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Pure Strength Weightlifting, Powerlifting e tutto ciò che riguarda la pura forza.

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IronPaolo IronPaolo Non in Linea
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Predefinito Forti si nasce o si diventa? - 23-03-2008, 09:27 PM

Forti si nasce o si diventa?


Nel mondo della palestra ci sono delle discussioni ricorrenti. Quanto vale il potenziale genetico, quanto conta l’alimentazione, quello è dopato anzi no… Discussioni che si protraggono per ore ed ore dal vivo o addirittura per settimane su un forum.

Questi argomenti sono l’equivalente di“è possibile l’amicizia fra un uomo ed una donna?”. Se siete in pizzeria fra persone che non hanno molta confidenza fra loro e lanciate questo tema, ecco che dopo un po’ la discussione diventa frizzante ed interessante. Perché l’argomento per quanto fritto e rifritto miliardi di volte è sempre… ipnotico, attira come il flauto magico i lemmings.

Il titolo dell’articolo è un altro straclassico argomento. Forti si nasce o si diventa? Solitamente tralascio queste discussioni perché non voglio venirne catturato, però ultimamente su BodyWeb un “collega del ferro” ha scritto qualcosa che ha attirato la mia attenzione.

Suonava circa così: la forza è al 70% genetica e al 30% dedizione. Questi due numeri mi hanno incuriosito e ci ho fatto due pensate sopra che vi espongo.

Ah… l’amicizia fra uomo e donna è impossibile. A meno che (continuate voi, tanto… lo so, la risposta è comparsa nella vostra testa, perché… è impossibile non cascarci ah ah ah)

La forza è al 70% genetica e al 30% dedizione, abbiamo detto. Oppure, in altre parole, tutto è predeterminato dai nostri genitori, per il resto dobbiamo farci il culo, anche se l’incremento finale non sarà mai sostanzioso. Così ho interpretato il senso dell’affermazione.

Ok, chiariamo subito un punto fondamentale. Forti… si nasce. La forza è una qualità come tante che viene dai nostri geni. Non c’è niente di trascendentale in questa affermazione.

Se assegnamo al termine “intelligenza” il significato del senso comune, risulta evidente che ci sono bambini più “intelligenti” di altri che saranno adulti più “intelligenti” di altri. Come è altrettanto evidente che se intendiamo per “bellezza” quanto a pelle intendiamo, ci sono persone più “belle” di altre.

Badate bene, non sto assegnando al termine “più di” un significato di merito, ma solamente quantitativo. Banalmente, “essere più forti di altri” è un valore per noi del fitness world, ma all’interno della comunità dei motociclisti è assolutamente irrilevante, dove, magari, è un valore “saper fare quella curva 20Km/h più di altri”.

Ma se è tutto predeterminato, che senso ha impegnarci? Ne vale la pena?

Facciamo due conticini con i numerelli sopra esposti. Due numeri in croce permettono di dare una visione quantitativa delle cose, che molte volte ha un impatto assolutamente differente rispetto al semplice aspetto qualitativo.
Prendiamo un tizio che ha un potenziale di 250Kg di squat, 180Kg di panca, 300Kg di stacco su 90Kg di peso. Per potenziale intendo il massimo risultato possibile in condizioni assolutamente ottimali date dalla sua genetica e dall’ambiente/allenamento. Oltre questo, il tizio non può fare. Dovrebbe essere un altro tizio. Considerate anche il valore di questi numeri. Stiamo parlando di qualcuno che è stato nell’infanzia bombardato dalle radiazioni Gamma di Hulk, un piccolo mostriciattolo.

Ma, poiché parliamo di potenziale, questo tizio non sa a priori quanto può valere. Se ognuno di noi lo sapesse, non staremmo nemmeno a discutere, no?

Il nostro amico va in palestra e dopo pochissimo raggiunge il suo 50%, cioè 125Kg di squat, 90Kg di panca, 150Kg di stacco. Quello che lui ottiene in… quanto… 3 mesi, altri ci sbavano per 1 anno. Lasciate fare il fighettino da palestra che fa solo la panca e i 90 li raggiunge anche lui in poco tempo, sto parlando di sviluppo globale, sulle 3 alzate. Quello dei 90 magari fa 90 di stacco, perché tanto “io faccio il calcetto”.

