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Work in Progress Dove postare il proprio programma di preparazione atletica, le proprie esperienze, il proprio diario personale.
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Power Doctor -[]-----[]-
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07-03-2012, 03:39 PM
ciao milo dopo aver visto il video sull'analisi dei sollevamenti olimpici fatta dal prof. Colli mi sono convinto della bontà del lavoro in semipiegata che faccio io (che non ho finalità agonistiche nella pesistica) ma nutro dei dubbi sull'effettiva utilità di un lavoro di questo tipo per te, visto che, statistiche alla mano, l'elemento vincente nell'esercizio di slancio (ma anche in quello di strappo) sembrerebbe essere la capacità di "andare sotto" il bilancere + della capacità di imprimere accelerazione allo stesso (e quindi aumentandone la fase di volo) probabilmente questo tipo di esercitazioni possono avere una certa utilità nella costruzione della prima fase della tirata ma forse il grosso del lavoro tecnico dovrebbe essere dedicato al movimento da gara vero e proprio d'altronde stai già utilizzando degli esercizi di "potenziamento" (squats e stacco) |
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All the Truth Member
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07-03-2012, 03:43 PM
Infatti, lo penso anch'io e a quanto pare ne ho la conferma con la pratica, grazie per avermi esposto il tuo pensiero al riguardo. E' un'analisi disponibile in rete o l'hai vista di persona ad un seminario? |
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Power Doctor -[]-----[]-
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07-03-2012, 04:11 PM
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All the Truth Member
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07-03-2012, 05:04 PM
Ti ringrazio per il regalo, purtroppo non riesco ad aprire le pagine, credo che il mio antivirus me lo impedisca forse a causa di un virus nel sito . |
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Power Doctor -[]-----[]-
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07-03-2012, 05:40 PM
ti consiglio di trovare il modo di aprire quelle pagine :P |
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All the Truth Member
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07-03-2012, 05:53 PM
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IE invece non ce la fa. Magari a casa provo con Chrome, che di solito legge quasi tutto. buona serata. |
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All the Truth Member
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07-03-2012, 06:00 PM
In effetti ho IE, questa sera provo a scaricare un diverso browser con un altro pc. |
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All the Truth Member
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08-03-2012, 11:24 AM
Ho visto i due video. La conclusione non si discute, ma c'e' una parte che secondo me e' stata trascurata, o spiegata in maniera non ottimale. Secondo le rilevazioni fatte, gli atleti medagliati imprimono al bilanciere una accelerazione inferiore e quelli piazzati subito dopo. La conclusione che il relatore trae e' che i medagliati non sono piu' forti, ma semplicemente piu' veloci. Come detto, la conclusione non si discute, e le misurazioni dei tempi presentate nel secondo video parlano chiaro. Il relatore dimentica pero' che la minore accelerazione dei medagliati e' dovuta anche, almeno in parte, al fatto che per questi atleti il bilanciere pesa di piu'. Forza = massa x accelerazione; ne consegue che a parita' di forza, una massa maggiore non puo' che subire una accelerazione minore. Tradotto in pedana: presi due atleti identicamente forti, quello che ha il bilanciere piu' pesante imprimera' per forza di cose una accelerazione minore. E' quindi sbagliato concludere che un atleta che imprime minor accelerazione e' necessariamente meno forte, come mi sembra venga fatto; occorre considerare la massa del bilanciere. Nell'esempio portato alla fine del secondo video, si vede che l'atleta con 87Kg di strappo imprime una accelerazione maggiore di quanto riesca a fare l'alteta medagliata, con 107Kg. Ma sono pronto a scommettere che se andiamo a moltiplicare l'accelerazione per la massa del bilanciere nei due casi, si trovera' che per l'atleta medagliata il risultato e' maggiore. L'atleta da 107Kg quindi vince non solo perche' e' piu' veloce, ma anche perche' e' piu' forte. Buona giornata. |
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All the Truth Member
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08-03-2012, 12:58 PM
Principe il tuo ragionamento mi pare corretto: perciò sarebbe interessante rifare lo studio con atleti che alzano lo stesso peso e non pesi diversi |
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All the Truth Member
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08-03-2012, 01:02 PM
Giovedì 8 marzo 2012. (Mattina) 1) Clean & jerk: serie di avvicinamento; (81%)75x(1+1; 1+2; 1+3; 1+3; 1+3; 1+3). 2) Girata completa: (81%)75x3x3. 3) Stacco: serie di avvicinamento; (76%)110x2x5. 1) Nello slancio solita difficoltà nella spinta, anche se trovo la calibrazione del carico/ripetizioni buona, tuttavia mi trovo bene con questa programmazione e vediamo cosa ne esce nel prossimo periodo. 2) Girata di completamento del volume necessario, fatte senza difficoltà e con sufficiente anticipo dei gomiti rispetto all’incastro. 3) Durante il precedente esercizio mi si è aperto un taglio alla base del pollice e per precauzione ho usato i cinturini. Video con una serie finale di slancio ed una di girate: |
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All the Truth Member
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08-03-2012, 01:19 PM
