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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito Boomerang - 20-05-2012, 09:59 PM


Ancora non sono in grado di descrivere tutta la mia ossessione, la mia malattia, il mio disturbo senza essere troppo prolissa. Come descrivere l'essenza di una intera esistenza, è molto complesso farlo.

Scrivo qui stasera, in un'atipica serata di maggio, mentre la stufa è accesa e la pioggia batte sugli scuri delle mie finestre, e fuori l'aria è quasi novembrina, per registrare l'episodio che mi è successo oggi.

Io ho, anzi avevo, moltissime foto "diagnostiche" del periodo del dimagrimento, della magrezza, della magrezza estrema e del recupero della forma fisica. Le ho date tutte a Lorenzo, cancellandone ogni copia dal disco fisso del computer. Erano foto tutte "posate", in cui magari tendevo la (scarsa) muscolatura, il viso era comunque consapevole, la luce era scelta, insomma, erano foto consapevoli. Foto che mostravano sì un corpo di un certo tipo, però non come questo corpo era spontaneamente.
Non le ho più volute, iniziavo a guardarle con una nostalgia preoccupante.

Sapevo di avere delle foto del 6 settembre 2008, giorno di un raduno del gruppo motociclistico cui apparteneva il mio ex fidanzato, le avevo viste per l'ultima volta circa un anno dopo, poi avevo comprato il mac e le avevo perdute, così credevo, con il vecchio pc dall'hard disc irrecuperabile.

Erano foto che mi ritraevano con altre persone, anche inconsapevole. Quello è stato il giorno in cui la bilancia ha segnato il peso minore in assoluto, 10 kg e 400g meno di oggi.
L'ultima volta che le avevo viste mi ero resa conto di cosa fossi in quelle foto.
Ricordo OGNI sensazione nel salire sulla bilancia quel giorno, nonostante avessi già iniziato i primi colloqui al centro DCA.
Ricordo che mi ero spaventata nel vedermi così, e l'ultima volta che le avevo viste ero comunque sempre molto magra.

Avevo ritrovato una chiavetta USB che non riuscivo più ad aprire. Oggi per curiosità l'ho fatta mettere a Lorenzo nel suo pc. Era per via di un virus se non potevo aprirla.

A volte credo che le cose accadano per un motivo, come se una qualche entità volesse proteggerci.

Ieri e oggi, tra parentesi, due di quelle giornate da sbattere la testa contro il muro. Senza apparente motivo da ieri dopo pranzo (non avevo mangiato troppa verdura, avevo solo fatto colazione molto presto e pranzato molto tardi, arrivando a pranzo piuttosto affamata) ho iniziato ad avere i "miei" soliti gonfiori, con i dolori e i crampi uniti a "blocco intestinale", cosa che perdura anche ora.
Malessere totale, nonostante non abbia mangiato troppo (anzi, molto meno del solito) né troppi vegetali.

Apriamo la chiavetta con Lorenzo, vedo la cartella "Raduno Malaria 2006-2008" e lì per lì non capisco, Lorenzo ne apre una...

ECCOLE. Erano quelle foto lì. Scoppio a piangere e a urlare, il mal di pancia mi da' una fitta tremenda, mi abbandono nell'abbraccio di chi, incredulo, non mi aveva mai vista IN QUELLE CONDIZIONI. Non lo sapevo, non ricordavo che fossero lì, pensavo che non le avrei più potute vedere.

I miei genitori quel giorno vennero là a farci compagnia e aiutarci a servire i pasti al raduno, non so come potessero sopportare la visione della loro figlia ridotta a ombra. Allo stesso modo il mio ex, che a modo suo mi amava. Anzi mi adorava. Anzi tutti mi amavano, amici compresi. L'amore mi avvolgeva ma non poteva toccarmi, l'amore era impotente di fronte alla mia discesa agli inferi. Ero intoccabile, mi rendevo intoccabile.

Ho avuto un attacco di panico, o meglio lo avrei avuto se fossi stata sola oggi. Ma non lo ero.
Decidiamo insieme di guardare tutte le foto. Poi Lorenzo le avrebbe messe insieme alle altre che gli avevo dato, cancellandole dalla chiavetta. Così abbiamo fatto.

Foto dopo foto ricordavo quella me stessa. In una foto sorrido. Per meglio dire provo a sorridere. Il viso scavato, le occhiaie, la pelle spenta.
"Amore non riuscivi nemmeno a sorridere, ti faceva fatica anche fare quello."

Forse lui non ha pianto perché già ero giù io.
Poi appaiono 2 foto del 2006, il I Raduno (nel 2007 saltammo credo), in cui ero ancora pienotta, mi allenavo, ci stavo attenta ma ancora lo spettro era lontano. A essere sincera, a posteriori posso affermare con certezza che già ci stavo dentro, ma molto sottilmente.

Bracciotte pienotte, sederotto, capelli lucidi, viso luminoso, lì Lorenzo (sebbene in quelle foto fossi più giovane e più grassottella) mi ha riconosciuto. Ho sorriso anche io nel guardarle.

Le altre mi fanno pensare all'abisso.
Mi è tornato tutto indietro come un boomerang, mi hanno colpito, quelle foto intendo, con una violenza che non avrei mai creduto.
Avevo solo un vago ricordo della mortificazione che avevo fatto a me stessa. Oggi mi lamento, vedo le mie braccia, le mie gambe, tutto troppo ingombrante e poco muscolarmente definito, ma il problema è che quando vai "oltre" e ti vedi in un certo modo, poi una situazione (come la mia oggi) comunque di tono muscolare superiore alla media delle donne della tua età (e anche di molte delle più giovani) ti sembra assimilabile a uno stato di assenza di forma.

Non ho parole precise per definire la sensazione che ho provato quando ho visto quelle foto, in particolare quelle in cui non sapevo di essere fotografata.

Una larva.
Una larva che si trascinava, cui nessuno poteva dire nulla altrimenti tutta la violenza di cui era capace si sarebbe scagliata contro il suo interlocutore per difendere quel corpo spaventoso.

Una tale aberrante violenza alla natura del corpo umano è la punta di un iceberg che, come un albero secolare, ha radici profondissime nel terreno. Le problematiche alle spalle di chi soffre di questi disturbi è commisurata alla violenza fatta al corpo. Nessuno si farebbe così male per futili motivi. E' una sorta di protezione da altro, direi un'ossessione protettiva, che nel contempo include un urlo straziante di richiesta di aiuto.

