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Work in Progress Dove postare il proprio programma di preparazione atletica, le proprie esperienze, il proprio diario personale.
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All the Truth Member
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Età: 58
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14-07-2010, 01:47 PM
Ottimo humor proverò a fare motozapping nel mio giardino... |
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RealUncensoredMofo
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Età: 32
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14-07-2010, 02:54 PM
ahahha, mi fai fatto cadere dalla sedia Ti sei scordato di scrivere che per aumentare l'intensità del workout si può optare per dei terreni con una pendenza di più del 30% (come succede a casa mia) e magari del solo cocente di mezzogiorno |
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All the Truth Member
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Data registrazione: Sep 2009
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16-07-2010, 02:45 PM
Venerdi 16 luglio Mi punge vaghezza di aggiornare il diario con alcune osservazioni, non tutte di pertinenza ginnica. Stamattina passeggiando per Via Venti, quella che una volta era la via nobile dello struscio genovese, ho incrociato un pivello con una maglietta attilata, sulla quale campeggiava il marchio Corona's. Avevo sentito parlare di questa linea di abbigliamento, lanciata dal personaggio omonimo, nel docu-film Videocracy. Pensavo pero' fosse una esagerazione di comodo, un modo per l'autore di enfatizzare alcuni fenomeni sociali quali l'ossessione per i personaggi da rotocalco. Il pivello di stamattina, e la sua canotta, hanno dato alle immagini che avevo visto al cinema un a valenza diversa, immediatamente piu' autentica. Il confine tra licenza artistica e realta' si e' spostato di un poco verso la seconda, e non sono convinto che questa sia un fatto di cui rallegrarsi. Spero davvero di non farmi piu' male per un po' di tempo, perche' gli esercizi per la riabilitazione sono estenuanti. Tre serie da 25 ripetizioni di squat con 46 Kg sembrano abbordabili, almeno sulla carta, ma una volta che si mette sotto la sbarra si fa presto a cambiare idea. Raramente ho sudato tanto in cosi' poco tempo. Qualcuno si preoccupa da un po' di quello che mangio. In particolare, destano scalpore le tre uova crude che bevo ogni mattina. Per questo motivo, lo scorso Natale ho fatto le analisi del sangue per conoscere il livello di colesterolo. Ieri, a distanza di sei mesi, le ho rifatte. Ecco come sono cambiati i valori in questo intervallo di tempo (tutti i valori in mg/dl) Trigliceridi da 45 a 46 (range: 45 - 170) HDL da 67 a 56 (range: 35 - 75) LDL da 113 a 119 (range: 0 - 130) Colest. totale da 189 a 182 (range: 0 - 200) La catastrofe temuta dai preoccupandi di cui sopra non pare essere avvenuta. Per amore della scienza pero' ho deciso di tagliare le uova da tre a due al giorno per i prossimi mesi. Vedremo quando ripetero' le analisi quale sara' l'effetto sui valori misurati. Buona giornata. |
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All the Truth Member
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Data registrazione: Sep 2009
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16-07-2010, 03:12 PM
esatto sta leggendona delle uova a prima mattina mio padre e mia madre mi hanno rotto i co***ni per tipo 2 mesi e ora ho dovuto smettere di mangiare uova tutte le mattine perchè mi hanno assillato non sai quanto con il '' ti fa male ai reni'' '' il fegato '' ble bleh adesso credo proprio che ritornerò a mangiarle di mattina anche perchè la forza che danno è diversa da 2 toast al prosciutto e formaggio.... questa è la prova che la gente è ignorante e dice solo un mucchio di str***ate |
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All the Truth Member
Messaggi: 10,875
Data registrazione: Sep 2009
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16-07-2010, 09:33 PM
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Buona serata. |
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All the Truth Member
