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Work in Progress Dove postare il proprio programma di preparazione atletica, le proprie esperienze, il proprio diario personale.
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(#826)
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All the Truth Member
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19-06-2012, 01:07 AM
Ok, forse forse ce la faccio a scriverti. Cavolo, oggi stavo per mandarti un messaggio verso le 19.00, ma poi ho pensato che fossi in palestra. Se sapevo che eri a casa ti chiamavo. Anche io oggi niente allenamento, sono in ferie e ho passato il pomeriggio a prendere un po' di sole nella piscina sotto la palestra. C'era poca gente, molto sole, e si stava bene anche a dormicchiare sul lettino o ascoltare musica. Però mi conosco, se anche domani salto l'allenamento per oziare sotto il sole entro in crisi: un giorno va bene, ma due di fila no. Venendo a te, in realtà in parte ti invidio ancora, invidio la forza di volontà e l'autocontrollo sovrumani che dimostri tutti i giorni. Però vedo che il prezzo da pagare è uno stato di ansia permanente verso il cibo, e l'impossibilità di goderselo senza sensi di colpa. E quello è una croce che certo nessuno potrebbe invidiare. Ci sono tre cose in particolare che mi colpiscono nel tuo diario. 1) la sproporzione fra quello che pensi e quello che effettivamente mangi è così grande da creare un effetto addirittura surreale. Quello che per te viene vissuto come un peccato di gola per la maggior parte delle persone è tutt'altro che un piacere, e arrivi a colpevolizzarti per avere fame quando se una non avesse fame a 1100 calorie vorrebbe dire che le manca l'istinto stesso di sopravvivenza. Invece tu sembri pensare che l'avere fame in sè sia una colpa, invece di essere la molla della sopravvivenza, e la negazione del piacere del cibo sembra essere importante quasi come la restrizione calorica. Come se certi cibi fossero proibiti più perchè sono buoni che perchè sono ipercalorici... Dopo avere eliminato quelli drasticamente, il gusto ha ripiegato su altri, che in teoria non sono nemmeno delle gran leccornie, ma poi anche per quelli scatta il senso di colpa se solo ne mangi 10 gr. in più. 2) la concentrazione ossessiva sulla pancia e le sue sensazioni, funzioni, ecc. Come se fosse l'unico organo che importa nell'economia del tuo corpo, e tu ti sentissi sempre in lotta con lei: perchè ha fame, perchè è troppo gonfia, perchè fa male, perchè dà diarrea o al contrario se un giorno non vai in bagno non va bene neppure così... Poveretta, verrebbe da dire! Io non credo facilmente all'ipotesi dei disturbi psicosomatici, sospetto sempre che sia la diagnosi di quando il medico non trova la vera causa del problema, ma il tuo sembrerebbe un caso da manuale. Altra cosa: ok, sarà gonfia, gonfissima...Ma non si può leggere che certe volte non esci perchè non sai come vestirti per via del gonfiore. Anche io ce l'ho quasi sempre gonfia, e infatti evito abiti e gonne molto aderenti, ma per il resto direi che qualcosa da mettersi si trova. A maggior ragione quest'anno che la micro maglietta da ombelico scoperto è definitivamente andata fuori moda e vanno solo maglie lunghe e modelli oversize. 3) la tua sfiducia totale verso i medici. Hai avuto brutte esperienze, va bene, e le ho avute anche io, e probabilmente un po' tutti. Ma questo non significa che non valga neanche più la pena consultarne altri. E' vero, qualcosa hai fatto, e dopo la colonscopia sai che il tuo intestino è sano, il che è molto importante, ma non basta a eliminare i sintomi. Io, pur di liberarmene, rivolterei gli ospedali di mezza Italia e proverei davvero di tutto. Magari non risolverei ugualmente il problema e butterei solo via tempo e denaro, ma non potrei fare diversamente. Sono rimasta quasi scioccata quando ho letto che il tuo medico non sa dei tuoi disturbi intestinali. Beh, se non lo sa lui chi lo deve sapere? Il mio nell'ultimo anno non lo trovo quasi mai in ambulatorio, perchè temo che sia malato, ma di me sapeva perfino l'argomento della mia tesi di laurea (giuro, non è una battuta, mi ha lasciato di sasso perchè dopo anni si ricordava il nome dello scrittore su cui l'ho fatta, che non era esattamente William Shakespeare!). Se non gli dici niente perchè non ti dà fiducia, prova a cambiarlo, perchè di fatto non stai usufruendo di un servizio di base per il quale comunque paghi la tua parte come tutti. Sempre disponibile ad approfondire anche a voce... |