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L'atleta veloce è quello che ci mette meno tempo ad infilarsi sotto al bilanciere, realizzando una minore differenza in altezza tra il punto d'incastro e il punto di massima altezza raggiunta dal bilanciere, riuscendo comunque a sfruttare il rimbalzo per uscire dalla buca con il minore dispendio di energie. Io sono uno scarso ma nel mio piccolo mi è capitato di fare una girata al limite e di fermarmi nella buca perchè non sono stato abbastanza veloce. Anche chi ha poca differenza tra un power clean ed un clean completo è perchè non è abbastanza veloce nello scendere sotto. Non ho dati sufficienti per fare una statistica ma secondo me, un altleta che in allenamento dedica un'uguale attenzione ad entrambi i movimenti, è veloce quando il suo clean è superiore al power clean di almeno un 15% e più si alza questa % e più lo è perchè non ha bisogno di far salire molto il bilanciere per incastrarlo e risalire da una piena accosciata. |
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All the Truth Member
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09-03-2012, 10:36 PM
Venerdì 9 marzo 2012 (Pomeriggio) - 20' di corsa. Premessa: all'età di 14 anni volevo fare il maratoneta e da autodidatta correvo ogni volta che ne avevo la possibilità. Dopo due anni la passione si è estesa a tutta l'atletica leggera e mi sono iscritto ad una società sportiva che mi ha prima utilizzato nella staffetta veloce, poi nel lungo e infine nell'asta sempre con risultati piuttosto mediocri. Morale: in quel periodo nessuno mi ha mai parlato di come usare i piedi ed io non ho mai considerato che ci fosse una tecnica precisa nel farlo. Nei vent'anni successivi non ho quasi mai più corso, anche perchè la cosa mi procurava fastidi alla schiena ed alle ginocchia, dirottando le periodiche esperienze di attività aerobiche per lo più alla camminata, che ho imparato ad apprezzare. Oggi, dopo aver letto un articolo dal titolo Vuoi correre? Parliamone..., sono rimasto folgorato dalle spigazioni date sulla tecnica dell'appoggio (magari scontate e banali per molti ma assolutamente nuove per me) e non ho resistito alla tentazione di provare. Ebbene ho fatto una corsetta di venti minuti e per la prima volta ho avuto una sensazione completamente diversa della mia postura nel gesto, senza fastidi alle articolazioni. Forse è presto per esultare, magari è solo l'entusiasmo di una scoperta (e domani pagherò con gli interessi visto l'indolenzimento che sto già accusando ai polpacci), ma voglio darmi una seconda possibilità nel riconsiderare la corsa. |
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All the Truth Member
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10-03-2012, 10:33 AM
tienimi aggiornato sui tuoi progressi nella corsa: io in effetti sono stato fisicamente progettato per correre.....poi non so perchè in questi ultimi 2 anni mi sono incaponito su questa cosa del powerlifting... |
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(#1769)
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All the Truth Member
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10-03-2012, 03:23 PM
Sabato 10 marzo 2012. (Mattina) 1) Strappo dai blocchi: serie di avvicinamento; (81%)55x3x2; 55x2x3. 2) Panca: serie di avvicinamento; (80%)72,5x2x6. 3) Squat: serie di avvicinamento; (84%)105x(1; 2; 3; 4; 4). 1) Nello strappo dai blocchi ero partito con l’intenzione di lavorare in triple ma ero più stanco del previsto ed ho preferito proseguire con doppie ripetizioni, inoltre non avevo la fotocamera per vedermi tra le serie ed alcuni incastri un po’ avanti mi hanno infastidito la spalla sinistra. Il lavoro dai blocchi mi procura sempre del timore e per non rischiare decido di abbandonarlo e passare al completo da terra. 2) Nella panca mi sono focalizzato nel non perdere neppure un millimetro di adduzione delle scapole, al di là della ricerca tecnica del gesto è l’unico modo per salvaguardare la sicurezza del cingolo scapolo-omerale. 3) Nello squat non potevo fingere di non sentire l’indolenzimento dovuto alla corsa di ieri ma per fortuna si è fatto maggiormente sentire nei polpacci e un po’ nei femorali () ma quasi nulla sui quadricipiti. Per il momento intendo iniziare con due sedute alla settimana restando attorno alla mezz’ora, senza cronometro e cardiofrequenzimetro, prestando attenzione alla postura ed alla respirazione nasale. L'unica priorità è l'acquisto di una scarpa perchè quelle da walking sono troppo pesanti e quelle usate ieri non sono il massimo (anche perchè le ho dagli anni delle superiori): Da quanto ho letto pensavo di orientarmi verso una scarpa da corsa "naturale" come le asics serie 33: http://asics2-production.s3.amazonaw...large.jpg?2011 |
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(#1770)
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All the Truth Member
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12-03-2012, 02:05 PM
Lunedì 12 marzo 2012. (Mattina) 1) Slancio completo: serie di avvicinamento; (76%)70x2x5. 2) Stacco: serie di avvicinamento; (85%)123x(1; 2; 3; 4; 4). 3) Squat frontale: serie di avvicinamento; (77%)85x2x5. 1) Nello slancio, anche se fatto con oltre 20 kg meno del mio massimale attuale, fare serie da due ripetizioni di accosciata completa comporta il suo impegno al quale mi devo abituare. Nella girata ho cercato maggiormente velocità nello scendere sotto il bilanciere mentre nella spinta ancora non sono soddisfatto per la tendenza di avanzare la gamba anteriore. 2) Nello stacco ancora una volta ho dovuto usare i cinturini, per via di un taglio nella mano destra, che non mi permettono di posizionare i piedi restando in piedi ed anche la schiena sento che non ha la stessa tensione di quando impugno a mano nuda. 3) Nello squat frontale ho preferito indossare la cintura perché dopo lo stacco la sentivo affaticata. |
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