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Data registrazione: Sep 2009
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20-07-2010, 05:35 PM
Due osservazioni minime: - sulla prima pagina di Tuttosport c'e' la foto di un giocatore del Torino che fa squat al Multipower, con tanto di asciugamano arrotolato sulla sbarra - qui a Pinzolo la Juve e' partita, ed al suoposto e' arrivato al Catania. Sotto il tendone che fa da palestra, due postazioni Multipower. Il calcio e' lo sport piu' ricco e piu' seguito, e nonostante questo nemmeno in quell'ambiente si insegna ad eseguire uno squat corretto. Buona giornata. |
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(#487)
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All the Truth Member
Messaggi: 936
Data registrazione: Jun 2010
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21-07-2010, 02:10 PM
Non impazzisco per il calcio,ma hai notato la differenza delle gambe fra calciatori e rugbisti? C'e' una differenza abissale! |
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(#488)
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All the Truth Member
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Data registrazione: Sep 2009
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25-07-2010, 12:48 AM
Sabato 24 luglio. Le vacanze sono finite. Alla soffocante calura di Genova e' seguita una settimana ai piedi delle Dolomiti di Brenta, dove comunque faceva meno fresco di quanto mi aspettavo. Niente palestra, solo lunghe passeggiate e alcune corse a ritmo patetico, le prime da almeno un mese e mezzo. Curiosamente, sono calato di peso, direi ad occhio un paio di chili, ma aspetto il responso preciso della bilancia. Chiaramente, la panzetta e' rimasta tale e quale, ma anche questa non e' una novita'. Da domani di ricomincia. Partiro' con un po' di progressione lineare, ovvero il 3x5 che facevo all'inizio del diario; penso di poterlo portare avanti per due-tre settimane, prima di arrivare abbastanza vicino ai carichi precedenti da poter tornare al Texas Method. Parlando di carichi precedenti non si puo' ignorare il modo in cui ho terminato gli allenamenti prima di partire le vacanze: l'ennesimo infortunio, stavolta reiterato alla gamba destra, molto vicino al punto dove mi ero fatto male la volta prima. Questo ha generato parecchie commenti ed alcune domande, e a tutti provero' a rispondere nei prossimi paragrafi. Prima di tutto: sono sinceramente sorpreso dall'interesse che i miei infortunii hanno suscitato. Ancora di piu', sono stordito dai consigli, dagli auguri, dall'enorme benevolenza che chi legge questo diario continua a regalarmi ogni volta che mi faccio male. Sono manifestazioni di affetto, e non mi viene nome migliore, che mi sorprendono; tanto piu' che sono fatte a me, che sono un perfetto sconosciuto, e sono quindi genuine, e per questo ancora piu' inspiegabili. A tutti va il mio grazie sincero. Torniamo a bomba. Mi e' stato suggerito, ed e' un suggerimento sensato, di farmi vedere, di farmi esaminare la gamba per verificare l'esistenza di lesioni. Non lo faro', ed il motivo e' duplice: - ottenere un esame diagnostico e' un processo che richiede molto tempo e molto denaro. - anche avessi il tempo di trovarmi uno specialista di cui fidarmi (ricerca che dovrei condurre da zero), non penso che questi potrebbe darmi molte informazioni che gia' non conosco. Vediamo di elaborare un po' meglio i punti di cui sopra. In questo paese ottenere un esame diagnostico, in questo caso una ecografia o una MRI alla gamba, e' molto difficile. Il proprio dottore, quello che una volta si chiamava il medico della mutua, funge da porta di accesso unica a tutti i servizi del sistema sanitario nazionale. Quindi, a meno che il proprio dottore non autorizzi l'esame, non c'e' alcun modo di poterlo fare all'interno del SSN. Ed i medici di famiglia, da queste parti, sono molto restii a concedere l'autorizzazione per esami molto costosi, specie nei casi in cui la supposta lesione non inficia la qualita' della vita del paziente. Ok, volete un esempio: anni fa, giocando a pallavolo, ci tuffamo in due per prendere una palla bassa. Il mio compagno, urtandomi, mi