Il nostro amico persevera e raggiunge, dopo 1-2 anni, il suo 70%, cioè 175Kg di squat, 125Kg di panca, 240Kg di stacco. Un bel risultato, non c’è che dire. Sebbene sui vari forum queste alzate le facciano tutti dopo 2 ore di palestra, nella vita reale trovare questi numeri, su 3 alzate, in una palestra, è veramente dura.

Il piccolo Superman si guarda intorno e scopre che è il più forte della palestra in cui è, ma è uno dei più forti anche rispetto alle altre palestre. E poi lui è natural, mentre gli altri più forti sono tutti dopati-bombati-non-come-lui-che-si-fa-il-culo-e-basta.

Chiaramente, persevera. Insiste, si impegna. Sale di altri 10Kg nello squat, magari di 15 nella panca, magari lo stacco rimane lì. “Ho raggiunto il massimo” inizia a pensare. Del resto, 185-140-240 sono un bel risultato, no?

Ma… considerate quanto sarebbe il suo potenziale. Capite quanto vale quel caccoloso, fottutissimo, 30%? Vale un’immensità. Vale la differenza fra un ottimo risultato e uno fantascientifico. Fra 240 e 300 di stacco ci sono almeno 3 anni luce di distanza.

Attenti, perciò, quando si gioca con i numeri. E’ il “poco” che in realtà non è così poco.

Perciò, forti si nasce, ma nessuno sa quanto è nato forte, e nessuno sa quanto può migliorare. Il senso, è questo. Quando pensate di essere al limite… sappiate che magari state semplicemente sbagliando allenamento. Non è necessariamente così, ma è una opzione che non potete sottovalutare.

Quanti pensano di aver raggiunto il proprio potenziale? Addirittura, quanti pensano di non essere geneticamente forti? Bene. Considerate l’opzione che vi state allenando a cazzo. E’ una opzione. Una. Ma… consideratela.

Mi raccomando. Non mi fate il gioco delle 3 carte dove il banco vince sempre. Stiamo parlando di “forza”, non di “voglio essere però anche grosso, forte, definito, bello e che piace alle donne”. La domanda era specifica, la risposta deve essere specifica.

Se la domanda invece fosse stata “forti-e-grossi-e-definiti si nasce o si diventa?” una possibile risposta potrebbe essere “i miracolati esistono, ma sono pochissimi”.

Potrei smettere qui, ma mi è presa la mano con i numeri e perciò insisto eh eh eh

Esiste una legge empirica detta “principio di Pareto” che è un classico della gestione dei processi: l’80% del risultato si ottiene con il 20% dell’impegno.
Vediamo cosa vuol dire per noi questo. Supponiamo di avere un potenziale di 200Kg nello squat, guardate questo grafico.


In pratica, a 160Kg di squat uno con un potenziale del genere ci arriva in un battibaleno, poi per i 200Kg deve sbavarci sopra, letteralmente.

Il problema di questo grafico è che è composto da numeri asettici, senza “valore”. Di fare 20 o 30 Kg di squat non ce ne frega niente. Sono risultati, appunto, senza valore. La scala non parte da zero, ma ragionevolmente da 100Kg. Del resto, di squat si fa più che di panca, no?

Zoomiamo il grafico cambiando la scala, ecco, ora è più significativo.


Rileggiamolo. Il nostro amico da 200Kg in un tempo ragionevole ottiene i 160Kg, ma il risultato ha un “valore” di poco più della metà di quanto potrebbe valere. Per cogliere il resto del suo potenziale, come tutti, avrà bisogno di perderci parecchio ma parecchio tempo. I suoi 160Kg che pensa valgano chissà quanto all’interno della sua mediocre palestra… sono assolutamente scarsi.

Ma… quanti 160Kg vedete in palestra? Pochi. E quanti 150? E quanti 140? Ok, intendo delle ripetizioni non su 1/100 del movimento, ma degli squat paralleli quanto meno.