Non possono essere c@g@te.
Chi pensa che lo siano senza sapere la storia di una persona dovrebbe imho sciacquarsi la bocca, anzi sciacquare la tastiera prima di dirlo. La ragazzina che vuole fare la modella farà la dieta del minestrone, perderà 5 kg poi si stuferà e andrà con le amiche a mangiarsi il gelato dicendo "chi se ne frega!", magari avendo sempre il cruccio del chilo in più, ma di certo non si ridurrà a una larva se non ha un qualche disagio importante alle spalle.

La mia dottoressa mi disse che avrei potuto sviluppare qualsiasi altra ossessione, il fatto di avere un disturbo alimentare dipendeva dalla mia non neutralità vs cibo, mia e della mia famiglia. Ma un disagio importante alle spalle c'era.

Una larva che "sorride", che si trascina e annusa il cibo che serve agli avventori del raduno, lo annusa e non lo mangia, poi si nasconde dietro al tendone e mangia di nascosto verdure grigliate scondite e un po' di petto di pollo, perché si vergogna a far vedere che è debole, che mangia. Si vergogna perché non è perfetta, ha fame.
Una larva che dall'obiettivo gridava aiuto.

Mi ha gridato aiuto anche oggi, un po', io credo.
Lorenzo guardava quelle foto con un senso di disarmo, un po' come oggi mi vede contorcermi dai dolori di pancia, oppure mi vede sempre con la calcolatrice del cellulare aperta ai pasti, che aggiungo l'apporto calorico di ogni cosa io metta in bocca aggiornando il totale giornaliero in tempo reale.
Mi guarda e non sa cosa fare, non sa come fare.
Io so molto, ho molti strumenti dai 3 anni di terapia con il team che mi ha seguito. Ma bene non sto. Mi gestisco, a volte bene, ultimamente male, ma bene non sto. Se sono un po' serena, se vedo qualcosa nel futuro, beh l'ho già scritto più volte il motivo.

Lorenzo mi tiene a galla. Il nostro progetto mi tiene a galla. La prospettiva del futuro mi tiene a galla.

Se non ci fosse tutto questo, probabilmente ritornerei nello stato semidepressivo di 2 inverni fa. Andrei comunque avanti, ma senza alcun entusiasmo. Diciamo una larva non sottopeso...

Oggi quel boomerang mi ha colpito in piena faccia. E' stato uno schiaffo. E' così chiaro che quelle foto non avrei dovuto vederle più... ma se le ho viste oggi, forse è quella parte di me, così vulnerabile, che chiede di nuovo aiuto. Perché non sarò più 47.6 kg ma 58 (che numero pesante...

C I N Q U A N T O T T O )

ma comunque non mi tratto bene nemmeno ora.

Prendermi cura per me è sempre nei confronti dell'altro, come se non necessitassi io di prendermi in braccio e cullarmi. Merito in fondo anche il mal di pancia continuo.

Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

Sopportazione in silenzio. Alla fine questo io penso. Se sto male è colpa mia. Tutto mi si ritorce contro, e vita è sacrificio.

Oggi però è come se fossi uscita da me stessa e mi fossi chiesta aiuto . Ora bisogna vedere come rispondere a questa richiesta.

Buonanotte a chi avrà avuto la pazienza di leggere i miei deliri.



Ultima Modifica di Acid Angel : 20-05-2012 10:10 PM.
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Predefinito 21-05-2012, 01:04 AM


Quote:
Originariamente inviato da Acid Angel Visualizza Messaggio
Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.


Oggi però è come se fossi uscita da me stessa e mi fossi chiesta aiuto
Bè mi sembrano due punti importanti, entrambi, no?

Il primo scaturirà anche da un istinto masochistico, però a mio avviso è una presa di consapevolezza sana. E' importante pensare che siamo noi che decidiamo di stare male. Dicendo che "noi" decidiamo di star male non voglio essere semplicistico, capisco che "noi" è un concetto che è poco legato alla nostra volontà, perché "noi" o "io" è in realtà una moltitudine di cose.
Però.........questo in realtà è falso. Nel senso che secondo me la volontà alla fine dei giochi riesce a imporsi sul resto. Anzi, deve imporsi sul resto. Ed è quello che piano piano forse stai facendo, stai trovando il coraggio di imporre il tuo diritto a stare bene.

Però io non vorrei sbagliarmi ma mi pare di intravedere il motivo per cui questo coraggio si è faticato e si fatica così tanto a trovarlo...non credo di sbagliarmi perché è stato la causa anche del mio totale smarrimento

Buonanotte
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Lorenzo Lorenzo Non in Linea
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Predefinito 21-05-2012, 03:10 AM


ciao Giulio

Quote:
Però io non vorrei sbagliarmi ma mi pare di intravedere il motivo per cui questo coraggio si è faticato e si fatica così tanto a trovarlo...non credo di sbagliarmi perché è stato la causa anche del mio totale smarrimento
perchè non ti spieghi meglio ?

-------

Ho provato a scrivere calandomi nella mente di Vale. Poi ho deciso di non proseguire. E'qualcosa di molto doloroso. Per lo meno non lo posto stasera. C'è già abbastanza da leggere e soprattutto da capire con quello che Vale ha appena scritto.

Voglio però postare questa foto freschissima:



Fragile, come quel papavero...

...Eppure capace di esprimere fermezza, catturare e restituire ancora gli ultimi raggi di sole della giornata, con quella tua rara eleganza che è tutta racchiusa nelle spalle e in quello sguardo.
Ecco voglio rilanciare con queste parole a questa giornata che è andata un pò "così". Forse quelle foto erano una prova.

Ma adesso, però, ci sono e ci saranno nuove foto. Tu non sei più quelle foto che hai visto oggi.
Ora, anche nei momenti di difficoltà, tu sei capace di ridere con un'energia che nulla ha a che fare con quella "larva" di allora.
E' sufficiente che ti concentri su questa persona che sei capace di essere oggi, a prescindere da tutto e da Tutti.
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  (#754)
spike spike Non in Linea
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Predefinito 21-05-2012, 11:23 AM


Ti leggo sempre
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  (#755)
PO-OL PO-OL Non in Linea
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Predefinito 21-05-2012, 11:35 AM


Quote:
Originariamente inviato da spike Visualizza Messaggio
Ti leggo sempre
Ciao acid, anchio ti leggo spesso.
Credo sia importante sottolinearlo, come ha fatto il buon spike, perchè spesso uno si mette a nudo sul forum e il non ricevere risposte può sembrare che gli altri utenti se ne freghino...
Non è così, ma "è" che spesso la cosa migliore che si può fare è un abbraccio -seppur virtuale- e darti il tempo di elaborare le cose.