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All the Truth Member
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19-06-2012, 10:28 AM
MARTEDI’ 10 giugno 2012 Dopo essere andata a letto alle 20.30, ho dormito un po’ di ore e alle 2.30 ero sveglia. Alle 3 mi sono alzata, ho mangiato una melina (la cena ne elencava 2, ma in realtà ne avevo mangiata solo una, perciò quella di stanotte era già conteggiata, perciò gratis). Sono stata al mac fino alle 5.30, ho letto, spedito mail, cazzeggiato insomma. Alle 5.30 mi sono fatta un paio di zucchine al microonde, buone… Avevo fame… poi nanna. Mi devo riaggiustare sui ritmi sonno-veglia-pasti di giornate estive in cui non ho la sveglia obbligata. Che casino… soprattutto la paura di mangiare la notte… Sono poi tornata a letto e alle 7.30 mi sembrava di aver dormito altre 5 ore. Ci speravo, spero sempre di dormire così tanto da ridurre la giornata a poche ore così da ridurre i pasti. Invece no. Avevo appetito e ho sforato vs il mio max mentale a colazione, e nella mia mente mi serve da sfida per “resistere” fino a pranzo. Oggi mi dovrei allenare all’ora di pranzo, appunto, e mangiare alle 14.30 (da mia mamma). 400 kcal a colazione sono tantissime (ma non sto scoppiando, affatto), perciò non dovrei avere voglia di uno spuntino più tardi. Speriamo. Comunque in giorni come oggi, in cui la colazione parte “male”, sono ancora più all’erta nel trovare soluzioni per non sforare il totale giornaliero. Se fino a 2 mesi fa l’importante era non andare sopra le 1325 kcal, ora vorrei stare sotto le 1200. Ma è ovviamente difficile, soprattutto se ti alzi presto, ti alleni, sei stanca e debilitata da 2 mesi di ipocalorica (vorrei scrivere “stretta” ma il mio concetto di “stretta” contempla max 850 kcal al giorno. Ok, so che è “malattia”, ma ATTENZIONE… io so che è malattia, io so contare le calorie, io so quanto mangio a livello numerico. Io sono cosciente e consapevole, anche se parlo di formine di broccoli – ma io non sono Antonella Clerici né Nonna Papera, nonostante Nonna Papera abbia il culetto più smilzo del mio… questo imho mi distingue da una massa importante di ragazzine, ragazze, giovani donne e donne che dicono di mangiare tanto o poco non avendo la minima cognizione di quanto immettono nei loro stomaci.) Sono gonfia mentre scrivo ma tra poco il bagno mi chiamerà, come al solito spero di star bene, o benino almeno. COLAZIONE h. 7.30 10 wasa sesamo 200g quark 1 yogurt magro (entrambi con pomodoro, origano, pepe) 6 mandorle |
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(#828)
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All the Truth Member
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19-06-2012, 04:22 PM
Passato 1 h (non scherzo) in bagno. Dapprima feci formate, poi sempre più liquide, fino ad avere i soliti crampi infiniti che mi hanno svuotato. Sono uscita, ho girellato come uno zombie, sono andata in palestra ma dopo il riscaldamento non ce la facevo più. Allora sono tornata a casa con la lacrimuccia. Fallimento su tutta la linea. Appena tornata a casa ho mangiato 4 albicocche appena colte, poi stranamente non mi sono messa a mangiare quasi in piedi come al solito avrei fatto in situazioni di agitazione… ho messo la I porzione di zucchine a cuocere e mi sono buttata sul letto. Mi sono addormentata 15minuti… Poi ho mangiato un po’ di zucchini, ho messo a cuocere gli albumi e poi doccia. Poi ho messo altri zucchini a cuocere. Poi ho pranzato… Non so cosa