Non se ne vedono tanti. Ecco. Pensate a quanta gente non riesce nemmeno ad arrivare a questi livelli. E quanti, invece, si fanno le pippe pensando di essere al loro limite massimo. Quelli forti, e ci sono, si gloriano dei loro risultati e non vanno avanti, inchiodati dai soliti schemi, dalle solite idee, e dal solito confronto con il basso livello che c’è in giro. Per questo viene da pensare di essere al massimo e che si nasca forti e il miglioramento è solo minimale. Non è così.

Ribadisco: nessuno sa quanto vale. Ma… è sicuro di averle provate tutte? Io dico di no. Il mio lapidario giudizio è dato dalla mia personale esperienza, sulla mia pelle e su quella di altri ragazzi che ho conosciuto. Pensavo di essere al mio limite… ma c’era dell’altro. E così molti altri.

Io mi sono fatto questa idea sul non raggiungimento del proprio potenziale, che riassumo in questo schemino mistico.



Per passare dallo 0% al 50%, per la famosa panca con il proprio peso corporeo tanto per fare un esempio, ci sono innumerevoli modi. 4×10, 5×5, Bill Starr, HST, BII, BIIO, McRobert, 3 volte a settimana, 1, 5, ciclizzare, fare sempre le stesse cose. Va tutto bene.

Via via che si sale in questa scala del potenziale, le “vie” diminuiscono, sempre più. Alcuni approcci funzionano, altri no. Alcuni fanno salire i pioli, altri fanno slittare sul viscido del legno.

I “campioni” di qualsiasi attività, quelli che raggiungono la fine della scala, hanno tutti alcuni tratti in comune. Quello che sto dicendo è vero per il mondo della forza, per qualsiasi sport, ma probabilmente per qualsiasi persona che “ottiene qualcosa” in un certo ambito.

Tutta questa gente ha la capacità di analizzare quello che succede e di estrarre le conseguenze dei propri comportamenti, sapendosi giudicare con attenzione, evidenziando e correggendo i propri errori.

Questa gente ha capacità di contestualizzazione, in modo tale da poter riadattare la teoria alla pratica personale, senza perdersi nei dettagli, andando dritto alle 3 o 4 cose che contano. Ad esempio, gente che studia la teoria ma non ha paura di contestarla, provando alternative per confutarla, come non ha paura di ammettere che ha sbagliato, confermando la teoria stessa. In questo processo, però, sicuramente avrà appreso elementi di esperienza in più da riutilizzare in futuro.

Chi ottiene, o è così o ha intorno a lui persone che sono così.

A mio avviso è una forma di intelligenza.

Quanti sono assolutamente costanti, ma fanno sempre le stesse cose senza mai cambiare? Questa è dedizione, ma è come dedicarsi a premere con la testa su un muro quando ci si potrebbe impegnare a girarci intorno.

Quanti, invece, cambiano troppo spesso? Chi vuole essere forte deve dedicarsi ad essere forte. C’è chi invece ha paura di perdere massa, di perdere definizione… solitamente quelli veramente forti nelle classi di peso 75-82.5Kg sono anche grossi e definiti. Quanto meno, più di quelli che cercano di essere forti e definiti.

Quanti si concentrano sulle percentuali, sul TUT, sul pianificare i carichi dei 30 allenamenti futuri, sui dettagli, sulle finezze che avrebbero senso per gente a livelli del tutto differenti? Questa è mancanza di spirito critico, inconscia di sicuro, ma il risultato è che si gira intorno ai soliti risultati.

Infine, quanti si chiedono quale sia il loro limite genetico quando invece sarebbe opportuno chiedersi perché ancora i risultati siano sempre i soliti?
Le “vie” per diventare forti, alla fine, sono ben note e sono poche. Questa affermazione l’ho ripresa da Carlo Buzzichelli. Se parliamo di forza, le pippe mentali del culturismo sono del tutto assenti. Programmare, essere istintivi, rapporto mente-muscolo. Tutte cose che portano fuori strada.

