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Work in Progress Dove postare il proprio programma di preparazione atletica, le proprie esperienze, il proprio diario personale.
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All the Truth Member
Messaggi: 15,233
Data registrazione: Apr 2008
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![]() Però bisogna considerare anche la questione lavoro La corsa non è come il calcio dove vivi di rendita, lui ora lavora in un azienda metalmeccanica e corre nella pausa pranzo. Quindi la riduzione è dovuta principalmente a quello, difatti ha detto che quando può corre anche di più, ma è difficile. Per le questioni tecniche invece ha parlato dell'importanza del lavoro sulla velocità che si fa in gioventù. Se sei un maratoneta o meno dipende da alcune caratteristiche che si hanno o meno (battiti, consumo ossigeno e dei grassi ecc) difatti lui correva su pista o dopo alcune visite i tecnici federali gli dissero di cambiare e passare alle maratone. Invece la velocità che si pensa non sia importante va allenata fin da ragazzi, perchè nello sviluppo puoi migliorarla molto. Anzi ha parlato della velocità come la caratteristica più importante da allenare, ma ovviamente si parla di pro, un amatore per vari motivi deve guardare ad altro. Questo mi ha confermato che non correrò mai a 3 al km, non che avessi dubbi. Per la tecnica di corsa ha detto che la corsa sull'avanpiede è quella corretta ma che un amatore non deve per forza cambiare, anche perchè è un lavoro lungo e che va fatto con criterio, anche perchè servono accorgimenti per correre bene ed evitare di peggiorare le cose. Quindi se correte col "tacco" e vi trovate bene potete continuare a farlo. Visto che gli han chiesto perchè il lungo da 30-35 Km va fatto ad un passo più lento di quello gara (affermando che essendo meno km andrebbe fatto più velocemente) ha detto che se si chiama lento è perchè il suo scopo è quello abituare a correre per tanto tempo rimanendo concentrati, a prepararsi mentalmente, a decidere l'atteggiamento e la strategia di gara ecc. Poi ha spiegato l'importanza delle tre tipologie di lavori che si fanno, velocità, passo medio e passo lento, come gestirle e come avvicinarsi le ultime settimane prima della gara. Poi il tema dell'incontro era la maratona, non correre, quindi i consigli e l'argomento principe era quello, ma degli spunti interessanti in generis c'erano lo stesso. Per esempio mi ha incuriosito la questione orario di allenamento. Il momento migliore sarebbe il mattino dopo un paio d'ore dalla colazione ma non è sempre così. Questo vale per lavori lenti, medi e su lunghe distanze. Quando faceva ripetute e lavori simili si allenava nel pomeriggio perchè al mattino le fibre muscolari sono ancora "addormentate" mentre verso il pomeriggio sono più reattive. Quindi la distribuzione dei lavori la faceva anche in base a quello. Poi ci saranno di sicuro altre cose ma ora sto scrivendo alla rinfusa in base a quello che mi viene in mente, anche perchè avendo appena finito di correre devo ancora recuperare la piena operatività ![]() |
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