il bilanciere scarico è un dramma, non capisco bene dove sto andando, Ado mi fa notare, ma lo sapevo già, che la mia propriocezione è praticamente nulla. Anche qui tendo a partire molle e non incastrato, ma comunque è l’esercizio che mi viene meglio, stamattina sento dei DOMS al gran dorsale, Ado mi diceva di frenare la discesa con il dorsale, forse l’ho fatto. Una cosa che mi mancava proprio era prendere aria prima di iniziare la discesa, facendolo la compattezza aumenta esageratamente. Stacco: si fa tutti insieme E qui vengono le note super-dolenti, è l’esercizio dei 3 che ho fatto meno in vita mia quindi quello più deficitario, penso che dovrò stare qualche mesetto con carichi bassi per sentire l’iperstensione della schiena e il lavoro di pancia fino a farli diventare naturali. Io di base la forza ce l’ho quindi è tutta una questione di miglioramento tecnico. Secondo giro di squat, parto con la prima serie e percepisco, poi me lo confermano anche gli altri, un netto miglioramento rispetto alla mattina, parto con un buon incastro, le ginocchia tese mi vengono naturali, scendo e salgo molto meglio. Il grosso problema è che quando i carichi salgono tendo a ruotarmi un po’ (molto) verso destra e quindi salgo non in asse. Con un paio di scarpe da squat, potrei anche scendere meno seduto. Seconda panca, anche qui il gesto è più naturale del pomeriggio, nonostante siamo tutti “cotti” chiedo ad Alessio a fine seduta di fare qualche singola con alto carico, faccio una doppia con 120 kg , una singola con 125 e una con 130, e mi sembrano stranamente facili, boh (c’è da dire che in palestra la panca è completamente diversa, più alta e “scomoda” qua mi trovo molto meglio). Fine della giornata, due chiacchiere, doccia fredda temprante, l’acqua calda non c’è, e si ritorna alla Smart pronti per il viaggio di ritorno, stanco ma felice e soddisfatto. Un ringraziamento ad Ado ed Alessio, per la competenza, disponibilità e simpatia e a tutti i colleghi del corso. Sono molto soddisfatto (peccato non aver potuto fare anche il sabato)anche per la metodologia di lavoro, fare una sessione di panca e squat con Ado e poi con Alessio è stato molto utile, due occhi diversi sono molto importanti, magari uno focalizza più l’attenzione su un aspetto piuttosto che un altro ed insieme ti danno una visione completa di quello che poi dovrai tentare di mettere in pratica. Molto bello il momento in cui Alessio spiegava che ai suoi atleti non fa fare sempre il fermo al petto e, un secondo dopo averlo detto, si è sentito Ado dall’altra parte della sala “tuonare” il fermo va fatto sempre! Grazie per la bellissima esperienza. |
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All the Truth Member
Messaggi: 1,554
Data registrazione: Jan 2010
Località: Bari
Età: 35
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23-05-2011, 03:03 PM
Al prossimo appuntamento ci sono di sicuro . Se riesco vorrei fare 2 giorni di fila. |
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(#19)
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All the Truth Member
Messaggi: 2,317
Data registrazione: Dec 2005
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01-06-2011, 09:56 AM
Grazie ragazzi, i tanti bei commenti anche da extra forum sono quello che da più soddisfazione. Mi sembra che il messaggio sia passato: serietà di approccio, niente trucchetti magici che funzionano per due secondi e la prospettiva di tanto duro lavoro tecnico. Di nuovo grazie a voi della 'voglia' di fare. La famiglia della FIPL si allarga. |
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All the Truth Member
Messaggi: 2,317
Data registrazione: Dec 2005
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feedback dal training camp -
03-06-2011, 08:56 AM
Queste le opinioni di chi è venuto. Penso che i Camp siano l'iniziativa più importante messa in piedi dalla FIPL. Molto più importante da un certo punto di vista dei superblockbuster come il corso e i seminari teorici che hanno avuto enorme successo in questo ultimo anno e mezzo. Qui, nella capacità di eseguire le alzate, c'è un deficit spaventoso tra gli strength specialist in Italia. Qui c'è la FIPL, nessun altro. Il Training Camp è stato l'occasione perfetta per far esaminare la propria esecuzione dei "big 3" da tecnici preparati e in grado di dare una risposta ad ogni domanda. Una giornata dedicata unicamente alla tecnica: pratica pura e nient'altro. Si è preso in esame ogni aspetto di ciascuna alzata per impostarne la giusta esecuzione, fondamentale in ottica agonistica e non. Ognuno ha avuto la possibilità di concentrarsi sui propri aspetti critici di squat, panca, stacco e all'occorrenza di affrontare la diversa dinamica in presenza di carichi massimali. Personalmente ho trovato tangibile la differenza mettendo a punto un'alzata corretta, tale da percepire il movimento in modo fluido e spostare il carico con efficacia. 