sbilancio', ed io atterrai a braccio teso, scaricando tutto il peso sull'articolazione omero/spalla. Terminai l'allenamento senza problemi, ma il giorno dopo non riuscivo a muovere il braccio. Sei mesi dopo, sentibo ancora male a fare delle circonduzioni blande. Decisi quindi di andare dal mio medico, la prima volta che lo vedevo; gli spiegai il problema, gli dissi che sei mesi di dolori erano sufficienti, e gli chiesi di spiegarmi come fare ad avere una scan alla spalla. Lui mi guardo' come si guarda un deficiente, od un povero ingenuo che non ha capito nulla di come funzionano le cose. La summa del suo pensiero era: "Visto che ti fa male giocando a pallavolo, smetti di giocare a pallavolo per un po' ". Se io andassi adesso dal mio medico, dicendo "mi sono fatto due male due volte facendo squat", penso che la risposta sarebbe la stessa: "allora smetti di fare squat". In fin dei conti, cammino, salto, mi muovo, vado a lavorare senza problemi: la lesione che mi impedisce di caricare 100Kg sulla schiena non tange che lo 0.01% delle mie attivita' quotidiane. Il fatto che quello 0.01% sia molto importante per me e' un problema mio. Se il mio medico non lo ritiene necessario, la scan non la posso fare. E non posso nemmeno farmela pagare dall'assicurazione sanitaria fornita dal mio datore di lavoro, perche' l'assicurazione paga soltanto quello che viene autorizzato dal medico di famiglia. Potrei sempre andare da privato, spendendo 250 sterline per una MRI. Ma a quel punto, si passa al secondo problema: a chi la faccio vedere? La faccio breve: non conosco alcun medico di cui potrei fidarmi. In particolare, nessuno che coniughi la conoscenza delle lesioni muscolari alla capacita' di empatizzare con chi pratica una attivita' cosi' palesemente rischiosa come il tirare su della ghisa. Certo, un individuo del gnere si puo' trovare, ma e' un esercizio che penso richieda tempi davvero lunghi, durante i quali dovrei, per forza di cose, stare fermo. Ed anche lo trovassi, sono piuttosto sicuro di sapere gia' quello che mi direbbe questo medico speciale: caro il mio Principe, il tuo vasto mediale (o cos'altro passa da quel punto) e' ormai lesionato. Ti sei fatto male, non hai recuperato bene, hai fatto una ricaduta, ed ora quel muscolo non sara' mai piu' come prima. Quando andavo ancora alle superiori, piu' o meno ai tempi di Carlo Cudega, presi tre distorsioni alla caviglia sinistra nel giro di pochi mesi. Da allora ne ho aggiunte altre, tanto che ormai non le conto nemmeno piu'. Quella caviglia e' di vetro, e non c'e' piu' niente da fare. Quei tre infortunii ravvicinati, nessuno dei quali recuperato come si deve, hanno lesionato i lgamenti e tutto il resto in maniera irreversibile. Posso fare tutta la propriocezione e gli esercizi che voglio, ma una caviglia sana non l'avro' mai piu'. Quello che posso fare e' correre con attenzione al limite della paranoia, poggiare il piede in modo da ridurre la leva sulla caviglia, usare la massima concentrazione possibile per evitare di mettere in difficolta' quella particolare articolazione. Sono esattamente le stesse cose che posso fare per cercare di non rifarmi male sopra il ginocchio destro. Qui veniamo all'ultimo punto della mia riflessione: c'e' quasi sicuramente un errore tecnico alla radice del secondo infortunio. A questa conclusione sono arrivato andando in bagno. No, non e' una battuta: il movimento necessario per sedersi sulla tazza e' simile a quello necessario per eseguire uno squat corretto. In queste due settimane mi sono divertito a fare qualche esperimento di seduta: variando la larghezza delle gambe, l'inclinazione della schiena, lo spostamento del peso piu' o meno in avanti. Alla fine di questa maratona scatologica, la conclusione alla quale sono arrivato e' che non appena tendo a scaricare il peso in avanti, anche di un niente, sento subito il muscolo lesionato che protesta. Inoltre, piu' veloce mi siedo, maggiore e' la probabilita' di spostare il peso in avanti. In altre parole, penso che quel fottuto (si puo' dire fottuto ?) venerdi' mattina di due settimane fa, si e' verificata una catena di eventi che hanno portato al disastro: sono sceso troppo veloce, il