dire. PRANZO (25 minuti prima) 4 albicocche Tortino 6 albumi, formaggino Mio e pomodoro Zucchine al vapore con sale e spezie 1 cucchiaino olio 1 mela piccola 6 mandorle Oggi è iniziata male e sta continuando male. Ho mangiato imho fin troppo, non sono andata da mia mamma (ho preso da lei il pollo che mi aveva cucinato già da ieri e che presumibilmente mangerò stasera a cena) e vorrei un’altra melina con una noce. Sono fino a ora, per dovere di cronaca, a 725 kcal. Prima del fallimento in palestra, mentre zombeggiavo, ho avuto la malaugurata idea di andare in un negozio di vestiti che ha sempre robina che mi piace. Puntualmente mi provo roba e non mi sta niente. Mi correggo… anche stamani mi sono provata 2 gonnelline colorate, mi stavano, chissà, magari mi tornavano anche bene, ma non mi ci vedo. Non mi vedo con nulla, se mi vesto oggi è perché ormai alle cose che ho sono abituata e faccio finta che non mi stiano diversamente vs l’anno scorso o, non ne parliamo, 2, 3, 4 anni fa. Ho comprato un bikini in un altro negozio, e la commessa mi ha potuto far provare pochi modelli perché quelli che mi piacevano non vengono prodotti nella taglia I di reggiseno. “Che taglia porti? Beh, guardandoti, non c’hai niente, non so cosa ti posso far provare.” Una persona normale l’avrebbe mandata affanculo. Io mi sono sentita ancora peggio… perché non sono nemmeno sufficiente magra da giustificare l’assenza di seno. “Quella mutandina te la faccio provare ma è un modello difficile da portare, con quei laccetti strizza.” Noleggio dei terzisti a bordo di schiacciasassi e li pago per farmi schiacciare. Praticamente è questo che faccio. I problemi sono altro, è vero. E’ verissimo, cavolo. Questa recrudescenza come ho scritto è probabilmente una coperta che mi serve sempre. Mi viene da pensare che il mio star “bene” della primavera scorsa (poi d’estate ho iniziato a star male fisicamente…) fosse solo una TREGUA… ero molto distratta dal mio mostro, perché avevo da dedicarmi completamente a un’altra anima, che era molto più ferita di me –sentimentalmente parlando- e il mostro stesso mi ha lasciato mostrare quella che sono veramente quando riesco a splendere. Per fortuna. Per fortuna c'è quest'anima, per fortuna c'è quell'Amore accanto a me. Poi… poi complici mille cose mi sto facendo ricoprire da una coltre che non mi piace. Dicevo… sono altri i problemi. Però immaginiamo una persona che già di per sé non si reputa proprio molto sopportabile o meritevole di buoni sentimenti. Immaginate che questa persona oggi si ama 5, ma ieri si amava 0. Ecco, già costei non si accetta proprio tanto dentro di sé, pensate al suo completo rifiuto dell’involucro che ha. Tutto si amplifica. Immaginate voi di avere una vampata di calore o di scoppiare a piangere improvvisamente mentre vi specchiate in palestra, o dopo la doccia. Questo forse è un, seppur piccolo, problema. Immaginate questa persona di cui sopra… che ha fatto un percorso lungo e faticoso, e che nonostante questo oggi non sta bene. Non è che lei magari inizia a pensare che, se sta male (fisicamente o moralmente) è perché non è stata capace di usare gli strumenti che aveva? Oppure deve semplicemente ancora pagare per il male che ha fatto? L’amore che so dare per me è nulla vs quello che dovrei saper dimostrare, per quanto ne ricevo. Se questo non è egoismo… |
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All the Truth Member
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19-06-2012, 06:19 PM
SNACK h 17.00 2 mele piccole 2 noci Forse era troppo, mi sento piena… Per il gusto e la croccantezza ne mangerei ancora, ma mi sento già sazia e gonfia. E caloricamente al limite. Oggi per me la giornata potrebbe essere finita. Sono in casa, con le imposte chiuse. L?inverno mi aiuta in queste giornate perché la luce va’ via presto, mentre l’estate allunga il tempo, lo dilata. Temo che se uscissi a far qualcosa (anche una semplice passeggiata di piacere, che, avendo mangiato troppo e non essendomi allenata oggi, sarebbe del tutto fuori luogo) poi mi verrebbe per qualche motivo troppa fame a cena e poi non riuscissi a controllarmi. Temo di vivere troppo altrimenti poi mi espongo a un qualsiasi rischio di mangiare… E poi non ho voglia di stare con nessuno, non ho voglia di parlare, di ridere. Mi lascio attraversare. |