Quote:
Originariamente inviato da Lorenzo Visualizza Messaggio
Ma adesso, però, ci sono e ci saranno nuove foto. Tu non sei più quelle foto che hai visto oggi.
Ora, anche nei momenti di difficoltà, tu sei capace di ridere con un'energia che nulla ha a che fare con quella "larva" di allora.
E' sufficiente che ti concentri su questa persona che sei capace di essere oggi, a prescindere da tutto e da Tutti.
Credo che questo sia il fulcro di tutto
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  (#756)
DesperateGymwife DesperateGymwife Non in Linea
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Predefinito 21-05-2012, 12:43 PM


Anche io ti leggo sempre, ma vivendo cronicamente in ritardo su tutto devo ancora postare la mia risposta ai tuoi post di dieci giorni fa...
Come scusa ho che ti leggo in ufficio, e non posso passare troppo tempo a cazzeggiare rischiando il licenziamento.

A dir la verità, non aggiorno neanche più il mio diario sempre per lo stesso motivo, tante volte avrei voglia di scrivere ma poi non trovo il tempo per farlo (un po' come l'allenamento, insomma...)

Ora poi sono senza internet da una settimana per via del cambio del gestore, che palle...

Ultima Modifica di DesperateGymwife : 21-05-2012 12:45 PM.
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  (#757)
GiulioWL GiulioWL Non in Linea
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Predefinito 22-05-2012, 12:40 AM


Quote:
Originariamente inviato da Lorenzo Visualizza Messaggio
ciao Giulio
perchè non ti spieghi meglio ?
Certamente.
Anzitutto vorrei dire con chiarezza che su un Forum le discussioni sono inevitabilmente diverse da un contatto reale. Cioè, se ci pensate è come se si parlasse davanti a tutti ma con visibilità ridotta dal fatto che è un forum virtuale. Perciò è parecchio strano: ci si sente liberi di esprimersi come in un diario segreto però in realtà si sta comunicando ad altri. Però allo stesso modo io credo che si debba accettare questo tipo diverso di comunicazione anche in un altro senso, quindi anche accettare il fatto che vengano dette delle cose che in un discorso face-to-face farebbero dire: "come ti permetti?" o "Chi ti credi di essere?", ecc. ecc. Perché? Perché il forum è un luogo di condivisione ancor prima che di discussione, e quindi quello che si dice di altri è in realtà riferito a noi stessi, a ciò che riconosciamo negli altri di noi stessi.

Fatta questa premessa, ti dico come la penso, e sarò sincero.

Quote:
La ragazza carina, fortunata, laureata con il max dei voti a 23 anni, col bel culetto, felicemente(???) fidanzata, con il lavoro che le piace, un visino delicato, una famiglia unita, una vita davanti...
Prendo spunto da questa frase. Devo dire che mi immaginavo una situazione simile...perché una persona per voler perdere molte cose, deve aver avuto tutto, e di fatto niente.
Sono duro.........si, ma lo sono perché penso che tu questo lo abbia capito già.
E sono cinico perché anche io a 21 anni ero molto soddisfatto di me stesso, avevo avuto molte cose dalla fortuna e tante ma tante me le ero guadagnate col sudore della fronte...e poi? Cos'è successo?

Perché una persona così lanciata poi si perde? Bè io credo che sia un pò quello che succede ai miliardari che decidono di mollare tutto e diventano dei senzatetto. Ma questo lascia il tempo che trova, questo è un sintomo, proprio come l'anoressia. Ma qual è la causa? Sicuramente l'intelligenza, la sensibilità e la profondità non comuni. Però............

Mah, io penso sia quella che hai individuato tu:

Quote:
Forse se fossi stata una disgraziata senza famiglia, senza lavoro, se avessi dovuto rimboccarmi le maniche per davvero, ah se mi sarei dimenticata del disturbo alimentare! Viene da pensare così, lo so. Ma a volte anche la Figlia di papà, se vuole capire chi è, se non vuole soccombere al suo modello, fa' in modo di trovarsi nella condizione di non chiedere aiuto, di cavarsela sempre e comunque da sola.
E nella domanda c'è la soluzione secondo me. La supponenza.
La stessa supponenza che ti ha fatto pensare che tu non potevi avere un problema.

La stessa supponenza per cui chiedevi aiuto con l'anoressia perché eri sola però se qualcuno toccava il tasto dolente lo azzannavi alla gola.


Perché mi permetto di dirti questa cosa così pesante............perché in realtà questa supponenza in gran parte non è colpa tua.

E tu l'hai capito secondo me, così come lo capii io. Avevi capito che, con la tua famiglia che ti schermava, avevi costruito un bel castello si, ma di carta, e sulla sabbia.

E così hai deciso di demolire tutto.

E poi? E poi è dura, molto più dura, perché rimane la supponenza, però il castello di carta si è deciso di demolirlo, lo schermo della famiglia si è deciso di strapparlo. E quindi? Quindi è durissima, peggio pure che per gli altri a quel punto.

Ma poi si ricostruisce tutto, piano piano.

Per chiudere, riscrivo quello che ho detto prima:

il forum è un luogo di condivisione ancor prima che di discussione, e quindi quello che si dice di altri è in realtà riferito a noi stessi, a ciò che riconosciamo negli altri di noi stessi.

Perciò magari non ho capito un cavolo di te e del tuo disagio, magari non ne ho presa una, però l'importante è che si sia creato uno spunto di riflessione e di discussione, magari utile.........chissà?

Ciao
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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 22-05-2012, 10:55 AM


Ciao Giulio,

Quote:
Originariamente inviato da GiulioWL Visualizza Messaggio
Certamente.
Anzitutto vorrei dire con chiarezza che su un Forum le discussioni sono inevitabilmente diverse da un contatto reale. Cioè,(...) anche accettare il fatto che vengano dette delle cose che in un discorso face-to-face farebbero dire: "come ti permetti?" o "Chi ti credi di essere?", ecc. ecc. Perché? Perché il forum è un luogo di condivisione ancor prima che di discussione, e quindi quello che si dice di altri è in realtà riferito a noi stessi, a ciò che riconosciamo negli altri di noi stessi.