che mi ha portato a scendere dritto, invece che indietro; il peso si e' spostato di poco sulle punte, ed il movimento risultante ha chiesto troppo ad un muscolo che era probabilmente recuperato solo al 95%. Il risultato e' noto. Ergo, quello che devo impormi di fare da domani e' di scendere piu' piano, e di accentuare per quanto possibile il sitting back. Cosa che probabilmente mi riesce abbastanza bene con carichi intorno al 90%, quelli cioe' dei quali riesco a fare i video, ma non quando arrivo al mio 5RM. Belin, quanta roba ! Mi scuso per la lunghezza esagerata di questo aggiornamento. Mi scuso anche se nonostante la dimensione torrenziale, qualche domanda e' rimasta comunque inevasa. Da domani, si ricomincia. Fino al prossimo stop, chiaramente. E non ditemi che mi porto sfiga da solo. Buona notte. |
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(#489)
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All the Truth Member
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Data registrazione: Sep 2009
Località: Lombardia
Età: 58
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25-07-2010, 08:02 AM
Ciao Principe ho letto tutto, -bellissimo il discorso sul Water (perchè non introdurre nei tuoi allenamenti il box squat per accentuare il sitting back?) -non tutti i medici di famiglia sono uguali -se ti serve la richiesta di un medico e troviamo un modo, io non ho problemi a fartela e non perchè sei IlPrincipebrutto, ma perchè clinicamente ha un senso fare un accertamento. Buona ripresa degli allenamenti |
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Moderatore Hollow
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Data registrazione: Dec 2008
Età: 37
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25-07-2010, 09:18 AM
Ciao Principe Quando ho letto l'episodio del medico, sono rimasto sconcertato ma come e' possibile che il tuo medico di famiglia si rifiuti di farti fare accertamenti per un dolore che ti porti dietro da un po!!!!!! Cmq Doc e' un grande, io mi farei dare una mano da lui perché e' assurdo pensare che se ho un dolore dovuto a qualcosa che gli piace fare, magari causato da qualcosa che non conosci ( come una lesione) ti debba portare a lasciarlo....... Inaccettabile...... Ciao e buon rientro dalle vacanze |
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(#491)
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All the Truth Member
Messaggi: 10,875
Data registrazione: Sep 2009
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25-07-2010, 04:53 PM
x Shade e Doc Prima di tutto, grazie per l'offerta, ma le complicazioni mi sembrano cosi' tante da rendere l'esercizio poco redditizio. Mi sono fatto male, e mi faro' male di nuovo, questo mi pare chiaro. Accetto la situazione, e va bene cosi'. Piu' in generale, capisco la vostra sorpresa di fronte alla situazione, perche' a suo tempo, quando ho preso contatto per la prima volta con questa realta', ero sorpreso anch'io allo stesso modo. Passare da un paese dove si prescrivono esami con facilita' a volte superficiale, ad uno nel quale gli esami si fanno solo in casi eccezionali e' un cambiamento davvero radicale. E' anche naturale considerare il modus operandi che si e' conosciuto per anni, dall'infanzia, come quello piu' naturale e corretto, e considerare quindi ogni deviazione come sbagliata e perversa. Il meccanismo e' generalizzabile a molte sfere dell'attivita' umana: si considera giusto quello che e' familiare, abituale, e sbagliato, o come minimo sospetto, quello che e' nuovo, o semplicemente diverso. Provate per esempio a convincere uno dei guerrieri della multipower della superiorita' dello squat libero, ed il concetto dovrebbe diventare lampante. Ecco, secondo me la parola chiave e' proprio questa: diverso. I medici di famiglia inglesi non hanno un metodo sbagliato, semplicemente un metodo diverso. La loro scuola medica usa dei protocolli di intervento che differiscono da quelli usati dai medici italiani. E' indubbio che alcune differenze sono probabilmente dovute a fattori esterni, specie legislativi; se un medico italiano fosse responsabile per un budget fisso da usare per tutte le prestazioni dei suoi