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inattivo
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19-06-2012, 08:13 PM
Cazzo Vale.... Ma che razza di gente di merda che c'è a sto mondo, non si finisce mai di stupirsi. Mi dispiace sentirsi così totalmente a terra, posso solo dirti di non rintanarti in casa...rimanere soli coi propri pensieri è la peggior cosa da fare. |
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(#831)
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All the Truth Member
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19-06-2012, 09:33 PM
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Pensavo a rispondere alla tua mail, sono svogliatella... Hai ragione, ma da sola molto spesso non riesco. Penso a mille modi per impiegare la giornata ma poi rimango immobile. Grazie per il sostegno, non sai che bene mi faccia. Ciao |
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(#832)
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Banned
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19-06-2012, 09:49 PM
Io fucilerei tutte le commesse. Lascia perdere va, c'è gente che ha le pietre e non il cervello. Anche io spesso resto male quando le commesse (o chiunque altro) commentano in modo poco opportuno, ma poi penso che forse sono io ad essere troppo sensibile sulla questione corpo. Quindi divento ancora più triste. |
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(#833)
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All the Truth Member
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19-06-2012, 10:15 PM
Quote:
Mi girano più che altro perché ci devo tornare domani o giovedì a cambiarlo. E ne volevo un altro in principio, rosso, ma la I non la fanno nel modello che volevo, parte dalla terza. Quindi bisogna essere con gambe secche senza culo e con un seno enorme. Io sono fatta totalmente al contrario. Non mi dispiace solo per le tette, lo sai. Ma quanto sarebbe stato più facile nascere uomo, io da quando avevo 16 anni lo dico... e speravo di essere confusa con un maschio se avevo i capelli corti, ma nulla... i miei lineamenti mi hanno sempre tradita. Fuck! |
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(#834)
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All the Truth Member
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19-06-2012, 10:25 PM
Random thoughts Stamani dopo l’orto ho spazzato il cortile. Non mi curo molto dell’esterno di casa mia, non lo sento “mio” in parte, perché non lo vivo, e poi perché ci sta Tracy ed è cmq il suo regno. Io non sto quasi mai fuori in giardino a godermi il fresco dei miei alberi. Io non mangio mai fuori (con Tracy sarebbe un problema in effetti), perché non riesco a separarmi dal mio tavolo, dalla mia postazione, dalla mia apparecchiatura, da tutte le mie pallide sicurezze. E in periodi come questo ogni minimo accenno al cambiamento mi mette paura. Non ansia, paura. Al telefono ogni volta che Lorenzo mi dice “Senti Amore, per questo weekend ti volevo dire che…” io lo blocco e gli chiedo “Merda Amore… cene? Pranzi? Buffet? Dimmelo che sennò mi viene l’ansia, oh dio, dove dobbiamo andare, cosa devo mangiare, ma ci sarà troppa roba buona, poi lo sai sono un pozzo senza fondo…” e puntualmente lui deve alzare la voce – pover’uomo – per bloccare il mio delirio e dirmi che magari voleva solo comunicarmi che ha una commissione da fare non prevista, che non ha nulla a che vedere con il cibo. Dicevo, stamani spazzavo il cortile e mi è venuto in mente come un lampo il modo in cui definivo casa quando convivevo. Mini riassunto: Gennaio 2008-maggio 2008 > primi mesi di convivenza in un tugurio senza finestre di 