Per essere forti, ci vuole una esposizione a carichi medio-elevati, elevati, per un numero sufficiente di alzate ad allenamento. Questo è il fulcro del tutto e tutto sta a rendere perseguibile, nel tempo, questo scopo. Perciò:
  • Attenzione maniacale alla tecnica. Ogni ripetizione è un banco di prova. Ogni ripetizione va analizzata, studiata, sentita, provata. Ogni ripetizione è perfettibile, ogni ripetizione è una occasione di migliorare.
  • Analisi o autoanalisi dei propri punti di debolezza e di forza. Se io sono forte nella panca posso non esserlo nello stacco. Inutile allenarli allo stesso modo. Chi è forte sa benissimo dove è forte e perché, e dove è debole e perché. La scelta dell’allenamento è sulla base di questo, e non su idee preconcette.
  • Identificazione del proprio, personale, carico di lavoro sopportabile. Quelli che migliorano nel tempo non seguono il Westside, lo Sheiko, il BII, l’HST, l’EDT, il BIIO, l’XYZ, il PPP… ognuno ha sviluppato un suo schema base su cui operano migliaia di variazioni, ma tutte centrate sulla persona.
  • Un bagaglio di esperienza impressionante, di tutti i tipi. Cazzate abnormi comprese. Un set di schemi provati e riprovati, consolidati e testati. Nessuno di quelli forti ragiona a percentuali, ma a Kg assoluti. Perché hanno una idea del loro stato attuale e riescono a pianificare quanto sia ragionevole spremere da ogni ciclo. Certo, ci sono errori, ma questo è il concetto.
Detto questo, quello che è da fare è una semplice conseguenza.

Faccio un esempio, per essere più chiaro.

Io credo che i metodi coniugati (quelli dove si sviluppano due o più “qualità” in ogni ciclo di allenamento) siano i migliori. Il Westside è UN metodo di allenamento coniugato. Fiumi di discussioni per dire se il Westside è o meno IL MIGLIOR metodo di allenamento.

Questo tipo di discussioni viene da quelli che sono a metà strada e non arriveranno mai in fondo. Perché si concentrano sul metodo, sul particolare e non su quello che c’è dietro. Il Westside si basa su sforzi dinamici e massimali, e le flames imperversano. Andando invece a ritroso, si dovrebbe capire cosa si intende per “dinamico” e cosa per “massimale”. Ci si accorgerebbe che “dinamico” non significa “veloce” e che “massimale” non significa “una ripetizione al 100%”, ma ben di più.

Per capire questo, è necessario fare uno o più cicli Westside canonici, poi mettersi a sperimentare su questi cicli, poi prendere il meglio di quello che ha funzionato e continuare a provare. Alla fine avremo ottenuto un metodo coniugato che non è Westside, ma… oltre.

Questo è quanto viene fatto dai ragazzi di AOS, che mettono TUTTO in discussione del loro metodo preferito, per confermarlo o confutarlo. EnricoPL si allena nella parte dinamica con percentuali superiori a quelle canoniche.

Non perché Simmons sia un cretino, ma perché per esperienza, su di lui va meglio così. Quanto “superiori”? Non è rilevante, è rilevante il perché. Da questo si può partire per provare. Possiamo fare sedute dinamico-massimali, cioè allenare le due qualità nella stessa seduta, anche se la versione classica non lo prevede.

Limitarsi al solo schema classico è riduttivo: se funziona è tutto Ok, ma… se non funziona? E’ colpa del Westside o di chi lo esegue che lo fa in maniera meccanica?

Potrei estendere l’esempio a quelle pallosissime discussione su BIIO-nonBIIO o metodi abbreviati contro multifrequenza. Ma anche a problemi sul lavoro o di carriera.

Quelli che ragionano così sono destinati a galleggiare in una fascia di mediocrità, a mio personalissimoIMHOsecondome avviso. Magari i risultati sono ottimi, ma potrebbero essere fantastici. Perciò, è comunque una perdita.

Badate bene: non sto dicendo che TUTTI possono diventare forti. Come nascono quelli forti, nascono quelli deboli. Sta a voi avere così tanto spirito critico da riuscire a giudicarsi con schiettezza. C’è chi non ha speranza. Si deve accontentare. Ma dato che nessuno sa quanto sia il proprio potenziale, perché non provare?
_________________

Infine, ho giocato un po’ con i coefficienti Wilks per ricalcolare i numeri magici di McRobert.