5 e 10kg guadagnati su massimali recentissimi di (rispettivamente) squat e panca danno un'idea della necessità di perfezionare l'esecuzione dei fondamentali. L'acquisizione di una tecnica ottimale richiede anni di pratica; incontri come il Camp hanno il pregio, tra gli altri, di impostare il cammino dell'atleta sulla "rotaia" giusta per un proficuo lavoro a lungo termine. Giuseppe "ho frequentato il corso sabato scorso e ne sono rimasto davvero soddisfatto l'approccio è stato molto tecnico e professionale per quanto "informale" gli istruttori, molto preparati, sono stati pazienti e disponibili credo che questo corso dia le basi per poter fare un salto di qualità notevole a chi lo frequenta...adesso sta a me mettere in pratica quanto imparato: come spesso mi è capitato da quando frequento questo ambiente sono rimasto ammirato dalla passione e dall'energia che i tecnici FIPL hanno riversato" Claudio Ciao Ado. Io, la settimana dopo il corso, mi sono messo subito all'opera. Come un bambino al quale hanno regalato un nuovo giocatolo non ho potuto resistere dal giocarci. Devo ammettere che ero venuto al corso un po' timoroso, ma ne sono uscito soddisfatto. Nello stacco non dovrei "sculare" più (la prova del nove la farò quando salirò con il carico), finalmente riesco a portare il mio culone sotto alla linea delle ginocchia nello squat, nella panca invece ho ancora molto da lavorare. Per me le frasi "zen" ("non sollevare il peso, ma affossati", "non devi portare giù il bilanciere, ma porta il petto al bilanciere", "spingi con i piedi") sono state più chiare di mille dimostrazioni. Il problema di riproporre squat e panca al di fuori del corso è il materiale della palestra (nello stacco anche se non si ha il disco da 25 si trova la soluzione). In molti centri non c'è la possibilità di prendere un bilanciere all'altezza delle spalle; mentre le panche sono avvolgenti e i due punti per appoggiare il peso sono ad un'altezza universalmente scomoda (io mi immagino lo scienziato che ha deciso le misure "mettiamolo 2mm più in alto così uno sotto i 170cm non ci arriva ed uno sopra i 180 se lo ritrova all'altezza dei gomiti" un abbraccio Lorenzo Ciao Ado, con gioia e senza disturbo ti scrivo quelle che sono state le mie impressioni sul training camp. Riguardo all'attrezzatura non c'era niente da dire, il meglio del meglio che si riesca a trovare in Italia. Rack, bilanceri e pesi di qualità indiscussa. Gli allenatori, senza fallo (ndr mi hanno preso per il culo per questo) tra le persone più capaci tecnicamente nel nostro settore. Umili, divertenti, in grado di valutare le problematiche di un atleta solo guardandolo allacciarsi le scarpe. In questo settore, dove i guro spuntano fuori come i funghi, il lavoro svolto dalla fipl è davvero impareggiabile. Sono rimasto davvero contento ma per chiarirci le idee, voglio mettere dei numeri: A febbraio, prima del corso fipl facevo uno squat da schifo con 90 kg, niente panca (solo parallele con sovraccarico) e staccavo 160 kg. Oggi, a distanza di 3 mesi ho 115kg di squat, 120 kg di panca piana e 175 kg di stacco. Non aggiungo altro. Giacomo Domenica 22 maggio ore 7.15 si parte da casa per recarsi a San Zenone sul Lambro per partecipare al training camp e vedere di migliorare un po’ questa maledetta tecnica che in nessuna palestra ti sanno spiegare, notte quasi in bianco per un simpaticissimo virus intestinale ma chissenefrega. Sono uno dei primi ad arrivare, poi incontro Alessio che mi offre un caffè e ci si reca al camp, che è poi un campo da tennis al coperto dove è stato portato tutto il necessario per effettuare le 3 alzate. Si comincia con lo squat, ci si divide in 2 gruppi da 4, io la mattina sono con Ado, poi il pomeriggio ci s’invertirà. Cominciamo a macinare serie, accidenti la prima con il bilanciere scarico è veramente difficile, non ci sono abituato, poi i carichi aumentano, difetti evidenti: (miei) non incastro mai le ginocchia, ma parto molle, non apro bene le ginocchia e scendo troppo seduto, i carichi aumentano fino ad arrivare a (mi pare) 135 kg, qui una singola schifosa, molto sopra il parallelo (comunque finirà in una tesi). Pausa pranzo, panino e caffè e si ricomincia. Panca: anche qui con il bilanciere