33 metri quadri, nel quale stavo sprofondando sempre di più. La luce saltava (3kw condivisi da 3 miniappartamenti) 5 10 volte al giorno, il riscaldamento era inesistente o quasi, Giugno 2008 – Settembre 2009 > Prosieguo della convivenza in un appartamento in centro però con atrio condiviso (era PARTE di un appartamento più grande) con lo studio della padrona, con invischiamenti insopportabili. Problemi di guasti al riscaldamento, acquaio intasato (per 2 mesi, luglio e agosto 2008, ho avuto l’acquaio intasato in cucina, con odori allucinanti, l’ex che diceva che ingigantivo la cosa – certo, passava 12 h al lavoro… non aveva idea del disagio – e il dover lavare i piatti al bagno) e altre cose che non mi facevano stare bene là. Ottobre 2012 – Presente > Trasferimento, dapprima in convivenza poi da sola dal maggio 2010 (e oserei dire in “forzatamente parziale” convivenza OGGI ) nella casa di campagna dei miei, in cui mio padre mi permise di CONvivere e poi ha accettato con riluttanza di permettermi di vivere sola con Tracy. Qui mi sono subito sentita a casa, ho provveduto (ma è sempre un WIP e molto di quello che c’è l’ho pagato io ma non mi rispecchia, perciò voglio cambiare l’arredamento) di tasca mia (che soddisfazione… e sentore anche che non fosse il caso di condividere quelle spese, tra l’altro piuttosto gravose per me) a impostare (purtroppo mi da’ problemi ma li vivo sempre meglio vs il passato nelle altre case) un sistema di riscaldamento con termosifoni e stufa a pellet idro, comprare mobile bagno, boxo doccia, letto nuovo e arredare la sala. Qui mi sono sempre sentita a casa. Mentre delle altre case dicevo “il posto dove vivo/viviamo”, ora dico “casa mia/nostra”, e quella che era casa mia è diventata casa dei miei. Ci pesavo appunto stamani. La forza delle parole. Ricordo che chi mi amava si sarebbe sentito a casa con me ovunque. Io NO. Per me il luogo in cui vivo non è mai prescindibile. A 12 anni i miei mi fecero fare vacanza studio in England, piansi per i primi 10 dei 15 giorni del soggiorno. Ricordo chiaramente che tutti si divertivano mentre io avevo questo senso di “spegnimento”, stand-by per cui non trovavo senso nel fare nulla. Solo la mattina scuola mi concentravo, il resto era un incubo (parlo di mensa, sport, divertimenti, gite fuori porta, quello che tutti adorano). Ancora, all’università il I anno a Firenze (vivendo là) per me fu sconvolgente, volevo smettere di studiare perché io là non ci sapevo stare. Non vedevo via d’uscita, ma la via c’era… fare la pendolare e trasferirmi a Siena, dovendo lavorare il doppio perché pendolare, anzi il triplo perché il I anno dei 9 esami e pezzetti di esami previsti ne avevo dati solo 2. Ma mi rimboccai le maniche e poi con la serenità del poter tornare a casa mia, nella mia città a sera… sono riuscita e anche senza troppo sforzo. Ecco, io comunque (anche nel percorso che ho fatto) credevo che aprire le porte al cambiamento nella vita potesse investire tutti gli ambiti, ma sto capendo che non è così. Ci sono cose che fanno parte del nostro nucleo più profondo. Oggi so che non ero sbagliata perché non mi sentivo a casa in nessun luogo e allora ero la stronz@ che non amava abbastanza… No. Ora so che sono fatta in un certo modo. Oggi vivo la stessa (alt… stessa SOLO da questo punto di vista, perché paragonare due persone così è come mettere a confronto, come si dice in Maremma, “il culo con le 24 ore”. Cosa c’entra? Appunto.) situazione: ho una persona accanto che declina con il mio nome il concetto di casa. Io no. Però so che ci sono 2 differenze fondamentali rispetto al passato, che fanno la differenza nonostante il mio essere così radicata (così radicata che ho SCELTO di non fare l’Erasmus…). 1. Oggi io mi sento una famiglia con la persona che amo. Ieri no. Ieri, anche in questa casa che sento nido, io mi sentivo in una situazione strana. Di certo non sentivo di vivere un progetto di famiglia. Oggi sì. Eccome. 