Diciamo che su questo mi trovi solo parzialmente d'accordo; molti usano lo schermo per nascondersi e usare toni che nella vita reale non si permetterebbero mai di utilizzare, sentendosi protetti dal virtuale. Non è ovviamente il tuo caso, ma a mio parere occorre SEMPRE avere il senso della misura, del rispetto anche su una piattaforma di questo tipo. Più volte mi è capitato di confrontarmi con "leoni" virtuali che poi all'atto pratico erano agnellini.

Vero, un forum è luogo di condivisione, ma in uno spazio come il diario uno scrive soprattutto per sé oltre che per condividere. Diciamo che in generale su un diario (per lo meno io) mi approccio più "in punta di piedi" rispetto al resto del forum, perché trattasi di dimensione più privata.


Fatta questa premessa, ti dico come la penso, e sarò sincero.
Fai benissimo. Tra l'altro io personalmente non ti avrei chiesto una maggiore chiarezza, perché avevo più o meno capito cosa sottendesse il tuo post precedente, e con questo le cose si sono fatte ancora più chiare. Capisco anche perché Lorenzo ti abbia chiesto di spiegarti meglio. Quello che dici sotto per me è limpido e cristallino, lo conosco molto bene. Magari poi se Lorenzo non lo trova chiaro, ti chederà ulteriori spiegazioni, in quanto lo spunto di riflessione c'è eccome.




Prendo spunto da questa frase. Devo dire che mi immaginavo una situazione simile...perché una persona per voler perdere molte cose, deve aver avuto tutto, e di fatto niente.
Sono duro.........si, ma lo sono perché penso che tu questo lo abbia capito già.


Non percepisco alcuna durezza nel tuo tono, anzi. In tre anni di psicoterapia, sai quanto ho eviscerato questo tema!!!

E sono cinico perché anche io a 21 anni ero molto soddisfatto di me stesso, avevo avuto molte cose dalla fortuna e tante ma tante me le ero guadagnate col sudore della fronte...e poi? Cos'è successo?

Ripeto... nessun cinismo
A differenza tua io non ero affatto soddisfatta di me. Io rincorrevo un modello (peraltro creato nella mia testa, un modello di perfezione "finto", ma alimentato inconsciamente dalla persona la cui perfezione io rincorrevo), ma non vi arrivavo mai, io sbagliavo sempre, dovevo sempre fare in un altro modo perché "così dovevi fare, perché non hai fatto così, hai sbagliato"... e anche se avevo tutto, in realtà dentro morivo, mi reprimevo.
Alla fine mi sono ribellata al modello agendo sull'unica cosa che potevo controllare solo io: il corpo. E l'ho fatto tagliando i ponti con la parte del modello che più mi avvicinava a lui: la voracità, la golosità, il piacere nel cibo.

Ho combattuto mio padre nel modo più sbagliato e ho dovuto distruggere la campana che lui (e mia madre e tutto il contorno di persone che mi amavano) aveva creato per me. E ancora devo ricostruirmi.



Ma qual è la causa? Sicuramente l'intelligenza, la sensibilità e la profondità non comuni.

Io sono cresciuta a suon di "sei imbranata, sei "popona", pachidermica, sei "scolastica", affatto pratica, chissà dove vai da sola..."
Ho fatto in modo di restare sola per davvero e ho rifiutato l'idea di chiedere aiuto per cose che chiunque (parlo di ragazze della mia età) da solo non avrebbe affrontato. Io mi sono violentata per farlo... vivere in campagna isolata da sola, affrontare il freddo senza riscaldamento e poi pagarmi da sola tutto l'impianto di riscaldamento della casa, vivere (ok non pago l'affitto ma tutto il resto, utenze, spesa, luce, pellet, gasolio, manutenzione auto, ecc. sì) da sola e sopravvivere con lo stipendio dimezzato, potrei andare avanti ma non avrebbe senso... ho dimostrato a me stessa che posso farcela anche da sola sola sola MA ho capito che su qualcosa devo "cedere"... In fondo avere una famiglia non è una colpa, avere delle fortune non può diventare qualcosa da espiare perché c'è chi sta peggio.

Di fondo quando sento di persone che stanno male psicologicamente (e ne sento, moltissime, le persone si aprono a me, ispiro loro fiducia e ne sento di "dolori"...) e non se ne capacitano io dico sempre loro di avere rispetto vs il loro dolore, perché se pensiamo sempre a chi sta peggio allora nessuno avrebbe il diritto di star male.

Il problema, Giulio, è che il SINTOMO rimane per moltissimo tempo anche dopo lo scioglimento dei nodi, anche quando hai imparato a gestire molto meglio i rapporti e le situazioni. I problemi di salute sono lì, le ossessioni anche, e su quello mi trovo impaurita e disarmata.



La supponenza.
La stessa supponenza che ti ha fatto pensare che tu non potevi avere un problema.
La stessa supponenza per cui chiedevi aiuto con l'anoressia perché eri sola però se qualcuno toccava il tasto dolente lo azzannavi alla gola.
Infatti io predico bene ma razzolo male. Io son convinta di poter sopportare. Ma poi mi ritrovo a non poter programmare un pomeriggio con un'amica perché non so che effetto mi farà il pranzo sulla pancia.



Perché mi permetto di dirti questa cosa così pesante............perché in realtà questa supponenza in gran parte non è colpa tua.

Non la trovo pesante Giulio, io queste cose le so perfettamente. E mi pesa farmi aiutare a fare tutto, ormai temo di abituarmi ad avere "aiuti" e ne accetto il meno possibile.