Per essere meno criptico:
  • I coefficienti Wilks fanno parte della statistica Wilks che permette di correlare le alzate nel Powerlifting fra diverse categorie di peso. In pratica, se io ho uno squat di 180Kg e peso 80Kg, quanto deve fare uno di 90Kg per essere “forte” come me? (la statistica funziona sullo squat e sul totale delle alzate, ma questi sono dettagli che non ci interessano)
  • I numeri magici di McRobert sono degli obbiettivi realistici per un “hardgainer di 90Kg”. Detesto il termine hardgainer (e poi, uno di 90Kg non obeso che hardgainer è…) però i numeri magici sono alla fine l’unico riferimento quantitativo decente che abbiamo. Valgono 180 di squat, 135 di panca, 225 di stacco, cioè 2, 1.5, 2.5 volte il proprio peso corporeo.
Il problema è che i numeri secchi di 2-1.5-2.5 avvantaggiano i pesi leggeri. Guardate questa tabellina:

Obbiettivo McRobert
Peso Eq
Peso SQ P ST
55 110 83 138
60 120 90 150
65 130 98 163
70 140 105 175
75 150 113 188
80 160 120 200
85 170 128 213
90 180 135 225
95 190 143 238
100 200 150 250
105 210 158 263
110 220 165 275
115 230 173 288
120 240 180 300
125 250 188 313


Secondo voi è più facile fare 105 di panca per uno di 70Kg o 150Kg di panca per uno di 100Kg? O 83Kg per uno di 55Kg? Ragioniamo a senso, senza entrare nei dettagli, ma è abbastanza evidente che uno di 55Kg è più avvantaggiato di uno di 70 che a sua volta è più avvantaggiato di uno di 100Kg.

Se non ci credete, fate lo stesso giochetto con lo stacco o lo squat…

Applichiamo i coefficienti Wilks, la cosa diventa più interessante:

Obbiettivo McRobert
Peso Eq Wilks
Peso SQ P ST
55 160 120 200
60 160 120 200
65 162 121 202
70 164 123 205
75 167 126 209
80 171 128 214
85 175 131 219
90 180 135 225
95 185 139 231
100 191 143 238
105 197 147 246
110 203 152 254
115 209 157 262
120 216 162 270
125 223 167 279


Quello di 70Kg dovrà fare 126Kg e non 105Kg per essere forte come quello di 100Kg che dovrà fare 143Kg e non 150Kg. Come vedete, c’è sempre un bel divario, ma più contenuto, rendendo gli obbiettivi sfidanti per tutti.

A maggior ragione nello squat e nello stacco.

Se siete scettici, sappiate che se partecipaste ad una ipotetica gara di Powerlifting senza categoria, la classifica sui totali delle 3 alzate verrebbe fatta in questo modo, perciò non me la sto inventando io.

I numeri di McRobert pertanto rimangono validi e, anzi, vengono rivalutati.


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Ultima Modifica di IronPaolo : 23-03-2008 09:30 PM.
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paolo non c'è modo di ridurre un po' la larghezza??

è un po' un casotto così..
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E' il grafico al centro che spagina...
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Predefinito 23-03-2008, 11:38 PM


[quote][è un po' un casotto così../QUOTE]
concordo, ma l'ho letto cmq e concordo, aggiungendo ke io ho letto ke con l' allenamento fai molto di + del 30%....
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Predefinito 25-03-2008, 12:59 AM


Paolo litiga con la grandezza delle immagini, devo approntargli una funzione apposita
Per ora l'ho ridimensionata io.

Riguardo l'argomento, chiaramente si nasce predisposti alla forza, perchè questa dipende anche da caratteristiche strutturali determinate dai nostri geni.

Concordo anche con il pensiero che la genetica non deve essere alibi e che con l'allenamento puoi stracciare uno geneticamente mostruoso ma che non ha avuto l'adattamento ambientale, ovvero non si è mai allenato.