2. La persona che mi sta accanto ha su di me un effetto formidabile… io sono il tipo di persona che viaggia volentieri ma dopo un tot di giorni sente la Sehnsucht, il bisogno fisico del RITORNO a casa. Se un luogo è sconosciuto e si verificano certe condizioni (che non ho ancora capito, ma magari se mi succede qualcosa di legato al cibo e sono particolarmente giù, magari), spesso a sera, con il buio, mi sento spaesata. Non so come spiegare la sensazione, fatto sta che se mi “stringo” all’uomo che amo, mi sento immediatamente un po’ più a casa. Oggi mentre spazzavo pensavo a questo. Pensavo a quanto mi senta a casa e a quanto questa mi protegga quando sento il bisogno di isolarmi. Prima invece l’ambiente dove vivevo “mi respingeva”, e mi sentivo come nella canzone dei Korn, con “No place to hide”. Ma veniamo al diario. Il pomeriggio è stata l’attesa della cena, e dopo cena l’attesa di riuscire a dormire. Attesa… Uff, ho visto che il costume che ho preso oggi mi sta “storto” nell’allaccio dei laccetti, sta storto al sedere e lo devo cambiare. Stasera non ho mangiato nemmeno nel piatto ma nei contenitori di plastica, il pollo l’ho scaldato, metà zucchine mangiate fredde mentre il pollo si scaldava. Non ho cura di me stessa. Mi laverò diligentemente i denti prima di andare a dormire, perché è uno di quei doveri autoimposti (ovvio che è anche salute e igiene), disattendere il quale non è contemplabile dal mio giudice interiore. Ma fosse per me mi butterei sul letto così come sono e ciao. Per aumentare le pro, mi sono fatta gli albumi montati poi cotti al micro, come facevo un tempo, con caffè solubile e cacao e pochissimo Tic. Meno male che non erano tanto dolci, perché mi hanno disgustato comunque. Infatti mi sono dovuta rifare la bocca con 1 fetta wasa. Non mi andavano gli albumi, ma non ho latticini in casa (se non una confezione di quark congelato, e se lo scongelo al micro poi devo mangiarlo tutto, e in quel modo le kcal sarebbero state troppe) e cmq “dovevo” aumentare le proteine. Mi andava una mela o un altro paio di fette wasa, però non riesco ad accettare di mangiare cho senza un “adeguato” apporto proteico. Piuttosto dovrei non mangiare. Non ho lavato i piatti della cena. Ci sono 2 mosche in casa (capirai, stando in campagna…) che non ho voglia di ammazzare. Ho un po’ di biancheria pulita sul comodino di camera da piegare e mettere a posto, ma mi sa che la userò così, pescandola come viene viene. Oggi ho buttato i sacchi della spazzatura e non ho ancora messo i sacchi nuovi. Ho i vari rifiuti “sparsi” nella cucina, ad esempio gusci di uova e scarti di zucchine nell’acquaio raccolti in un tovagliolo di carta. La pancia è un pallone. Ho salutato Tracy fuori, le ho dato la buonanotte ma c’è sempre troppa luce. Ci sarebbero ore da vivere volendo, ma ho la pancia troppo gonfia (aria) e troppo piena (cibo) e non posso fare nulla. Bella scusa… Di solito accendo un po’ la TV mentre sono al computer, per poi spegnerla dopo un po’. Guardo (ascolto) sempre i soliti programmi su Real Time o guardo telefilm su FoxLife. Stasera nemmeno quello. Penso alla colazione di domani, più o meno stabilita, poi a chissà che ore farò per pranzo, meno male allenamento è domani sera così ho più probabilità di farcela, perché poi ho domani e (sempre che non mi prenda come oggi) giovedì ora di pranzo. Max 2 wo. Pochissimo. Venerdì arrivo a Ge alle 18 ma poi c’è da fare un po’ di spesa e poi andare in campagna, piuttosto lontano dalla casa di città, e non sapendo nemmeno in che condizioni fisiche farò il viaggio, inutile fare previsioni. Domani so che mi godrò – potenzialmente – il pranzo con meno sensi di colpa perché a differenza di oggi non c’è a quell’ora una lezione di pump che sto saltando. Lo stesso mi succede a cena il martedì e il giovedì, perché gli altri giorni all’ora canonica di cena mi devo allenare. Se invece ceno, allora vuol dire che non mi sono allenata. CENA h. 19.30 120g petto pollo 1 cucchiaino olio zucchine grigliate 4+1 wasa sesamo 100g albumi con spolverata di cacao e tic TOT 1200 kcal