Sul cibo poi, i miei genitori sanno benissimo (lo hanno imparato a loro spese) che non possono in alcun modo intervenire... mia madre può cucinarmi pochissime cose selezionate e come dico io. Se voglio sperimentare lo faccio io.
Lorenzo sta imparando che non ce la faccio a farmi preparare cibo da lui, anche con dosi fatte da me. L'ultima volta mi ha presentato un dolcino con la ricotta e ho avuto un attacco di panico, l'avevo scritto già. (poi la cosa è rientrata, ho poi mangiato anche altre cose più caloriche quella sera. Ma perché l'ho deciso IO.).
Questo si allarga anche agli altri, che so, suoceri compresi. Non voglio sorprese, non voglio che nessuno decida come porzionare il mio cibo a meno che non sia io a farlo o non sia una persona che io scelgo, che lo può fare (Esempio lascio che mia madre mi cucini il pollo, lo pesa lei e mi fido. Mia suocera mi fece un dolcino proteico in una coppetta ma dovevo mangiarne solo metà secondo lei. Io poi dietro la cucina con Lorenzo, siccome lo volevo tutto, siccome per me era poco, l'ho mangiato tutto, ma non davanti a lei perché aveva deciso che tutto era troppo. C@zzo ci vuole pochissimo per farmi sentire una schifosa abbuffona... basta che mangi 2 cucchiai di quark e crusca in più, di questo si trattava, ma era stato deciso che non se ne poteva mangiare di più... e ancora mi sento in colpa per questo. E allora evito, evito di trovarmi in situazioni a rischio, perché una rottura esterna dei miei equilibri può causarmi digiuno, eccesso, diarrea aumentata, attacchi di panico.). E le persone che lo possono fare sono molto poche.

Io pensavo di stare finalmente bene. Psicoterapia finita l'anno scorso a giugno, nutrizionista soddisfatta del mio peso, poi qualcosa è successo. Sto sempre peggio, crollo fisicamente. Mi rilasso un attimo e aumento di peso. E io non ci sto. Quell'attacco di ansia davanti a quel dolcino mi ha fatto capire che devo sempre stare all'erta, cauta, perché il mio sintomo non è scomparso.
Si è trasformato e certe cose sono sempre lì. Non mi posso rilassare.


E tu l'hai capito secondo me, così come lo capii io. Avevi capito che, con la tua famiglia che ti schermava, avevi costruito un bel castello si, ma di carta, e sulla sabbia.
Loro erano forti di quel castello... permettevo loro di controllarmi così. Poi ho demolito tutto, in una sorta di adolescenza ritardata, ma certe cose le avrei dovute fare al tempo giusto. Invece di tagliare il cordone ombelicale l'ho tranciato...


E così hai deciso di demolire tutto.

E poi? E poi è dura, molto più dura, perché rimane la supponenza, però il castello di carta si è deciso di demolirlo, lo schermo della famiglia si è deciso di strapparlo. E quindi? Quindi è durissima, peggio pure che per gli altri a quel punto.

Ma poi si ricostruisce tutto, piano piano.
Supponevo di avere da fare solo il tetto, ma mi sa che sono al I stadio di avanzamento dei lavori... scavo, fondamenta e primo solaio... It's a long way... e ho bisogno di molto più tempo di quanto pensassi. In fondo con i casini alimentari ci sono praticamente nata, non posso pretendere in 5 anni di risolvere tutto.




Ciao
Ciao a te, e grazie per il tuo spunto di condivisione.
Grazie per il tuo rispetto.

@Po-ol: Grazie
@Spike: Grazie... un grazie lungo 2 anni direi Sono il tuo fallimento...

@Desp: non preoccuparti carissima, ci leggiamo sempre a vicenda.... non è poi necessario avere parole per rispondere, io scrivo per informarvi, per registrare certe mie sensazioni, ma so che non è così facile trovare risposta.

Spero di non aver dimenticato nessuno.
So anche che c'è chi legge e non scrive sempre, grazie anche a loro. E a chi mi pensa, chi mi ama, e chi mi scrive mp di conforto. Siamo una grande comunità.

@Lorenzo... ehm... grazie per la foto... però che bracciotti poco definiti ho in quella foto (dai non ink@zz@rti, era per risollevare i toni del diario )

Vale
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  (#759)
IcedTears IcedTears Non in Linea
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Predefinito 23-05-2012, 03:07 AM


Io sono "uno di quelli" che ti legge e che non scrive... ma sappi che ti sono, seppur virtualmente, vicina

Quella foto è stupenda (complimenti al fotografo e al soggetto)!!!! Però non devi osservarti sempre con occhio critico! Dovresti imparare a guardare il complesso e non fissarti sui singoli dettagli... anche se è difficile

Bacio
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  (#760)
zac zac Non in Linea
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si però in effetti le braccia forse qualche microgrammo di troppo ce lo hanno

acid mia nipotina ti direbbe che sei una "sgangona" anche se non so cosa voglia dire

stai bene, state bene


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Vecchio
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Yashiro Yashiro Non in Linea
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Predefinito 24-05-2012, 07:25 PM


Carissima,
come promesso sono qui a scriverti due righine.
Devo dire che mi ha piuttosto colpito il tuo post, per diversi motivi.

Ti volevo fornire uno spunto di riflessione (è un termine forbito per dire che ti faccio una domanda!): la visione delle tue foto nel momento di massimo oblìo ti ha sconcertato, ma non solo. Ha scatenato una reazione violentissima che non è un solo sentimento di repulsione, ma è una vera e propria aggressione a quella Valentina ed a quella di oggi. Perché?

Fingo di essere uno che non ti conosce: comprensibile che rivedere quelle foto ti ferisca e ti faccia riflettere, incupirti, ti destabilizzi. Ma cosa causa una reazione così violenta e sconvolgente?

Quali sentimenti alimentano questa reazione? Odio verso te stessa per ciò che sei stata capace di farti? Paura, di non riconoscere in futuro se dovessi tornare a farti del male? Senso di vergogna per ciò che credi di aver inflitto a chi ti ama che nulla poteva fare per aiutarti? Disgusto per la cecità che hai dimostrato nel non voler ammettere che ti sei colpita? Rabbia per non riuscire a dimenticare un passato che testimonia i tuoi errori?

Un insieme di tutto ciò?

Perché....non capisco.

Questa aggressività smodata ed autolesionista nel rivedere le foto di allora è un flusso emotivo mal indirizzato. Tu vuoi vedere quelle foto come prove di un misfatto e colpevolizzarti ora per gli sbagli di un tempo, ma non dovresti.

Pensa a tutto ciò come...un percorso.