assistiti, farebbe attenzione a non prescrivere esami inutili. Ma lo scopo finale, cioe' curare i propri assistiti nel migliore dei modi, e compatibilmente con i mezzi a disposizione, penso sia lo stesso. Vi faccio un altro esempio, che a me ha colpito molto. Avete 38 e mezzo di febbre, senza altri sintomi strani. Chiamate il dottore per un consiglio. A Roma, il dottore vi consiglia della Tachipirina, o un altro antipiretico. A Berlino, il dottore vi consiglia di non fare nulla, lasciando che i meccanismi di difesa del vostro organismo, di cui la febbre e' manifestazione, se la sbrighino da soli. A Londra, il dottore vi suggerisce di farvi un bel bagno freddo, per abbassare la temperatura. Pensate davvero che un paziente inglese morirebbe se non prendesse nulla, od uno romano resterebbe stecchito ad immergersi in una vasca di acqua fredda ? Eppure se raccontassi a mia madre che da queste parti la cura per la febbre alta e' un bagno freddo penso che verrebbe a prendermi e portarmi via di persona, lei che e' vissuta a contatto con pediatri per i quali oltre 37.2 bisognava intervenire. La conclusione e' che forse non c'e' un metodo giusto. Ci sono come minimo diversi metodi, alcuni dei quali funzionano su un soggetto specifico. Nel mio caso, e qui torniamo all'inizio del discorso, puo' benissimo essere che fare un esame non aggiunga niente di nuovo ad una situazione gia' definita. Ed ora passiamo alla ghisa, altrimenti questo rischia di diventare un blog di filosofia, invece che un diario di allenamento. Domenica 25 agosto 2010 E si ricomincia ! la bilancia dice quasi 2 Kg in meno, anche se ad occhio pensavo di aver perso ancora di piu'. Come detto, parto con un po' di progressione lineare, tenendo due giorni di intervallo tra un allenamento e l'altro. (Peso x reps x serie. Peso in libbre. 1Lb ~.44Kg) Squat 40 x5 x2 90 x5 130 x5 140 x5 150 x5 160 x5 x3 (70 Kg) Pensavo di poter fare di piu', ma le gambe erano di un'altra opinione. Va bene lo stesso. Press (Military) 40 x5 60 x5 80 x5 90 x5 95 x5 x3 (41.5 Kg) Qui invece sono riuscito a fare quello che mi aspettavo. Deadlift 120 x5 150 x5 180 x2 210 x2 220 x5 (96.5 Kg) Carico prudente, c'era probabilmente spazio per 10 libbre in piu', ma cominciavo ad essere stanco. Buona giornata. |
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All the Truth Member
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25-07-2010, 09:10 PM
Interessanti le peculiarità che enunci. Anche in italia , da alcuni anni, i medici di famiglia sono responsabili delle spese che fanno effettuare al Sistema sanitario nazionale, sia come farmaci che come ricoveri che come visite specialistiche e accessi al pronto soccorso. Se si sfora oltre certi livelli, si viene inquisiti dalla Guardia di Finanza per il reato di iperprescrizione. Però facendo il medico (cioè curando seriamente in prima persona i pazienti) e non lo scribacchino copiaricette, non si sfora. Buona ripresa! |
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(#493)
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All the Truth Member
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26-07-2010, 04:03 PM
Quote:
Grazie mille. Oggi leggero lavoro cardio. 4 minuti di vogatore con schema Tabata (20 secondi forte, 10 secondi riposo, ripetuto 8 volte). Dopo congruo riscaldamento, of course. 5 serie da 3 dips Buona giornata. |
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(#494)
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All the Truth Member
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Data registrazione: Sep 2009
Località: Lombardia
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26-07-2010, 07:45 PM
Si, si chiama "carico assistibili pesato" ogni paziente ha un "peso" diverso nel computo complessivo in base all 'età, alle invalidità, alle esenzioni per patologia ecc. |
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(#495)
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All the Truth Member
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Data registrazione: Sep 2009
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27-07-2010, 02:40 PM
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