Assurda la nausea che ho (o comunque il non piacere) nel mangiare i “finti dolci” di cui mi sono nutrita per 4 anni. 4 anni della mia vita a mangiare sempre, ogni giorno e a periodi in maniera esclusiva albumi o latticini cotti/fatti con gelatina/ fatti a tiramisù con i cereali ecc con vanillina, cacao e Tic. E ora, da 4 mesi circa, non mi interessano più minimamente. Ora gli stessi cibi li consumo o al naturale o nella variante salata. Già l’anno scorso a marzo mi capitò, poi qualcosa si “ruppe” di nuovo, allentai la presa su certi cibi, forse a Pasqua con un po’ di cioccolatini, e allora per paura mi rifugiai ancora nel mio mondo di tic e cacao. Oggi ancora ho avuto la conferma di un viraggio verso sapori diversi. Sono contenta perché quello era un sistema alimentare completamente sballato. Però facevo molta meno fatica a raggiungere un tot proteico, quello va’ detto. Magari devo mettermi in testa, invece di fare come prima (e infatti non lo faccio più sistematicamente) di mangiare 2 o 3 fonti di pro nello stesso pasto, di cui un paio dolcificate, di aumentare le porzioni che ormai mi sono conficcata in testa, ma tutto è modificabile in realtà. Riassumendo, oggi è dalle 3 che sono alzata, fatto “3” colazioni, una con una mela piccola appena alzata, una con zucchine al vapore alle 5.30, una corposa alle 7.30. Ho avuto la sensazione di essere come ovattata tutto il giorno, anche se alle 8 ho curato l’orto con sufficiente lena e tranquillità. La seduta di 1 h al bagno forse mi ha un po' debilitata, non so. La palestra è stato uno scoglio troppo grande. Ho pranzato, poi cazzeggiato, ciondolato di qua e di là. HO passato 1 oretta sul letto e credo di aver dormito. Poi svegliatami ho mangiato 2 maledette meline con 2 maledette noci. Dopo nemmeno 2 ore ho cenato, tanto per togliermi il pensiero e “accumulare sazietà” per la notte. Domattina sveglia presto, alle 8.30 devo essere a scuola per la ratifica degli scritti, credo ragionevolmente di far presto, anche perché ho un appuntamento molto importante. Ho un appuntamento che mai nella vita avrei voluto avere, ma si sa, nella vita si affronta tutto. E se fa’ freddo… c’è la coperta. Buona serata. Non riesco a dedicarvi un sorrisino stasera, mi dispiace. L’ho pensato anche nei confronti dei piatti che non ho lavato o delle briciole che non ho spazzato. Non sono il robot perfettivo che a periodi mi illudo di essere. I’m sorry. |
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(#835)
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UncensoredMember
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Età: 37
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19-06-2012, 10:28 PM
Vale mi dispiace per la commessa ma devi fregartene. Lo so che può risultare difficile ma non devi intristirti per persone che nemmeno ti conoscono e permettono di sparare a mille. E non desiderare di esser uomo, ricorda che esser donna e' bello, le linee, la nostra fisicità...le forme, siamo avanti anni luci agli uomini. Ihih Io nemmeno amo particolarmente il mio corpo in questo momento, non che lo odi sia chiaro, mi piacerebbe migliorarlo per il calcio e per me stessa, ma vado comunque fiera di esser donna. Vale sii orgogliosa di essere donna. Per il resto non dico nulla non conoscendoti non mi permetto Buona serata |
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(#836)
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All the Truth Member
Messaggi: 5,825
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19-06-2012, 10:38 PM