Sei stata magrissima, scheletrica, svuotata. E' successo, punto. La cosa si ripercuote ancora oggi? Ok, ma non puoi interpretarlo come un sequenza di errori uno dopo l'altro, ma come un cammino. Ed i passi fatti non li puoi cambiare, ma da dove sei puoi prendere altre direzioni, quello sì. Tuttavia il passato è passato; attenzione, con il secondo "passato" non intendo "concluso, dimenticato" ma archiviato. Messo agli atti, è esistito e non si può cambiare, ma NON E' il presente e come tale non ha alcun potere, né diritto, di alterare il tuo presente. Il passato va circoscritto nel suo momento storico, distruggersi di dolore e rimorso per una colpa già espiata è un tragico passo falso, che rischia di non far scadere mai l'espiazione della condanna. Accettarlo, non con il pensiero "ma sì, è andata che ci vuoi fare" ma con la consapevolezza che quella di allora era il risultato delle tue scelte, giuste o sbagliate che fossero eri comunque tu. Una tu stravolta, trasfigurata e che non accettavi ma è comunque TE, così come è TE l'immagine di oggi. E' qualcosa che esula dalla rappresentazione corporea a cui tanto ti aggrappi, è qualcosa di oltre, è la tua essenza. Ti è forse difficile accettarlo perché vuoi far coincidere la tua essenza con la rappresentazione fisica del corpo perfetto e magrissimo, ma è solo una tua volontà. Ciò non toglie che ciò che tu sei è la tua mente, il tuo pensiero, i tuoi sentimenti. Che tu sia 35 o 350Kg Valentina è sempre una sola, unica ed inequivocabile entità. Può avere diverse incarnazioni, può essere scuoiata e atletica come Catwoman o meno dura e con la pancia gonfia e dolorante, ma non è il suo corpo a determinarla.

Le foto di quel raduno sono la prova che un tempo fosti così, giusto o sbagliato che fosse. E' stato come è stato, il mondo non si è fermato ed ha proseguito, la tua famiglia ha sopportato quel periodo e continua tutt'oggi ad amarti incondizionatamente e non ti han mai fatto pesare peccati che ritieni di aver commesso nei loro confronti, altre persone si sono allontanate ed altre si sono avvicinate così come accade alle persone che non hanno DCA. Anche il tuo mondo è proseguito, tu hai realizzato il tuo problema e ti sei data da fare per te stessa. Ma NON E' stato correggere un ERRORE, non è stato un momento SBAGLIATO della tua vita....è stato un momento. Punto. Non ha, e non deve avere, definizione. E' un tratto del percorso, una tappa del viaggio. E tutto fa parte del viaggio.
Rifiutare o repellere parte di esso non fa che rendere più difficile la sua prosecuzione. Vorresti tornare indietro nel tempo per cambiare quel periodo? Cancellarlo? Distorcerlo? Non si può. Ma non perché non sia possibile, ma perché anche se lo fosse facendolo cambieresti ciò che sei oggi. In cosa? Non è dato saperlo. Perché cambiare qualcosa può stravolgere tutto. Credi che eliminando quel periodo, o tornando indietro alla primissima dieta che ti diede il dietologo e bruciandola salveresti la tua vita? No. Cambieresti percorso. Come? E chi lo sa. Magari saresti diventata una super atleta, o magari ti saresti sparata un colpo in testa. Per le più svariate ragioni. Impossibile dici? La tua mentalità ed il rispetto che hai per la vita non te lo permettono vero? Già, ma quelli di oggi, forgiati dal tuo percorso. Quella che ti saresti ritrovata...non saresti più stata tu, la tu di oggi. Questa Tu.

Quindi tutta 'sta pippa gigantesca per ribadire che tutto fa parte di te, anche il DCA forse o anche il fatto che magari il DCA un giorno sarà irrilevante nella tua vita. Ma averlo avuto nel tuo "futuro passato" ti avrà portato tra le tante cose ad iscriverti ad un forum, a conoscere me, i ragazzi di FU, a conoscere Lorenzo. Togli il DCA e cosa otterresti? Una vita perfetta? Forse una vita salubre, sola ed infelice. O forse no. Ma non importa, perché grazie a (chi?) la nostra vita ha una sola freccia, in avanti. Dico per fortuna perché la nostra mente limitata non reggerebbe il fardello di destini multipli, e se non fosse dipendente dalla mente ma da una diramazione dell'esistenza nell'universo.... beh, gli altri noi stessi avranno ciascuno il loro problema, e se lo tengano pure che noi abbiamo il nostro


Questo è ciò che posso dirti. Il fatto che tu ti senta sempre peggio potrebbe anche essere legato a quanto ho appena scritto, cioè che non accetti ciò che sei stata e che sei e che tutto ciò sia solo una infinitesima parte di ciò che sarai, nel tuo Tutto, alla fine del Viaggio.
Per il resto non posso far altro che abbracciarti virtualmente, my Dearest.
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Originariamente inviato da Yashiro Visualizza Messaggio

Devo dire che mi ha piuttosto colpito il tuo post, per diversi motivi.

la visione delle tue foto (...) ti ha sconcertato, (...) ha scatenato (...) un sentimento di repulsione, una vera e propria aggressione a quella Valentina ed a quella di oggi. Perché?

(...) cosa causa una reazione così violenta e sconvolgente?

Quali sentimenti alimentano questa reazione?
Odio (...)?
Senso di vergogna (...)? Disgusto (...)? Rabbia (...)?

Un insieme di tutto ciò?

Perché....non capisco.


Ciao Gabry. Come avevo scritto io quelle foto le avevo già viste da "distaccata" diciamo, in un momento in cui ero ancora magra ma non quel magro spaventoso, e mi ero fatta paura. Non mi capacitavo di essere diventata così. Ok. Averle viste l'altro giorno, beh, a parte che non me l'aspettavo, mi ha scatenato una reazione che non ho saputo controllare. Credo che solo chi ha avuto certi episodi di -seppur temporanea- perdita della lucidità sappia cosa voglio dire. Ne abbiamo parlato con Lorenzo, è stato praticamente lo stesso meccanismo di Capodanno, di fronte al dolcetto. Stavolta però lui ha contenuto l'episodio, ha preso in mano la situazione, mi ha stretto, mi ha calmato mentre tremavo e urlavo piangendo. Per fortuna. Perché trovarmi sola in questi momenti, beh è triste.
A posteriori posso pensare a cosa mi abbia mosso. Le tue proposte di sentimenti però sono abbastanza lontane da quello che provo nel vedere quelle foto.
Cerco di spiegartelo, e ammetterlo non è affatto facile.
Io mi guardo in quel modo e so che quel corpo non è sano, anche se mi attira, e mi attira molto. Noi tutti qua dentro siamo legati a un'immagine di noi stessi, io sfiderei chiunque del forum a mettere su una scala di valori un certo corpo o una prestazione fisica e vedere dove la mettono - te compreso, non lo dico per provocazione ma perché credo che rivesta un'importanza per tutti noi-. Io sono quella che sono anche in virtù di come mi sento con il mio corpo, e una delle cose che ho imparato è che sarà sempre molto difficile per me sentirmi bene al 100% se non mi riconosco in una parte di me come il mio corpo.