Quindi, in potenza ed a parità di condizioni, chi ha la genetica migliore è più forte, ma ciò non vale in sistemi eterogeni perchè cambiano le componenti ambientali.
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Predefinito 05-04-2008, 11:48 PM


mio fratello a 9 anni oggi per scherzo ha alzato 60kg di stacco...
tra un po' inizio a metterlo sotto
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Però il fattore forte a parità di peso corporeo o di forza relativa è importante ovviamente per il sollevamento pesi, ma non certo per il palestraro medio e non certo per il bodybuilding o pseudobodybuilding.
Cioé alla fine tizio ha un massimale di 125 kg di panca a 90 kg di peso corporeo e magari ti arriva in 4 anni ad un massimale di 160 kg ma pesandone 110.
Giusto per rendere più comprensibile questo discorso per chi non compete nel powerlifting ed ha come fine quello che hai detto.
Ovviamente aumentando di peso corporeo è molto più facile salire con i carichi rispetto ad uno che deve restare in una determinata categoria.
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Predefinito 06-04-2008, 02:54 PM


mica e' vera la cosa che se si aumenta di peso e' piu facile poi aumentare i carichi anzi chi fa le gare tipo pl cerca di evitarlo ... io ora che sono piu grosso fisicamente e peso di piu di un anno fa magari posso sollevare meno ... perche magari ho fatto allenamenti che non erano mirati al miglioramento della forza e all'incremento dei miei massimali
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Io non sono d'accordo perché su di me ho sperimentato il contrario. Cioé ovviamente col tempo, ma aumentando di peso riesco ad aumentare abbastanza bene anche i carichi, se invece dovessi restare in una categoria ad esempio HP o anche meno sarebbe molto più difficile.
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Lorenzo Lorenzo Non in Linea
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Predefinito 12-04-2008, 12:25 AM


Come sempre i tuoi interventi sono da incorniciare Paolo e mi trovi d'accordissimo

Lo schemino mistico è godereccio !
Ed è davvero estendibile a molto piu del nostro sollevamento pesi...

e intanto sticchiamo !

Wilks...Wilks mi lascia sempre dei dubbi...Wilks a mio parere funziona per i pesi alti/ massimi. Cioè, se è vero che la forza in uno stesso individuo, a parità di altre condizioni, è direttamente proporzionale all'aumento della sua ipertrofia (funzionale), è anche vero che se uno fortissimo che a 60kg fa 140 di panca (2.3BW) è fortemente improbabile (ripeto a parità d condizioni) che riuscendo ipoteticamente a raggiungere 120kg di peso possa fare 280kg...
Cioè intervengono al crescere del peso fattori limitanti ai quali il nostro corpo(anche con doping o quant'altro) deve sottostare, quali struttura ossea tendinea etc che trova limiti piu potenti rispetto ai benefici dell'aumento di massa...
E Wilks in questo ha il suo senso perchè se no brian siders (150kg di BW) per eguagliare i 345kg di squat di hooper a 75 di peso dovrebbe sollevarne quasi 700...(sempre secondo lo schema della forza relativa pura..).

Però guardando quei numeri Wilks non funziona secondo me con i pesi medio bassi. Se ci pensi: fare 120 (una bestia!) di panca a 55 e già un risultato d'elite ma non lo è 143 per nulla a 100...cosi come 126 per un 75 non possono essere paragonati neanche lontanamente ai 120 che dovrebbe fare il 55 (cioè x seguire il ragionamento sopra, 20kg di muscolo in piu, tra individui omogenei in termini d forza, devono valere ben piu d 6kg di variazione)...spero di essermi spiegato...cosa ne pensi? ...o mi è sfuggito qualcosa?

Ultima Modifica di Lorenzo : 12-04-2008 12:28 AM.
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IronPaolo IronPaolo Non in Linea
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ciao Lore!
Quello che dici è vero, e la statistica di Wilks, come tutte le statistiche, "fallisce" agli estremi.

Non mi ricordo bene, ma i coefficienti di Wilks intanto sono validi sul totale delle 3 alzate, anche se funzionano bene sullo squat. In altre parole, per la panca e per lo stacco hanno una deriva, ma non mi ricordo se per la panca avvantaggiano quelli pesanti e per lo stacco quelli leggeri o viceversa ah ah ah

Il problema è che le statistiche (non lo dico a te eh...) "fittano" i dati approssimando con una curva le osservazioni. Perciò sono delle medie.