Ciao Alessia, grazie per essere passata. Non so se poi hai letto del pump, indietro ti ho dato il riferimento in cui spiego cosa sia. Sai, la cosa della commessa alla fine è un nulla, lo so. Sono ben altri i grovigli e l'essere donna dal punto di vista corporeo è una cosa che mi da' i giramenti di testa. Io sono profondamente donna mentalmente, ma il corpo lo vorrei mascolino, il più possibile. E si tratta di un dissidio molto forte, che sradicare è molto più lungo di quanto credessi. Io sono ben felice di avere l'intelligenza di una donna, ma il corpo, quello no. Le forme non le vorrei. Sono orgogliosa di non avere seno (purtroppo per via delle oscillazioni di peso il poco che ho non è tonico), mi ingombrerebbe e basta. Io vorrei essere un hardgainer maschio a dirtela tutta, uno di quelli che non ingrassa nemmeno con le cannonate e ha il fisichino sminkiatello magari ma magrissimo, nervoso, con le striature ma non perché è mollto muscoloso, ma perché ha pochissimo grasso. Ma da donna non posso stare così anche volendo, con tutti i sacrifici del mondo, per il "piccolo" problema del ciclo mestruale. Un uomo non ha soglie di grasso sotto le quali si può dichiarare non sano, una donna sì. E questo mi brucia non poco. |
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(#837)
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UncensoredMember
Messaggi: 143
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19-06-2012, 10:50 PM
Si si ho letto del pump Vale, spiegazione chiarissima. Da rinco pensavo di a ed commentato e averti ringraziata e non l'ho fatto. Sono la peggiore Ti ringrazio adesso per avermi rimandato al quel posto. Allora fattore aspetto. Ti dico la mia. Io adoro le gambe muscolose e definite che un uomo o/ una donna che si allenano in un certo modo posso ottenere. Io guardo i calciatori, le loro coscie e mi dico:"no le voglio anche io così". Pensa te come sto messa...ihih questo perché pur avendo sempre giocato a calcio non ho certo le loro gambe, anzi piccoli cosciotti e se vai sul mio diario potrai vedere le mie pessime foto. Poi mi piacerebbe anche un bel ventre piatto però sarò sincera io adoro le curve femminili, un bel seno, un fondoschiena, certo non dico mica quello di jlo, però un minimo si. Te la dirò tutta, gambe definite, non all'estremo, parte alta muscolosa, niente pancetta (non chiedo certo il six packs) ma rette tutta la vita. Ahah Io non so come stai fisicamente Vale non posso giudicare non ho visto tue foto, e non critico certo il tuo bisogno di sentirti più mascolina, però ti dico solo di pensarci e rivalutare le tue forme. Sono belle credimi, il giusto per ogni corpo. non cercare l'estremo, diciamo la via di mezzo. Spero di non averti disturbata. |
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(#838)
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inattivo
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19-06-2012, 11:07 PM
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Mmhh. a volte mi guardo intorno e mi chiedo se non ci meritiamo davvero una bella bomba al cobalto in testa. Quote:
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(#839)
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All the Truth Member
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20-06-2012, 03:38 AM
Rispondo alle frasi che più mi hanno colpito Quote:
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(#840)
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UncensoredModerator
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20-06-2012, 03:20 PM
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Poi, per quanto io abbia un'opinione non eccezionale della Chiesa, non è giusto fare di tutta un'erba un fascio e infatti, più di una volta, come sai, ai matrimoni mi capita di sentire delle ottime prediche agli sposi, che sono sempre uno spunto di riflessione. Tra quelle più recenti ricordo che il prete ricordava che "state per intraprendere un lungo cammino insieme e solo il tempo vi permetterà di conoscervi sempre meglio e quando verrete messi a nudo nei vostri difetti, questo non dovrà allontarvi, ma rafforzare la vostra unione..." E' quasi emblematica la scalinata lunga e scoscesa che porta alla nostra chiesa, non trovi? Nessun cammino verso una meta importante è mai facile. Ma è l'idea e il desiderio di volerlo fare insieme che lo fa apparire con la pendenza a noi più congeniale |
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