Pensa a non riconoscerti anche in certe reazioni, violente e che mostrano una parte di te così fragile... un bel guaio...

Dicevo che quel corpo mi attrae, ma io so di non poterci tornare, perché quel corpo non era fertile, quel corpo era spaventoso, quel corpo, SOPRATTUTTO, era IN PRESTITO. Cosa vuol dire? La sensazione che ho anche oggi, quando mi guardo pezzetti di me o mi vesto e dico "Ah, anche per oggi entro nei vestiti, anche per oggi la vena si vede." Anche oggi io sento che il corpo che ho sia solo in prestito, perché il mio corpo vero sarà di nuovo in pianta stabile il corpo sovrappeso di quando ero bambina.

Pensa che da dicembre sto mangiando meno (e meglio), conteggio e bilancio gli sgarri, cioè la media mensile deve essere sempre quella, è vero, mi alleno meno perché a volte non ce la faccio fisicamente, a volte sono stanca e a volte mi pesa, mi pesa troppo. Allor sento che sto scivolando nell'entropia. E alla fine mi chiedo a cosa valga tutto il sacrificio che faccio, la fame che patisco, i dolori continui che ho se tanto comunque, inesorabilmente, il mio corpo ce l'ho in prestito.

Vedermi così magra mi ha fatto male per il motivo che non ci devo tornare e probabilmente non ruscirei più ad avvicinarmi a quella forma fisica, perché anche se mangio meno e mi alleno di più (a febbraio feci così... a tutti basta una settimana a 1300 kcal da sedentari e dimagriscono, io a 1200 scarse con gli allenamenti, niente. Anzi, prendo peso...). E mangiare troppo meno non lo faccio mai, perché mi scattano le protezioni mentali, la paure di abbassare ancora di più il metabolismo... però nessun approccio sembra valere per me.
- Metto i grassi e non cambia nulla (sono al 20% di grassi sul totale delle calorie, almeno 100g di pro al giorno e ho mentalmente fissato la dieta a 1325 kcal/die, anche se negli ultimo mese e mezzo ho ristretto piano piano di 1500 kcal, per potermi permettere magari una pizza prima della fine di giugno.)
- Diminuisco drasticamente i latticini e non cambia nulla (mangio max 2 fonti di latticini al giorno, di cui una cmq è yogurt, a volte una, a volte nessuna.
- Non mangio più cose dolcificate, l'unica cosa dolce che ingoio sono le mele, qualche pera (attenzione però all'intestino) e da gennaio forse 3 volte qualche pasticcino a festicciole a scuola (sempre conteggiati, sempre calcolati) e non cambia nulla
- Diminuisco drasticamente la verdura e non cambia nulla

Con non cambiare nulla intendo sia a livello intestinale che a livello di peso o benessere generale.

Anzi, magicamente metto peso, sono sempre più pesante, sono sempre più ingombrante.

La larva era piccola, piccola, stava cedendo perché il suo corpo non ne poteva più, ma vorrei essermi fermata un po' prima nel riacquisto del peso. Dopo l'estate del 2010 sono stata abbastanza stabile su un peso sano, che accettavo, poi mi sembra che da un anno e mezzo a questa parte il patto con il Diavolo sia finito... Lentamente sto riacquistando tutto l'ingombro fisico di cui mi ero liberata.

E oggi non posso più permettermi di stare male. Perché ho già dato una buona quantità di dolore a chi mi ama, cos'altro potrei volere?
Cosa mi è successo...
Cosa mi è successo per arrivare così in profondo in un abisso che nessuno vorrebbe vedere (e dei cui meandri nessuno racconta, me compresa, perché la lingua si ferma davanti a certe sensazioni), per arrivare fino a là, avere il coraggio provare a tornare, ma vedere che ancora non sono tornata?



Questa aggressività smodata ed autolesionista nel rivedere le foto di allora è un flusso emotivo mal indirizzato. Tu vuoi vedere quelle foto come prove di un misfatto e colpevolizzarti ora per gli sbagli di un tempo, ma non dovresti.

Io non mi colpevolizzo Gabry, non per ieri. Io mi colpevolizzo per oggi. Io se ce le avessi davanti ora passerei forse troppo tempo a guardare quelle foto, tirata da un elastico... convinta che non ci devo tornare, consapevole che non avrei più la forza di volontà cieca di tornarci, anche perché la terapia mi ha dato gli strumenti per capire che certi percorsi portano solo al male per sé. Io ricordo molto bene come non riuscissi a gestire la fame in quel periodo, però da lì a qui c'è stata tutta una serie di corpi nel mezzo, e mi sta sfuggendo tutto di mano, per lo meno io penso così. Insieme a ciò ovviamente c'è l'insonnia, l'intestino che non regge più certe "violenze"... insomma...

Pensa a tutto ciò come...un percorso.

Accettarlo, (...) con la consapevolezza che (...) ciò che tu sei è la tua mente, il tuo pensiero, i tuoi sentimenti. Che tu sia 35 o 350Kg Valentina è sempre una sola, unica ed inequivocabile entità.

Che è un percorso lo so, infatti io non voglio cancellare il DCA, mi ha insegnato moltissimo... mi ha fatto crescere, cambiare in meglio la mia vita in seguito alle scelte fatte, mi ha insegnato a distaccarmi dalla mia famiglia cui ero morbosamente legata, mi ha insegnato che sono umana e imperfetta, mi ha insegnato a non giudicare mai nessuno, sull'onda del Mai dire Mai. Però la cosa del "che tu sia 35 o 350 kg la tua essenza non cambia", come ti ho scritto sopra, non mi convince e alla fine non credo sia valida proprio per tutti. Io sono quella che sono anche in base al mio corpo che è parte di me. Un corpo molto diverso mi cambierebbe molto la percezione di me stessa.