scarico è un dramma, non capisco bene dove sto andando, Ado mi fa notare, ma lo sapevo già, che la mia propriocezione è praticamente nulla. Anche qui tendo a partire molle e non incastrato, ma comunque è l’esercizio che mi viene meglio, stamattina sento dei DOMS al gran dorsale, Ado mi diceva di frenare la discesa con il dorsale, forse l’ho fatto. Una cosa che mi mancava proprio era prendere aria prima di iniziare la discesa, facendolo la compattezza aumenta esageratamente. Stacco: si fa tutti insieme E qui vengono le note super-dolenti, è l’esercizio dei 3 che ho fatto meno in vita mia quindi quello più deficitario, penso che dovrò stare qualche mesetto con carichi bassi per sentire l’iperstensione della schiena e il lavoro di pancia fino a farli diventare naturali. Io di base la forza ce l’ho quindi è tutta una questione di miglioramento tecnico. Secondo giro di squat, parto con la prima serie e percepisco, poi me lo confermano anche gli altri, un netto miglioramento rispetto alla mattina, parto con un buon incastro, le ginocchia tese mi vengono naturali, scendo e salgo molto meglio. Il grosso problema è che quando i carichi salgono tendo a ruotarmi un po’ (molto) verso destra e quindi salgo non in asse. Con un paio di scarpe da squat, potrei anche scendere meno seduto. Seconda panca, anche qui il gesto è più naturale del pomeriggio, nonostante siamo tutti “cotti” chiedo ad Alessio a fine seduta di fare qualche singola con alto carico, faccio una doppia con 120 kg , una singola con 125 e una con 130, e mi sembrano stranamente facili, boh (c’è da dire che in palestra la panca è completamente diversa, più alta e “scomoda” qua mi trovo molto meglio). Fine della giornata, due chiacchiere, doccia fredda temprante, l’acqua calda non c’è, e si ritorna alla Smart pronti per il viaggio di ritorno, stanco ma felice e soddisfatto. Un ringraziamento ad Ado ed Alessio, per la competenza, disponibilità e simpatia e a tutti i colleghi del corso. Sono molto soddisfatto (peccato non aver potuto fare anche il sabato)anche per la metodologia di lavoro, fare una sessione di panca e squat con Ado e poi con Alessio è stato molto utile, due occhi diversi sono molto importanti, magari uno focalizza più l’attenzione su un aspetto piuttosto che un altro ed insieme ti danno una visione completa di quello che poi dovrai tentare di mettere in pratica. Molto bello il momento in cui Alessio spiegava che ai suoi atleti non fa fare sempre il fermo al petto e, un secondo dopo averlo detto, si è sentito Ado dall’altra parte della sala “tuonare” il fermo va fatto sempre! Considerazioni aggiuntive odierne: sto provando a mettere in pratica i vostri consigli: panca, mi sento molto più compatto, va sicuramente meglio. squat e stacco, ok, la teoria c'è tutta ma da qui a metterla in pratica..... ho abbassato i carichi ma ancora ho grossi problemi, primo su tutti mi capita molto spesso di avere dopo le sedute di squat e stacco un dolore alla bassa schiena localizzato nella parte destra (lo stesso dolore che avevo quando con la bici da corsa superavo le due ore di pedalata). probabilmente si tratta di un problema posturale, sto facendo delle riprese dello squat viste da dietro ed in effetti, come mi avevi fatto notare, tendo a salire "storto". per cui prima di affinare la tecnica devo risolvere questo problema (hai da darmi delle dritte?) Comunque sono rimasto soddisfattissimo su tutto, ovviamente insegnare i 3 movimenti in una giornata è impossibile ma mi avete veramente dato delle dritte importanti. Adesso l'importante è meccanizzare il gesto (e qui sarà mooolto lunga) ed eliminare piano piano i difetti maggiori Comunque al prossimo Training Camp torno sicuramente! Ciao Ado e grazie Daniele Ciao Coach, dopo il camp la tecnica è decisamente decollata. ovvio che sia duro metabolizzare tutta la mole d'informazioni che avete fornito. Il camp è sicuramente un'arma vincente nel quadro della formazione. IO ti suggerirei di attuarne un secondo (di 2° livello) per ricontrollare gli allievi.. Buono il sistema di scambiare gli insegnanti..mi è piaciuto insomma tutto... Fabio |
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All the Truth Member
Messaggi: 3,499
Data registrazione: Jun 2005
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03-06-2011, 10:58 AM
Lo farete mai a Roma? |
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(#22)
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All the Truth Member
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Data registrazione: Nov 2009
Località: In campagna!