La curva di Wilks è una esponenziale, ad esempio (molto meglio del polinomio di 5° grado da cui sono tirati fuori i coefficienti dato che una esponenziale è una curva "naturale" e un polinomio molto meno... ma sto divagando)

Meno i dati sono affidabili, meno le curve risultano valide in generale. Chi gareggia a 55Kg? Quanto influenza la maglia a 55Kg? Magari a 55Kg c'è il campioncino dei 75 di domani, magari a 55Kg gareggia il 20% del numero delle categorie 82.5... magari gareggiano persone che vogliono fare il record e sono dei 67.5 dimagriti da paura.

La verità, probabilmente, è nel mezzo, fra il Wilks e il peso relativo. Certo è che il Wilks funziona bene sui 70-90Kg permettendo un raffronto più sereno fra le performances. Altrimenti uno di 70Kg con 140 di panca (e sebbene siano rari, ci sono...) costringerebbe uno di 90Kg a fare 180Kg per eguagliarlo (e ce ne sono molti di meno)

Ciao!
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alexsurfer alexsurfer Non in Linea
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Quote:
Originariamente inviato da Lorenzo Visualizza Messaggio
Come sempre i tuoi interventi sono da incorniciare Paolo e mi trovi d'accordissimo


Wilks...Wilks mi lascia sempre dei dubbi...Wilks a mio parere funziona per i pesi alti/ massimi. Cioè, se è vero che la forza in uno stesso individuo, a parità di altre condizioni, è direttamente proporzionale all'aumento della sua ipertrofia (funzionale), è anche vero che se uno fortissimo che a 60kg fa 140 di panca (2.3BW) è fortemente improbabile (ripeto a parità d condizioni) che riuscendo ipoteticamente a raggiungere 120kg di peso possa fare 280kg...



Però guardando quei numeri Wilks non funziona secondo me con i pesi medio bassi. Se ci pensi: fare 120 (una bestia!) di panca a 55 e già un risultato d'elite ma non lo è 143 per nulla a 100...cosi come 126 per un 75 non possono essere paragonati neanche lontanamente ai 120 che dovrebbe fare il 55 (cioè x seguire il ragionamento sopra, 20kg di muscolo in piu, tra individui omogenei in termini d forza, devono valere ben piu d 6kg di variazione)...spero di essermi spiegato...cosa ne pensi? ...o mi è sfuggito qualcosa?
Uuuuuu, èil mio caso!!
Il ragionamento di Lore lo condivido, quindi il mio max a 102kg a 60kg vale molto di più di 130 a 75kg!
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allora pero c'e' da dire che quelli alti hanno difficolta di mettere massa e sono svantaggiati con le leve come la mettiamo con questi numeri allora ???
forza 70% genetica e 30% allenamento ... pensa se quello che ha un 70% enorme come forza si allena al massimo un mostro
nel senso di prestazioni eh
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Originariamente inviato da greatescape Visualizza Messaggio
allora pero c'e' da dire che quelli alti hanno difficolta di mettere massa e sono svantaggiati con le leve come la mettiamo con questi numeri allora ???
forza 70% genetica e 30% allenamento ... pensa se quello che ha un 70% enorme come forza si allena al massimo un mostro
nel senso di prestazioni eh
Quelli svantaggiati... sono svantaggiati

Però io ho visto fare tipo 240 di squat a uno che era quasi 2 metri, ero lì a pochi passi.

E ho visto persone assolutamente mostruose come genetica diventare Superman con l'allenamento. In altre parole, che tu sia svantaggiato o baciato dalla fortuna, allenati per bene e migliorerai. Di quanto... boh... non lo sai. Ma è questo che rende intrigante il giochino.
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Originariamente inviato da alexsurfer Visualizza Messaggio
Uuuuuu, èil mio caso!!
Il ragionamento di Lore lo condivido, quindi il mio max a 102kg a 60kg vale molto di più di 130 a 75kg!
se vabbé.... guarda che hai sbagliato i calcoli.........!
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