(...) il tuo mondo è proseguito, tu hai realizzato il tuo problema e ti sei data da fare per te stessa. Ma NON E' stato correggere un ERRORE, non è stato un momento SBAGLIATO della tua vita....è stato un momento. (...) Vorresti tornare indietro nel tempo per cambiare quel periodo? Cancellarlo? Distorcerlo? Non si può.

tutto fa parte di te, anche il DCA

Il mio mondo si è fermato 5 anni fa, ho ricostruito molto di esso ma oggi mi sto pericolosamente trovando sull'orlo di un burrone emozionale che conosco bene. Non ne conosco però gli effetti e sai cosa mi spaventa di più di quelle foto? Che se dovessi avere una ricaduta non l'avrei che al contrario rispetto a quelle foto, non facendo altro che allontanarmi dall'immagine che avrei voluto costruire.

Sai cosa dissi a quel c@zzo di nutrizionista di febbraio (ah, se ci penso ancora a lui... quella cosa del metabolismo... il 25% di massa grassa... il corpo da sedentaria, anche lui mi ha detto una cosa simile... io mi lascio schiacciare da queste cose e mi frullano in testa...)? Che volevo arrivare al minimo peso o cmq alla minima percentuale di BF possibile, non mi importava quanto tempo ci avrei messo, per poter ancora avere il ciclo.
Il ciclo mi è tornato 4-5 kg fa. A metà tra quelle foto e oggi.
Ma non faccio altro che allontanarmene, nonostante quello che faccia.
E la magrezza che ho avuto e che ho "sprecato" è uno schiaffo molto violento, soprattutto perché, con tutto il dolore patito da me e intorno a me, per come sto oggi, mi sembra che non ne sia valsa grnché la pena.

Cosa salverei del DCA?
L'avere Lorenzo oggi accanto a me e un paio di personcine nuove () incontrate nel percorso, nonché l'aver imparato a non giudicare il prossimo.

Per il resto... la luce è lontana, così come l'accettazione di me.

.
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Predefinito 29-05-2012, 11:10 PM


Ieri programma nuovo a pump. Nemmeno lo sapevo, sono stata assente una settimana.
Proprio io.
Di solito sono entusiasta. Non mi interessava per niente.

Avevo dei dolori più forti del solito (al pomeriggio, verso le 15 prima di pranzo, avevo dei crampi molto simili a quelli avuti dopo la colonscopia a seguito di una specie di blocco intestinale, lo stesso del weekend precedente, da venerdì mattina a domenica, risoltosi poi in un episodio di diarrea con spasmi, ripetuta lunedì mattina, come tutti i giorni 2 o 3 volte al giorno del resto), ma dovevo allenarmi. Perché dopo una settimana ferma rischio di non gestire i sensi di colpa.

Allenamento con dolore più intenso del solito, per la prima volta sono andata via e all'istruttrice e agli altri non ho detto "Ciao, a mercoledì", ho detto solo "Ciao". Per la prima volta in 11 anni.

Registro una media calorica di circa 1225 kcal nell'ultimo mese, con i precedenti a 1325. La ripartizione è sempre quella che ho scritto sopra, e considerando la presenza dei grassi e la molto minore presenza di verdure, il volume di cibo ingerito è molto minore rispetto al passato. Infatti la fame mi attanaglia sempre.

Il chiodo fisso sta diventando sempre di più perdere un po' (non molto... solo un po', solo quel tanto per farmi stare meglio almeno da quel lato) di peso. Ma se sto sempre male è molto difficile, perché non mi alleno e non brucio. E meno di 1100 kcal non riesco a scendere (vuoi o non vuoi anche perché i grassi, cui non voglio rinunciare più, pesano sul bilancio con poca sazietà), non ho più la forza di volontà di una volta.

Mi sento in attesa.
A volte mi sento anche soffocare.



Ultima Modifica di Acid Angel : 29-05-2012 11:19 PM.
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Originariamente inviato da Acid Angel Visualizza Messaggio
...
Il chiodo fisso sta diventando sempre di più perdere un po' (non molto... solo un po', solo quel tanto per farmi stare meglio almeno da quel lato) di peso. Ma se sto sempre male è molto difficile, perché non mi alleno e non brucio. E meno di 1100 kcal non riesco a scendere (vuoi o non vuoi anche perché i grassi, cui non voglio rinunciare più, pesano sul bilancio con poca sazietà), non ho più la forza di volontà di una volta.
...
Vuoi proprio vedere nero anche dove ci sono spunti positivi?

Il non voler rinunciare ai grassi non mi sembra mancanza di forza di volontà, anzi, è proprio il contrario.

Un "DCA" ha una forza di volontà immensa, ma se la usa per farsi del male è facile.
E' difficile usarla per andare contro corrente e cercare di tirarsi fuori dal fango.

Non ti manca la volontà, è solo che eri abituata ad usarla male, e ora che la usi in maniera positiva ti sembra di essere debole e di fallire.
Invece stai andando nella direzione giusta, fatichi ad accettarti, ma assecondi i motivi che ti hanno portato questa evoluzione estetica.

E' un passo, se è il primo non lo so, quanti ne hai da fare nemmeno, però è un passo nella direzione giusta.

Vedilo come una cosa di cui essere fieri.
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Predefinito 04-06-2012, 11:39 AM


Ciao Acid Angel,

finalmente ho trovato il giusto tempo per scrivere un pò e potermi dilungare.

Scusami se non l'ho fatto prima ma con il tirocinio in ospedale il tempo è sempre quello che è, ho solo un pò aggiornato il mio diario per cercare di scegliere un programma da iniziare ma per il resto ho solo letto. Oggi invece dovrei studiare (giovedì ho un esame), ma 10' posso perderli.

Prima di tutto sono curiosa circa una cosa: cos'è il PUMP? Scusami l'ignoranza ma è un pò che non "bazzico" le palestre.

Per tutto il resto, ho provato a leggere a sommi capi il tuo diario, 51 pagine sono tantissime, e concordo con altri nel dirti che secondo me stai andando nella giusta direzione angel. Io credo adesso serva tantissima pazienza, lo so che può essere difficile che aspettare senza vedere risultati può essere frustante, ma puoi farcela.

Non ti conosco di persona e ti conosco poco anche virtualmente, cercherò di conoscerti meglio attraverso il tuo diario, però non mollare Angel. Un passo alla volta. Ce la farai.

Un bacio
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