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03-06-2011, 12:46 PM
Silver contando te solo da CB siamo minimo in 5 forse anche di più! |
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(#23)
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All the Truth Member
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Data registrazione: Apr 2009
Età: 54
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03-06-2011, 12:48 PM
anche io propongo sedi alternative da centro italia o in periodi meno feriali. faccio la stessa proposta anche per il corso da istruttore FIPL. |
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All the Truth Member
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Data registrazione: Dec 2005
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03-06-2011, 04:51 PM
Sicuramente faremo un Camp o un seminario (cioè teoria più pratica) in centro Italia. Si pensava alla zona di Senigallia ma se avete location centrali che vi possano interessare non avete che da proporre. Per noi il problema è trovare il posto ospitante e che abbia una base minima di interessati. Sopratutto però la location. |
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(#25)
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All the Truth Member
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03-06-2011, 06:47 PM
senigallia è perfetto... ci sono già stato per un incontro con ironpaolo. |
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(#26)
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All the Truth Member
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Data registrazione: Jun 2005
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03-06-2011, 07:12 PM
A me andrebbe bene Roma, penso che dal punto di vista logistico venga incontro un pò a tutti... |
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(#27)
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All the Truth Member
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Data registrazione: Dec 2005
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03-06-2011, 07:48 PM
A Roma manca la location adatta, se ci sono proposte si accettano. Occorre una palestra con una sala per poter fare seminari, poi c'è pure il problema attrezzatura. Ci vuole quanto meno un posto che abbia un rack, panche e bilanceri decenti. |
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(#28)
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All the Truth Member
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Data registrazione: Apr 2008
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03-06-2011, 10:08 PM
Grande FIPL, vi state muovendo benissimo! |
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(#29)
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Just say NO to Yodas !!!
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Località: Roma
Età: 54
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04-06-2011, 01:57 AM
Quote:
Il problema principale, sembrerà strano, ma è propio la location per una città come Roma. Benchè ci siano 3 squadre veterane della FIPL (ssLazio PL, RNP, Selezione dell'Atl. Pesante), tutte e tre si allenano in palestre commerciali dove è molto difficile trovare degli spazi adeguati per poter coordinare una 20 di partecipanti al camp più istruttori, considerati i problemi di orari dei corsi e la disponibilità stessa delle sale delle palestre. Per la questione attrezzatura invece, per quanto mi riguarda, il problema non dovrebbe esistere. Nessuna delle squadre suddette ha a propia disposizione un rack ufficiale da gara ER Equipment, come d'altronde non lo disporrebbero nemmeno nessuno dei partecipanti allo stesso camp per potersi allenare nella propia palestra. Il valore aggiunto della FIPL non puo' essere considerato il "materiale" ma le persone che ne fanno parte. L'attrezzatura a disposizione della ssLazio sono 4 postazioni rack, due bilancieri Ivanko più altri bilancieri Panatta di ottima fattura, una normalissima panca Panatta con schienale custom, tonellate e tonnelate di pesi. Ad oggi sono sempre risultati più che sufficienti ad allenare e ad insegnare le powerlifts a chiunque avesse voluto contattarci per iniziare questo sport. La volontà di fare un'edizione del camp nella capitale, cercando di coinvolgere quanto più possibile esponenti delle squadre romane sopra citate era stata presa in considerazione ma i problemi di logistica, come detto prima, sono al momento sembrati insormontabili. |
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(#30)
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All the Truth Member
Messaggi: 2,317
Data registrazione: Dec 2005
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04-06-2011, 08:49 AM
Infatti il problema non sono i rack ufficiali, per quello si può rimediare anche con meno. Il problema è avere una location a disposizione. Fino ad oggi il vantaggio di stare tra Parma e Milano era evidente. Anche perchè i soggetti dell'area tecnica stanno tutti lì. Questo è importante: non si tratta di coinvolgere o meno chicchessia, l'Accademia ha (come detto 7000 volte) una linea tecnica assolutamente riconosciuta e chiara nel mercato della didattica e seminari che non parla tanto di powerlifting agonistico ma di logiche di base. Ha una linea e per questo se ci si sposta verso Roma o verso Caltanissetta il personale didattico non cambia se non per piccole integrazioni. Costerebbe un enormità formare altre persone ed evitare (già è difficile) confusioni, doppi significati. Ormai la cosa ha assunto una complessità tale da non essere più solo un allenamento collegiale in cui basta avere competenze. Il pubblico è assoltuamente esigente e preparato. All'ultimo Corso è arrivata una domanda sui neuroni mirror. Tanto per dire. Occorrono competenze didattiche, aderenza alla linea di lavoro di base eccetera eccetera, insegnare in una certa maniera con una certa logica. Come accade in ogni attività umana che offre un servizio di qualità. La qualità è il primissimo obiettivo di queste attività. |
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